Rotastyle

Koinè 13-16 Aprile 2013

La vetrata artistica nelle chiese: scenario europeo

Koinè Ricerca, cogliendo l’occasione della ricorrenza del cinquantenario della promulgazione liturgica “Sacrosanctum Concilium”, ha invitato alcuni fra gli atelier di vetrate più importanti a livello europeo ad esporre pezzi rilevanti della loro produzione. “La vetrata artistica nelle chiese: scenario europeo” vedrà protagoniste Francia, Germania, Olanda, Italia, Polonia e Austria che, nei diversi esemplari in mostra, fornirà un quadro dell’attuale produzione europea attraverso linguaggi artistici contemporanei in sintonia con gli orientamenti espressi dalla Chiesa a partire dal Concilio Vaticano II. La vetrata artistica è ricca di potenzialità espressive, trait d’union tra arte e architettura che, a partire dalla seconda metà del Novecento, ha sviluppato stili in grado di esprimere il sentire dell’uomo. March Chagall, nella cappella di Notre-Dame-de-Toute-Grâce, e Henry Matisse, nella cappella del Rosario nel convento domenicano di Vence, nell’entroterra di Nizza, hanno manifestato nuove possibilità espressive, dando il via all’utilizzo di un linguaggio contemporaneo tout court, alla stregua di quanto stava accadendo in pittura e in scultura. Da quel momento le vetrate per le chiese acquistano nuovamente un proprio valore all’interno dell’ architettura liturgica: strumento di illuminazione e di decoro dello spazio celebrativo, favoriscono il rivolgersi ai cammini spirituali e teologici della luce.
Le opere in mostra, realizzate in collaborazione con artisti di fama internazionale, presenteranno gli esiti originali, e talvolta inaspettati, a cui giungono atelier che conducono una feconda ricerca formale, ricorrendo anche a tecniche nuove ed insolite quali la termoformatura, l’aerografo, l’acquaforte. La Germania sarà rappresentata da Mayer of Munich, attivo a Monaco dal 1847, e da Derix Glass Studio, la cui attività è iniziata nel 1886 a Taunusstein ed il cui emblema sono le famose vetrate per il Duomo di Colonia, create con Gerhard Richter, noto a livello mondiale. Della collaborazione con artisti internazionali Derix ha fatto il proprio tratto peculiare: esemplificativo è il rapporto con l’inglese Alexander Beleschenko che ha dato vita ad opere innovative anche dal punto di vista tecnico, come le vetrate senza legature in piombo.
Dall’Olanda arriva GBB – Glass Bewerkingsbedrijf Brabant, che si distingue per una vasta gamma di lavorazioni del vetro e che può vantare collaborazioni con artisti famosi ed emergenti, quali Marc Mulders e Michel Overbeeke.
Non può mancare la Francia, da cui giunge Loire, storico e rinomato atelier di Chartres, fondato nel 1946 da Gabriel Loire. Nel suo laboratorio, dove si producono vetrate e pannelli secondo la grande tradizione francese e impiegando nuove lavorazioni, riserva uno spazio per il lavoro e l’ospitalità degli artisti che lì si fermano temporaneamente. Fra i più famosi ricordiamo Valerio Adami, Robert Combas, Franzois Xavier Fagniez, Joan Mirò.
Per l’Italia sarà presente il laboratorio Domus Dei p.d.d.m., acquisito nel 2007 dalla Congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro, che nasce a Roma nel 1963 quando lo spirito portato dal Concilio Vaticano II coinvolgeva l’intera Chiesa con la Riforma Liturgica in materia di arte e di liturgia. L’azienda si dedica anche alla progettazione degli edifici di culto e alla creazione di opere d’arte in vetro, mosaico e bronzo, privilegiando un metodo di lavoro in cui grande rilevanza viene data al rapporto con l’artista. Emblematica è la collaborazione con Eugenio Tross.
Grande abilità e versatilità contraddistinguono anche l’altro atelier italiano, Progetto Arte Poli di Verona, fondato a metà del Novecento dall’artista Albano Poli che a tutt’oggi conduce l’attività, coadiuvato dal figlio Paolo, coniugando il processo creativo con un’attenta ricerca su tecnologie e materiali. Le vetrate dell’atelier si trovano nelle chiese di tutto il mondo: rappresentativi della loro vasta attività sono gli interventi nella cattedrale di Castanhal in Brasile, nella chiesa Regina della Pace a Medjugorie e nella chiesa di San Paolo fuori le mura a Roma.
Completa il panorama italiano Caron Vetrate Artistiche, azienda storica fondata nell’Ottocento con sede a Vicenza. Acquisita nel 1996 dall’artista Piero Modolo, che ne era stato direttore artistico fin dal 1981, si occupa anche di ricerca storica e tecnica nell’ambito del restauro di vetrate.
I linguaggi artistici dell’est Europa sono rappresentati dall’atelier polacco Zeleński di Cracovia, che negli anni ha raccolto attorno a sé gli artisti nazionali più importanti (Stanislaw Wyspianski, Joseph Mehoffer, Stefan Matejko, Charles Frycz) e che utilizza con maestria una grande varietà di tecniche, anche prese a prestito dal mondo del design. Rilevata nel 2000 dall’artista del vetro Piotr Ostrowski, ha dato nuovo slancio alla realizzazione di vetrate contemporanee per le chiese. Nel 2005 ha costituito, sotto l’egida del Ministero polacco della Cultura, il Museo Nazionale della vetrata.
A rappresentare l’Austria sarà lo Stift Schlierbach - Glaswerkstätten, con sede presso il monastero cistercense di Schlierbach e, dal 1997, anche a Vienna. Da più di cento anni produce vetrate e arredi liturgici in vetro. Le vetrate del Glaswerkstätten si trovano nelle chiese di tutto il mondo: le più famose sono quelle nella basilica dell’Annunciazione a Nazareth, su progetto di Lydia Roppolt, e nella Memorial Church di Hiroshima, su disegno di Josef Mikl.
Il tema della vetrata, ospitato per la prima volta a Koinè, verrà approfondito nel corso di un convegno organizzato per la giornata di domenica 14 aprile e sarà indagato sotto diversi punti di vista: dello storico dell’arte con padre Andrea Dall’Asta, del liturgista con don Roberto Tagliaferri, degli specialisti europei della vetrata contemporanea con Veronique David, Yvonne Besser e Caterina Pirina. Coordinerà gli interventi mons. Giancarlo Santi. L’evento sarà anche occasione di riflessione e di incontro tra i diversi interlocutori – progettista, committente, artista, atelier, Sovrintendenza e Commissione Arte Sacra - che si confronteranno nella costruzione di nuove chiese così come negli interventi che riguardano gli antichi edifici di culto.
 
Francesca De Munari


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