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Viaggio nel Nuovo Continente e ritorno

Dall’America al Portogallo: due eventi fieristici molto diversi ma, nel loro contesto, entrambi importanti.

Due appuntamenti internazionali, in due diverse parti del pianeta e a distanza di pochi giorni uno dall’altro, hanno visto ancora una volta la presenza di Tanexpo. Come sempre l’organizzazione del Salone di Bologna non perde l’occasione di intervenire nei maggiori eventi di settore al fine di rammentare le date da segnare in agenda per pianificare il viaggio in Italia o di presentare la manifestazione a quei pochi che ancora non la conoscessero.

ICCFA Convention & Expo Charlotte, USA, 2-6 aprile 2019

Charlotte è la città più grande della Carolina del Nord. Non ne è la capitale poiché, salvo poche eccezioni, negli USA le capitali statali non corrispondono alle città più popolate od a quelle più importanti dal punto di vista economico. Si pensi allo Stato di New York che ha come capitale Albany e non la Grande Mela, all'Illinois (Springfield e non Chicago), alla Florida (Tallahassee e non Miami), alla California (Sacramento e non Los Angeles o San Francisco) e via di seguito.

Gli statunitensi hanno una storia di pochi secoli; solo i Native Americans, quelli che definiamo comunemente “indiani” sono i "veri" nordamericani che lì vi vivono da sempre e tutti sanno quale sia la loro triste situazione odierna malgrado i timidi tentativi che si fanno per ridare loro la dignità che meritano (uno dei pionieri della loro rivalutazione fu Marlon Brando che si consacrò con grande passione a questa nobile causa). Forse per questo preferiscono crearsene uno di passato, conferendo il “Campidoglio”, simbolo del potere legislativo in ogni Stato, a quelle località che agli inizi della storia hanno avuto un ruolo più importante di quello odierno.

Charlotte non fa eccezione. Per anni è stata una città banale e sonnacchiosa, come gran parte delle città statunitensi, e soltanto nell'ultimo ventennio s'è "risvegliata" diventando, dopo New York, il secondo centro bancario degli States (non a caso vi si trova la sede della Bank of America il cui grattacielo domina tutti gli altri) ed il primo dal punto di vista delle compagnie assicurative.
Con quasi un milione di abitanti, è molto estesa con zone segmentate in relazione alle stratificazioni sociali. Dai quartieri opulenti dove dominano dimore di stile neoclassico, vittoriano o Tudor si passa ai quartieri della media borghesia e quindi a quelli degli afro-americani o dei latinos. Il centro (uptown), che accoglie tutte le attività di business, è assai vivo di giorno mentre si spopola di sera (molti ristoranti manco aprono le porte) quando la vista dello skyline illuminato offre uno spettacolo affascinante (anche se non paragonabile a quello di Downtown Manhattan che si gode dal River Café di Brooklyn), soprattutto se lo si ammira dal Fahrenheit, il ristorante terrazza all'ultimo piano dell'Hotel Hyatt.
Altra attrazione di rilievo è il circuito automobilistico Nascar (National Association for Stock Car Auto Racing), con tanto di museo annesso, la Hall of Fame, che celebra la storia ed i personaggi che hanno reso famoso questo circuito. Qui si svolgono le gare della categoria stock cars, ossia delle vetture uscite dalla produzione di serie. Il campionato, che si articola in diverse decine di gare, si svolge su piste quasi sempre ovali e le auto in corsa hanno ormai ben poco da spartire con quelle che si possono acquistare dal concessionario sotto casa piene zeppe di optional e di ogni diavoleria per migliorarne le prestazioni. Gli americani ne vanno pazzi!

Grazie a tutto ciò la città è diventata una meta per congressi e fiere, essendosi anche dotata, proprio accanto al Nascar, di un quartiere espositivo se pure non gigantesco come in altre città, nondimeno ben concepito. Unico neo: la pessima copertura telefonica nella zona espositiva per non parlare del wi-fi, inesistente a titolo gratuito, accessibile solo sborsando un centinaio di dollari al giorno. Non è certo al centro fieristico di Charlotte che gli Yankees smentiranno la loro vocazione genetica di far pagare ogni minimo servizio compresa l'aria che si respira. Il "dio dollaro” ha ancora molti bei giorni davanti!

È per tutti questi motivi che la città del Nord Carolina è stata scelta dalla ICCFA, International Cemetery, Cremation & Funeral Association, la cui sede si trova a Sterling in Virginia, quale meta per organizzare dal 2 al 6 aprile scorsi, l'annuale Convention & Exhibition, in attesa di portarla l'anno prossimo a San Antonio in Texas.

Sino ad oggi Tanexpo non aveva mai partecipato all'evento, tuttavia nell’ottica di ampliare sempre più la visibilità all’estero, quest’anno ha deciso di rompere il ghiaccio, fedele alla sua vocazione di promuoversi agli espositori e ai visitatori del maggior numero di fiere internazionali, nell'interesse dei partecipanti alla prossima edizione del 2020 (Bologna 26-28 marzo).

