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Tanexpo 2006

Anche Tanexpo 2006 ha chiuso i battenti. Con la tristezza di sempre (tutto ciò che è bello e che finisce lascia un vuoto, piccolo o grande che sia, nel cuore), accresciuta questa volta dalla consapevolezza che fra due anni non ritroveremo più i luoghi consueti ai quali ormai eravamo abituati dal lontano 1992. Il successo di questa edizione è stato tale che, con decine di aspiranti espositori rimasti alla porta, la scelta di una nuova sede, suscettibile di dare spazio a tutti, si è rivelata ineluttabile. Essa si è portata sulla vicina Bologna ed agli amici di Modena - come sottolineato da Sergio Garuti, direttore di quel quartiere fieristico, nel discorso fatto in occasione della cerimonia di chiusura - rimane la parziale consolazione di sapere che Bologna e Modena, assieme a Ferrara, fanno parte dello stesso Ente organizzativo. Appuntamento quindi a Bologna dal 18 al 20 aprile 2008 per un nuovo, grande evento!

Che Tanexpo 2006 lo sia stato è fuor di ogni ragionevole dubbio. Il risalto che tutti i media nazionali, dalla stampa scritta (tutte le grandi testate hanno consacrato amplissimi spazi all'avvenimento) alle televisioni nazionali e locali, conferma, se ancor ve ne fosse bisogno, che ormai Tanexpo fa non solo parte del mondo professionale, ma ha assunto il rango di fenomeno socio-culturale di assoluto rilievo. Ciò premia il lavoro e gli investimenti, cospicui, di Nino Leanza e dei suoi collaboratori per offrire ad espositori e visitatori le migliori condizioni per un incontro utile e proficuo per entrambi. È ben questa la vocazione di questo tipo di eventi, quella di fare da catalizzatore tra le parti interessate dando agli uni l'opportunità di ottimizzare gli investimenti, che sappiamo importanti, ed agli altri l'occasione di trovare prodotti che permetteranno loro di migliorare prestazioni e servizi nelle delicate circostanze in cui sono chiamati ad operare. Il tutto nell'interesse di un settore marcato, in questa felice occasione, anche dalla bella convivenza fra le due Federazioni che rappresentano i professionisti del settore. I discorsi finali dei rispettivi Presidenti hanno riempito di gioia tutti noi. Ci auguriamo che il futuro ci porti altre belle, bellissime, sorprese. Tutto è possibile tra uomini di buona volontà.

Chi annunciava la fine di Tanexpo è servito. Ben servito. Aspettiamo fiduciosi e, ci sia permesso, col sorriso sulle labbra, nuovi, infondati e sciocchi pettegolezzi e rumori.

Altri si soffermeranno sui mille aspetti della manifestazione. Per parte nostra ci limiteremo a considerare i riflessi dell'evento a livello internazionale. Il nostro continuo viaggiare non è infatti fine a se stesso. Lo scopo ultimo è, lo si intuisce facilmente, quello di propagare, fatti alla mano, la buona parola e di incitare così i potenziali visitatori ed espositori esteri a partecipare numerosi. Ebbene, crediamo sia giunta l'ora di dire, smessa ogni modestia, come stanno davvero le cose. Anzi, di riferire quello che i diretti interessati ci hanno, senza mezzi termini, espresso. E cioè che uno dei fatti marcanti, sin dalla mattinata d'apertura, è stata la straordinaria presenza di stranieri giunti a Modena, come avevamo pronosticato, da ogni parte del mondo. Mai come in questa edizione un tale grado di internazionalizzazione è stato raggiunto. Gli espositori ed i visitatori esteri hanno poi unanimemente lodato la qualità dei prodotti e la quantità degli espositori. Insomma, senza tergiversare e con grande soddisfazione, possiamo oggi affermare che Tanexpo è ormai la più importante manifestazione al mondo del settore funerario. In passato avevamo usato perifrasi del tipo "una delle più importanti", "avviata a diventare", o altro. Oggi siamo formali nel rivendicare il primato della nostra manifestazione. È la giusta ricompensa per tanto lavoro, ma è, soprattutto, un impegno a continuare su questa strada per consolidare una posizione di privilegio. Più difficile, una volta in testa, è riuscire a rimanervi.

Quindi, riposti i numerosi calici di champagne che hanno accompagnato il giustificato e doveroso rilassamento di fine manifestazione, di nuovo tutti al lavoro verso un futuro ancora più bello e ricco di successi. Siamo passati lunedì 27 marzo presso gli uffici degli Organizzatori, a Bologna. Ebbene, vi assicuro di aver visto che c'era già chi, piantine alla mano, stava studiando la disposizione degli stand per Tanexpo 2008, mentre nella sala accanto si iniziavano a selezionare, volteggiando tra il materiale di ritorno da Modena, le numerose pre-iscrizioni in arrivo. I relativi moduli erano già stati distribuiti in fiera dando evidentemente la priorità agli espositori presenti. È di questo che intendiamo parlare quando si evoca la professionalità, quella che, necessariamente ma non sola, occorre per arrivare ai vertici. Ad essa devono aggiungersi lavoro, perseveranza, immaginazione, disponibilità e tutti gli altri fattori che entrano nella creazione di quel mix non codificabile che contribuisce al successo di qualsiasi attività imprenditoriale.

