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La musica rock secondo Rozz Williams

Il teatro del dolore

“Non dimenticarmi! O io… dimenticherò me stesso”.
Rozz Williams
Dopo aver scritto Only Theatre Of Pain, le cose per il leader dei Christian Death cambiarono radicalmente. Fino a quel momento la carriera di Rozz Williams aveva vissuto di risultati piuttosto deludenti. I gruppi con i quali aveva suonato in precedenza non si erano spinti al di là di qualche festa di paese. Quando il giovane Rozz decise di fare sul serio, lo scenario intorno a sé mutò nel giro di poco tempo.
Era il 1981, e in Inghilterra il vortice Post-Punk era in piena evoluzione. Gruppi come Bauhaus, The Cure e soprattutto Joy Division del compianto Ian Curtis avevano rielaborato i tratti distintivi della musica Punk donandole forza e credibilità. Negli Stati Uniti la cosiddetta New Wave aveva vissuto la sua stagione migliore qualche anno prima, più precisamente nel 1977. I Cramps, i Ramones, ma anche i Talking Heads, seppur in maniera diversa, avevano costituito l’ossatura della musica alternativa americana, contrapponendosi idealmente alle nuove tendenze che arrivavano dalla terra d’Albione.
Il suono dei Christian Death traeva ispirazione da tutto questo. La band mescolava le sonorità Dark con la miglior tradizione “orrorifica” americana, già sperimentata da Lux Interior con i già citati Cramps. L’uscita di Only Theatre Of Pain alla fine del 1981 destò molta curiosità. Le atmosfere cupe flirtavano con gli echi paradossali e grotteschi dei film horror di serie b. La dimensione estetica del progetto aveva una forte valenza. Sul palco Rozz amava provocare. Durante i concerti si presentava vestito da sposa; la crociata che intraprese contro la chiesa lo portò ad avere seri problemi con le istituzioni religiose. Alcuni gruppi di fedeli iniziarono una vera e propria battaglia contro il gruppo, culminata con la distruzione di diverse copie del disco appena uscito fuori dai locali in cui si tenevano gli spettacoli. L’eco delle performance di Williams calamitò l’attenzione generale dei media. A quel punto furono molti i club che annullarono gli spettacoli in cartellone dei Christian Death. Williams così commentò l’accaduto: “... Fui felice di vederlo in tv e soprattutto ad una trasmissione religiosa che guardavano i miei. La rete televisiva aveva improvvisato uno special sulle influenze sataniche nella musica. Dopo aver fatto sentire il disco lo avevano distrutto. Questo mi impressionò moltissimo. Capii immediatamente che il nostro obbiettivo era stato centrato. Il nostro disco era in grado di provocare la reazione che in parte speravamo suscitasse. La mia famiglia non condivideva le mie scelte, eppure un giorno, dopo aver spiegato loro i miei testi, i nostri rapporti migliorarono”.
Il percorso artistico di Rozz Williams continuò tra alti e bassi. I Christian Death, dopo l’esordio folgorante, si sciolsero a causa di problemi di droga. Rozz continuò comunque a suonare, portando avanti alcuni progetti paralleli di difficile classificazione. Nel 1984, dopo aver conosciuto Valor Kand, riformò il gruppo storico e sempre nello stesso anno diede alle stampe il disco unanimemente riconosciuto dagli addetti ai lavori come il capolavoro dei Chistian Death, Catastrophe Ballet. Le liriche erano più misurate rispetto all’album precedente. Rozz in quegli anni aveva affinato la voce e, con la nuova line up, trovò la quadratura del cerchio. Ottenne ottime recensioni. Il successo arrivò anche in Europa, ma l’equilibrio durò poco. Dopo aver registrato Ashes, il terzo disco, Williams lasciò la band.
Nel corso del tempo Rozz e Valor Kand diedero vita ad una vera e propria battaglia legale per i diritti sul nome della band. Di quel periodo il cantante ricorda: “Volevo fare cose sperimentali, mentre gli altri erano ancora attaccati a quegli stilemi. Chiesi loro di non utilizzare più il nome Christian Death perché rappresentava molto per me, ma in seguito scoprii che non lo avevano fatto e che, anzi, suonavano anche brani da Only Theatre of Pain, dove loro non c’entravano nulla. La cosa mi diede molto fastidio”. Nonostante questo, la vertenza legale alla fine del 1992 finì per favorire Valor Kand.
I progetti paralleli che l’artista stava da qualche anno portando avanti non ebbero fortuna. Con gli Shadow Project le cose non funzionarono. Eva O, la compagna di Rozz, lasciò la formazione poco prima di partire per il tour europeo. Mentre il “Solo Tour 94”, accompagnato da Gitane Demone, nonostante l’inaspettato successo delle date italiane, una volta ritornato in patria si fermò definitivamente.
Williams in tutti quegli anni aveva combattuto contro i fantasmi delle sue dipendenze. L’eroina lo aveva consumato e gli psicofarmaci che abitualmente prendeva contro la depressione avevano debilitato il già precario equilibrio. Degli ultimi giorni di Rozz Williams si conosce davvero poco. Prima di morire aveva incontrato la ex moglie: i rapporti si erano ristabiliti e avevano in progetto di ritornare a cantare insieme negli Shadow Project. Rozz Williams fu trovato da Ryan Gaumer il 1 aprile 1998 morto impiccato nel suo appartamento. Non lasciò alcun biglietto.
 
Marco Pipitone


NON TUTTI SANNO CHE:

- Rozz Williams è il figlio minore di una famiglia di protestanti battisti del Sud degli Stati Uniti.
- Roger Alan Painter, in arte Rozz Williams, scelse questo nome poiché era posto sulla sua lapide preferita nel cimitero in cui amava rifugiarsi in giovane età.
- Rozz Williams è cresciuto ascoltando la musica di David Bowie, Roxy Music, T-Rex, Alice Cooper, Iggy Pop e The New York Dolls. Tutti modelli ai quali si ispirerà nella sua breve carriera.
- I testi di Catastrophe Ballet riflettono l'amore di Rozz Williams per il Surrealismo e per il movimento Dada. L'intero lavoro è dedicato ad André Breton, poeta e teorico del surrealismo.
- Durante il tour europeo di Catastrophe Ballett, Rozz Williams ha tentato più volte il suicidio.
- Nel 2000 è stato pubblicato il libro "The Art Of Rozz Williams", dedicato alla vita e alle opere di questo sfortunato messia nero del rock.

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