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I cofani funebri di Ferrari

Li riconosci sempre!

La passione è una dote rara, ma, laddove si esprime, si riconosce immediatamente, forse perché profonde un senso di serenità e di sicurezza. Quando la si individua in qualcosa, non si può non viverla nella sua completezza e non condividerla. Ferrari trae linfa vitale da tutto questo: i suoi “falegnami”, infatti, costituiscono un gruppo di persone accomunate dalla passione per il prodotto di qualità, per gli elevati standard e per l’organizzazione pianificata. Sono professionisti. Amano il plusvalore che ricavano dal lavoro quotidiano, vivono con entusiasmo e con rinata giovinezza i novant’anni (dal 1920) di storia aziendale, sono consapevoli di essere anche loro protagonisti della qualità del “made in Italy” nel mondo. Ferrari lo riconosci sempre!”.
È un breve estratto della presentazione con cui si apre il Catalogo Generale di una delle più importanti realtà industriali, a livello internazionale, nella produzione di cofani funebri. L’azienda nasce nel 1920 grazie all’impegno di Francesco Ferrari. In seguito, di padre in figlio, l’attività è proseguita tramandando per quattro generazioni esperienze e conoscenze sulla lavorazione, sulla gestione e sulla commercializzazione del prodotto finito; il tutto arricchito dal grande valore aggiunto delle innovative tecnologie di lavorazione utilizzate e delle nuove materie prime impiegate.
Franco Ferrari è oggi, con il cugino Roberto, alla guida di un Gruppo che rappresenta indiscutibilmente il meglio del made in Italy.
Il cofano funebre, e mi riferisco in particolare al prodotto italiano, è un oggetto di altissimo valore concreto e simbolico, il vero elemento centrale del Rito di Commiato. Troppo spesso questo viene dimenticato, così come viene dimenticato cosa significhi in termini di ricerca, di scelta dei materiali, di tecniche di lavorazione, arrivare ad un prodotto di qualità che tutto il mondo ci invidia e che spesso tenta, con scarso successo, di imitare. Inoltre, negli ultimi anni sono considerevolmente aumentati i costi del lavoro e di tutte le materie prime. In più, le nostre aziende hanno dovuto compiere ingenti investimenti per adeguare le linee produttive alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla tutela ambientale. Tutto ciò, ovviamente, fa lievitare non di poco i costi di produzione. Invece, perseguendo politiche commerciali un po’ troppo disinvolte, noi produttori abbiamo spesso instaurato una concorrenza al ribasso che ha generato risultati devastanti, incidendo negativamente sulle risorse da destinare alla innovazione, alla ricerca, alla realizzazione di un prodotto di sempre maggiori qualità e pregio. Con ricadute negative sulle nostre aziende e sull’intero comparto funerario italiano. Noi stiamo lavorando per imprimere una radicale inversione di tendenza, tutelando il prodotto di qualità e contribuendo ad un concreto e reale sviluppo del sistema funerario, in linea con le aumentate esigenze sociali del nostro Paese”.
È un mercato in continua evoluzione, quello italiano, e richiede una ricerca costante in termini di novità.
Ci muoviamo su più piani. Stiamo ricercando nuove essenze e, pur tenendo in gran conto la nostra tradizione, puntiamo su nuovi modelli, dalle linee sempre più sinuose e moderne, con cornici molto meno appariscenti e con intagli dal design innovativo. Oggi, ad esempio, puntiamo sullo yellow pine, un legno netto che rappresenta la nuova frontiera, che permette la costruzione a tavola intera e che, grazie alle sue venature, rende maggiormente lineare ed attuale ogni cofano. Siamo costantemente impegnati sul fronte delle tecniche di verniciatura, percorso già iniziato ed annunciato in occasione di Tanexpo 2008. Ci avvaliamo di tecnici specializzati che, con il loro know how, ci affiancano nello studio e nelle prove sulla verniciatura ad acqua: abbiamo già raggiunto ottimi risultati tanto per le emissioni in atmosfera, quanto in termini di residuo secco. E sempre mantenendo omogeneo e di ottimo livello l’aspetto estetico del prodotto finito. Dal 2000 siamo certificati Uni En Iso 9001:2000, sistema che ci ha permesso di standardizzare le procedure delle lavorazioni e di renderci maggiormente consapevoli della complessità del nostro lavoro. I nostri punti di forza restano la nostra storia e il nostro nome. Per questo motivo dal 2008 la nostra campagna pubblicitaria “Ferrari, lo riconosci sempre” punta non più alla pubblicizzazione del prodotto, già conosciuto e rinomato, ma al richiamo del marchio Ferrari, sinonimo di qualità e di eccellenza produttiva. Per poterci “mostrare” al meglio abbiamo ultimato a febbraio 2009 uno showroom che raccoglie molti fra i nostri prodotti di punta e alcuni modelli Resmini che abbiamo piacere di ospitare e che conferiscono un ulteriore notevole apporto di valore artistico e artigianale al nostro catalogo. Le nostre strategie commerciali e di comunicazione si estendono anche a livello internazionale: ai mercati consolidati di Francia, Belgio, Inghilterra, Irlanda, Germania, Austria, Svizzera si sono aggregati quelli di Polonia e Spagna. Ed altri se ne aggiungeranno a breve. Sempre con l’obiettivo dichiarato di rispondere al meglio a tutte le esigenze tecniche e alle tradizioni e ai valori di ogni singolo popolo”.
L’esperienza Assocofani.
Abbiamo dovuto affrontare difficoltà contingenti legate ad un mercato instabile e spesso penalizzante. Il nostro obiettivo prioritario è quello di tutelare il futuro della categoria operando su più livelli. Lavoriamo per garantire, da parte di tutti i produttori italiani, comportamenti di grande rigore e di massima correttezza sugli aspetti costruttivi, commerciali, fiscali ed amministrativi. Abbiamo istituito al nostro interno due tavoli di lavoro permanenti, uno per gli aspetti più prettamente orientati alla valutazione e alla determinazione di politiche commerciali condivise, l’altro per curare specificatamente le problematiche tecniche ed istituzionali. Di grandissima attualità, in questo momento, è la determinazione delle caratteristiche costruttive dei cofani funebri che, sempre più, devono rispondere ai moderni standard. Vorremmo che si arrivasse velocemente al varo di una norma che definisca tecnicamente il cofano funebre, per assicurare omogeneità su tutto il territorio nazionale e per non farci trovare impreparati da eventuali direttive europee che potrebbero compromettere l’organizzazione delle nostre aziende. E per raggiungere tale obiettivo manteniamo costante il rapporto con tutte le altre espressioni istituzionali del comparto funerario e cimiteriale per fare fronte comune, in un sistema Italia, in un momento di grande evoluzione per l’intero comparto”.
 
Carmelo Pezzino


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