Impossibile ovviamente fare un raffronto con le edizioni precedenti essendo stata la nostra prima volta. Possiamo comunque dire che le dimensioni dell'evento sono state ragguardevoli: su di una superficie di circa 18.000 mq erano presenti oltre 200 espositori, un numero piuttosto elevato. Facendo un confronto con la NFDA, che Tanexpo presenzia regolarmente oramai da innumerevoli edizioni, abbiamo rilevato che si assesta su di una sostanziale parità anche se c'è chi ha osservato che il numero dei visitatori è stato inferiore alle attese. Cosa, del resto, capitata anche alla NFDA lo scorso anno a Salt Lake City. Rimane il fatto che Tanexpo ha ben promosso l'evento bolognese ed è fortemente probabile che qualche azienda presente a Charlotte sia con noi in Italia l'anno prossimo.

Per quanto riguarda la presenza nazionale grande consenso ha riscosso Prima Bottega Ebanisteria Italiana di Gianluca Pacini che ha sedotto i visitatori con la sua offerta di cofani ed urne di alto contenuto estetico. Ottimi orizzonti sembrano aprirsi oltreoceano per la bella azienda aquilana.Abbiamo anche avuto il piacere di incontrare, dopo molto tempo, Filippo Rossi sullo stand della Biondan America che continua a svilupparsi con successo nel continente nord americano grazie alla sua vasta gamma di bronzi di grande qualità. Ed ancora ci ha riempito di soddisfazione rivedere Joe Bartolacci ormai da tempo numero uno del gigante mondiale della funeraria, la Matthews di Pittsburgh titolare, tra l'altro, della Caggiati di Colorno nonché della Gem di Udine.

Per quanto riguarda i prodotti e servizi esposti, poche le novità. Quello che colpisce è la grande proposta di prodotti finanziari che perfettamente si inquadra nel mondo moderno dominato ormai dalla finanza. Interessante anche la crescita, a macchia di leopardo, dell'idrolisi alcalina, molto impropriamente definita "cremazione con l'acqua" (nel concetto di cremazione il fuoco, nemico giurato dell'acqua, ha un ruolo imprescindibile). Si tratta di un procedimento che consente di decomporre la salma dopo averla introdotta in un contenitore riempito di una soluzione alcalina in condizioni ben definite di temperatura e di pressione. Potremmo sbagliarci ma ci sembra alquanto improbabile che tale trattamento possa trovare nel breve-medio termine sbocchi in Europa.

Una esperienza interessante, in definitiva, la partecipazione alla ICCFA, facilitata da uno staff sempre disponibile ed attento a soddisfare i bisogni del cliente. Ma d’altronde siamo in America dove si sa che il cliente è sempre trattato da re!

Expofunerária, Batalha, Portogallo 12-14 aprile 2019

Solo pochi giorni dopo l’evento d’oltreoceano, Tanexpo ha presenziato con il proprio stand Expofunerária a Batalha in Portogallo, una cittadina tranquilla tra Fatima e Leiria a pochi chilometri dall’oceano Atlantico. Nel passato è stata teatro della più importante battaglia del Portogallo, la Batalha de Aljubarrota (1385) da cui è derivato il suo nome. Questo conflitto ha assicurato l’indipendenza portoghese dai castigliani e, in onore del ráe João I fu costruito il Mosteiro da Batalha, che oggi è il più bel monastero del Portogallo.

In questa graziosa località, presso l’importante centro fieristico Exposalão, si è tenuta la terza edizione di Expofunerária. Una manifestazione di dimensioni contenute, ma comunque significativa per la realtà del Paese. Nei due padiglioni dedicati si potevano contare una sessantina di espositori, molti provenienti anche dalla vicina Spagna. Tra i visitatori internazionali si è vista la presenza di delegazioni di Brasile, Guatemala, Colombia e Argentina, oltre alla partecipazione di alcune ex colonie africane. Il comunicato stampa ufficiale attesta un numero totale di 3.250 professionisti in visita.

Fra i vari prodotti in esposizione i cofani hanno certamente richiamato l’attenzione maggiore, vista l’ampia scelta di modelli. C’è da considerare che il Portogallo è una nazione con un’anima molto tradizionale e con una forte impronta cattolica: per questo il cofano con i suoi accessori è il prodotto predominante nella cultura funeraria portoghese.

Anche se non è si è notata una rilevante presenza di urne, ciò nonostante nell’eccellente programma convegni promosso e organizzato dalla rivista Conceito Lutuoso, media partner dell'evento, il tema della cremazione è stato al centro dei dibattiti condotti da diverse società ed associazioni del settore e dal noto consulente internazionale Dario Loinaz. A conclusione delle giornate di seminari, uno degli specialisti più rispettati del Paese, il professor J. Pinto da Costa, ha chiuso i lavori con un intervento provocatorio che ha affrontato questioni delicate come l'eutanasia e il suicidio assistito.

Lo stand di Tanexpo è stato meta delle principali aziende. I produttori presenti a Bologna nell’edizione 2018 hanno espresso il desiderio di ritornare anche nel 2020 e molto probabilmente verrà riproposta la collettiva organizzata da AIMMP (l’associazione degli industriali del legno del Portogallo) mentre Omnia Thextyl, azienda specializzata nella produzione di imbottiture e veli, ha già aderito autonomamente sottoscrivendo il contratto direttamente in fiera.

Il tour internazionale di Tanexpo non finisce qui: Spagna, Polonia e Gran Bretagna sono le mete in calendario prima della pausa estiva per consolidare il marchio della nostra prestigiosa fiera e del made in Italy al di fuori dei confini nazionali.
 
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