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Mosca 14 - 16 Ottobre 2015

Necropolis Tanexpo World Russia (Parte 1 di 3)

Come ogni ottobre, da più di vent’anni ormai, l’appuntamento con Necropolis (oggi Necropolis-Tanexpo World Russia) ci ha permesso di ritrovare gli amici Serguey Yakushin e Dimitry Yevsikov che, con la preziosa collaborazione di Galina Kolchanova, stanno costantemente sviluppando la massima esposizione funeraria dell’immensa Russia. Le date di questa edizione sono state anticipate evitando ai partecipanti il freddo e le nevicate che in tempi andati ci accompagnavano sin dal nostro arrivo a Mosca. Anche se abbiamo ormai la sensazione che le cose siano cambiate anche per ciò che riguarda il tempo. Belle giornate di sole hanno così accompagnato il nostro soggiorno rendendolo ancor più piacevole tanto più che la manifestazione si è trasferita al Padiglione 69 del parco VDNH molto più recente e funzionale dei vetusti capannoni di stampo sovietico che da quando si svolge nella capitale solevano ospitare la fiera funeraria russa.

Gli inizi di Necropolis

Ho scritto “da quando si svolge nella capitale” per la semplice ragione che agli inizi, nel 1993, la rassegna si teneva, in maggio, nella capitale siberiana Novosibirsk, già Novonikolaievska essendo sorta dal nulla più di un secolo orsono (lo Zar era Nicola II da cui il nome) per creare un nodo ferroviario strategico lungo il percorso della mitica linea ferroviaria Transiberiana (che collega Mosca a Vladivostok attraversando in una settimana 7 fusi orari dopo aver percorso 7000 chilometri) allora in costruzione ed entrata in funzione nella sua totalità nel 1916. Successivamente, dopo qualche anno di alternanza tra Mosca e San Pietroburgo, l’evento si è definitivamente installato sulle rive della Moscova. Conserviamo ancora vivido il ricordo di quel periodo e, tornando al tempo, del freddo glaciale che ancora persisteva colà in primavera avanzata risolvendosi poi, repentinamente, in un disgelo che creava acquitrini che duravano tutta l’estate (con temperature non lontane dai 40 gradi ed, ovviamente vista l’acqua, con un tasso di umidità elevatissimo) costituendo così l’habitat ideale per miliardi di zanzare estremamente virulente che seviziavano, con pervicace ostinazione, chiunque si trovasse da quelle parti. Ne sappiamo personalmente qualcosa visto che gli affari ci portavano spesso in quei posti dove si vendevano molto bene, per bizzarro che ciò possa apparire in un luogo il cui solo nome evoca il freddo estremo, sistemi refrigeranti.
 
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