Ritornando alla partecipazione estera, e senza insistere sullo stupore di espositori e visitatori dei diversi paesi davanti a tanto riuscito evento, ci si consenta di soffermarci su quello che è stato, tra le manifestazioni collaterali (bellissima la mostra sul design di urne e cofani funebri), l'incontro con gli amici giunti numerosissimi dall'America Latina. Già prima di Tanexpo 2004 credevamo che tale riunione potesse essere di sicuro interesse. Purtroppo, allora, avevamo poco tempo a disposizione per curare bene tutti gli aspetti organizzativi ed il progetto fu rimandato. Rimessici al lavoro subito dopo quella edizione abbiamo avuto modo, incontrandoci regolarmente in tutti gli angoli del mondo, di definire, assieme al Presidente dell'Alpar Jaime Humberto Oquendo ed alla Direttrice Esecutiva Tatiana Milena Osorio, un programma di lavoro attraente e stimolante. In realtà, uno degli artefici di tale programma e di tutto il progetto dal punto di vista tecnico, è stato l'amico Daniele Fogli, Presidente della Commissione Cimiteri e Cremazione in seno alla EFFS (Federazione Europea per i Servizi Funerari). Non appena abbiamo riscontrato concreto interesse dal Sud America, lo abbiamo immediatamente contattato, convinti che dall'alto del suo enciclopedico sapere delle cose funerarie, si trattasse della persona più indicata per portare a buon fine l'iniziativa. Valgano per tutte le parole di Daniele che, alla fine della riunione, stanchissimo ma visibilmente felice, ci ha detto testualmente: "mi sono divertito da matti". E noi con lui.

Non possiamo tralasciare di esprimere ancora una volta, in questa sede, la nostra riconoscenza alle decine di amici che da tutti i paesi del Centro e Sud America hanno affrontato costi e fatiche per celebrare assieme a noi queste giornate di amicizia e di lavoro. Li ringraziamo anche per il contributo tecnico da loro portato e che ha permesso al pubblico di avvicinarsi ad aspetti, anche fortemente originali ed avanzati rispetto alle nostre usanze, di quel mondo professionale che pochi di noi conoscevano. Quale non è stata, infatti, l'ammirata sorpresa degli astanti al vedere come sono organizzati i cimiteri in quei lontani paesi, quale sia il loro valore paesaggistico e l'estrema cura che viene dedicata ai dettagli della cerimonia e a tutti i mezzi che vengono messi in opera al fine di permettere una elaborazione del lutto che possa operarsi nelle condizioni migliori. Come non restare stupiti, inoltre, davanti agli spot pubblicitari televisivi che una compagnia colombiana, Los Olivos, trasmette nelle ore di punta? Spot ironici e toccanti allo stesso tempo e che, in ogni caso, non lasciano insensibile lo spettatore. Per la prima volta abbiamo visto trattare, con garbata ironia ("humour", direbbero i nostri amici d'oltremanica), un tema tanto delicato. Una scoperta, in poche parole, di un mondo giovane e dinamico che agisce con freschezza ed immediatezza, senza trascinarsi appresso antichi pregiudizi. Tant'è che si può ben dire che, nonostante i grossi problemi sociali che caratterizzano molti di quei Paesi, per certi aspetti siamo noi che dobbiamo imparare da loro. Siamo stati tutti colpiti dal fatto che molti operatori siano intervenuti per ascoltare con attenzione gli interventi dei diversi oratori. È evidente che la scelta dei temi ha giocato un ruolo fondamentale nel creare interesse e voglia di vedere, di sapere, di apprendere. Ciò ci sprona ad immaginare qualcosa di ancor più interessante per Tanexpo 2008. In fondo la nostra è una ricerca continua di quella perfezione che è irraggiungibile (per i credenti, ed è il nostro caso, essa si trova nella divinità), ma verso la quale è giusto, anzi doveroso, tendere.

Da ultimo come non accennare al concorso che ha messo in palio il magnifico carro funebre Italia 2+2 di Pilato. Meta concupita da moltissimi visitatori (che accessoriamente ne hanno approfittato per ammirare le evidenti grazie delle vallette preposte all'introduzione delle schede nelle urne), il veicolo (che includeva un cofano di Stragliotto) è andato a Matteo Veronesi, fresco titolare delle pompe funebri Veronesi della vicina Guastalla, il cui nome è noto a tutti gli scolari italiani per i corsi di storia e agli amatori della buona cucina perché in quella cittadina prospera una patata rinomatissima che, di polpa bianchissima per l'estrema ricchezza di amidi, garantisce cotture impeccabili alle alte temperature. Ritornando al vincitore che, a differenza di quanto accaduto due anni or sono con la Smart, è venuto personalmente a ritirare il premio, ricordiamo con piacere la sua emozione e quella della fidanzata e futura sposa. Quale migliore viatico per un avvenire personale e professionale pieno di successi quale quello che auguriamo ai fortunati vincitori!

Arrivederci a presto, e certamente a Bologna fra due anni. Sarebbe lungo ringraziare tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno contribuito al successo della nostra iniziativa. Ma come non menzionare i "mostri sacri" del mondo funerario europeo (da Josep Cornet a Dirk Van Vuure, da Jean Neveu a Daniele Fogli) o gli sponsor (dal consorzio Tanexport alla Gem di Udine che pur facendo parte del consorzio ha anche sponsorizzato individualmente parte dell'evento) che tutti, con ammirevole prontezza, hanno aderito al nostro invito. Ad essi vada il nostro sentimento di riconoscenza ed un forte, fraterno, abbraccio.

Riprendiamo il bastone da pellegrino e ricominciamo il nostro viaggio che ci porterà in tutto il mondo alla scoperta di nuovi contatti e di nuove opportunità professionali e, nel poco tempo libero a disposizione, ad un piacevolissimo aggiornamento delle nostre nozioni storico geografiche e di una fondamentale conoscenza enogastronomica dei Paesi che andremo a visitare.

 
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