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Da Valencia a Kielce (Parte 1 di 2)

La partecipazione di Tanexpo 2018 a Funermostra e Necroexpo, le esposizioni di Spagna e Polonia.

La campagna europea di Tanexpo 2018 ha preso il via con la partecipazione ai primi due eventi della stagione: Funermostra in Spagna e Necroexpo in Polonia che hanno preceduto di poco la NFE (National Funeral Exhibition) di Stoneleigh Park in Gran Bretagna. A livello mondiale l’apertura s’è avuta in Marzo a Miami con Miami Funer ed un franco successo ne ha accolto il battesimo tant’è che già si sta lavorando per la prossima edizione a Marzo 2019.
Le cose quest’anno sono state  più semplici del solito. La buona volontà degli organizzatori di Funermostra e Necroexpo ha permesso di evitare le sovrapposizioni di date che tanti problemi hanno creato gli anni scorsi a Tanexpo desiderosa, come sempre, di partecipare a tutte le fiere del settore. Tuttavia non è stato possibile essere a Salonicco con i nostri amici greci che dal 26 al 28 Maggio hanno, per la seconda volta, organizzato la nuova esposizione ellenica.
È evidente che un miglior coordinamento tra gli organizzatori sarebbe auspicabile e già qualche anno addietro Tanexpo aveva organizzato un incontro con i colleghi. Non ne era uscito nulla anche e soprattutto perché l’ amico David Hyde, l’allora pontifex maximus della NFE, aveva dichiarato, con umore tipicamente british, che tutto gli andava bene a condizione che le date del suo evento fossero quelle da lui scelte. Approccio simile a quello di Henry Ford che più di un secolo fa se ne usciva con l’ormai leggendaria citazione che tutti i testi di marketing (a cominciare dalla “Bibbia”, il Kotler) riportano: “ogni cliente potrà scegliere il colore dell’ auto che preferisce a condizione che sia il nero!” Questa frase fu pronunciata dopo essersi reso conto che l’essiccamento era l’operazione più lunga del processo di produzione e che il nero era colore che s’asciugava più rapidamente. Quindi anche il “Model T”, proposto fino al 1914 in diverse tinte, divenne unicamente nero. Segnaleremo, per inciso, che grazie a tale decisione ed alla produzione in serie il tempo di realizzazione di tale veicolo passò dalle 12 ore e 50 minuti del 1913 all’ora e mezzo di diciotto mesi più tardi! Non male in termini di produttività.

Funermostra, Valencia 24-26 maggio

Valencia ha accolto espositori e visitatori in un clima quasi estivo (lo stesso accadrà qualche giorno dopo a Kielce in Polonia). Ciò ha consentito a tutti non solo di realizzare ottimi affari ma anche di godere di una città che in pochi anni ha radicalmente cambiato volto trasformandosi dalla scialba e sonnacchiosa realtà di provincia dei primi anni ‘90 del secolo scorso in un centro economico, culturale ed architettonico vivacissimo pur conservando una dimensione umana ed una qualità di vita invidiabili.
Tutto ciò grazie al dinamismo di Rita Barberá, deceduta subitamente a 68 anni lo scorso novembre e che era stata alcaldesa (sindaca) della capitale della Comunidad Valenciana (una delle 17 regioni, ovvero Comunidades Autonómas, che formano il Paese) dal 1991 al 2015. Con forza e determinazione ha voluto sviluppare la città afferrando al volo ogni opportunità ed approfittando di due volani di prim’ordine: la Coppa America di vela ed il Gran Premio di F1, oggi sospeso. Contemporaneamente un vastissimo piano di edilizia civile, a cui hanno partecipato architetti illustri (tra cui il prestigioso Santiago Calatrava Valls, nato nel quartiere valenciano di Ben Imamet ed oggi naturalizzato svizzero) ha completato la metamorfosi di Valencia.
Funermostra ha accolto con tutti gli onori  la conferenza annuale della FIAT-IFTA che, sotto la guida della presidente Teresa Saavedra, ha visto i membri provenienti dal mondo intero lavorare assiduamente sui vari temi ed in particolare su quello, piuttosto complesso, dei trasporti internazionali per i quali una armonizzazione delle leggi dei vari Paesi è fortemente auspicabile. Il tutto è stato coronato da una cena di gala svoltasi nello straordinario Palazzo delle Arti Regina Sofia (di Calatrava, per l’appunto) di cui solamente l’acustica, piccolo neo, non è sembrata all’altezza. Beatriz Colóm, efficacemente supportata da Ernestina Lafarga, ha svolto un lavoro di qualità per il quale ha giustamente ricevuto gli elogi incondizionati di tutti coloro che hanno partecipato all’evento.

L'esposizione

Una volta di più la cremazione ha avuto un ruolo di primo piano. Oltre ai leader abituali come Atroesa, Facultatieve Technologies, Gem Matthews, Kalfrisa e Vezzani, presente anche con i prodotti Ceabis con cui ha organizzato sullo stand delle dimostrazioni di preparazione dei corpi, una new entry spagnola: la Proying che ha esordito con un prodotto molto interessante, frutto di una lunga e consolidata esperienza in altri settori, relativamente ai materiali refrattari. Chi dice cremazione dice urne. Oltre alla grande varietà (con molte soluzioni biodegradabili) di Hygeco España che ha festeggiato i suoi 25 anni di esistenza (e cui va, mi si consenta, il mio augurio personale essendone stato per vari anni il direttore-gerente) grande successo ha ottenuto la Funeral Products di Peter Biemans, fedelissimo espositore di Tanexpo che ha sedotto il pubblico con una gamma vastissima di urne d’ogni materiale e foggia. “Last but not least” Amuela Milano ammiratissima tanto per le urne che per gli accessori proposti, tutti realizzati con una tecnica complessa consistente nell’inclusione di tessuti nobili e magnificamente elaborati in strutture in plexiglass.
Sempre in tema di cremazione l’olandese Orthometal che si occupa di trattamento di corpi estranei, come protesi di chirurgia ortopedica (anca, ginocchio), pacemakers etc., da tempi remotissimi presente a Tanexpo, ha continuato a mietere successi più che meritati.
Di fronte all’aumento inarrestabile della cremazione proliferano le aziende che propongono colombari. Gli spagnoli fanno sfoggio di una notevole inventiva come ho constatato osservando le proposte di Mifora, Columbarios Modulares e Folch.
Oltre a quelle già citate altre aziende della nostra penisola hanno partecipato all’appuntamento in terra iberica: Polistampa con il suo ampio ventaglio di proposte originali, come pure Fotoceritalia che con i suoi prodotti ha attirato numerosi visitatori.
Tutti gli attori principali del mondo funerario spagnolo, caratterizzato dalla presenza di grandi gruppi, hanno partecipato a Funermostra, compresa la Panasef che riunisce, in una logica di comparto, produttori ed imprese e che ha attivamente preso parte all’evento organizzando dibattiti e conferenze nello spazio creato al centro del padiglione espositivo. Unico assente, nello stupore generale,  il leader Grupo Memora, che alcune voci lo vorrebbero in vendita malgrado le smentite del top management.
Oggi viviamo un periodo di grandi ed incessanti mutamenti in tutti i settori ed il mondo funerario non sfugge a tale tendenza. I recenti, importanti, cambiamenti prodottisi in Francia (cessione di Hygeco da parte di Facultatieve Technologies al fondo  d’investimento Abenex) non fanno che confermare, ove ancor ve fosse bisogno, tale stato di cose.
 
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