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Nostra sorella dimenticata

Una donna di età indefinibile, o per meglio dire di età variabile, così era anche il suo sesso, vagava ora con l'aria leggera di un petalo appassito ora come piombo liquefatto, sfiorando l'asfalto di una strada srotolata lungo il muro che racchiudeva uno spiazzo con al centro un edificio vuoto.
Questa donna lasciava dietro di sé orme pesanti che subito svanivano in un incessante fondersi di ombre e di luci. Nello stesso gioco di ombre e di luci si scioglieva e si rapprendeva la consistenza della sua forma, come l'ombra solida che percepiamo al risveglio dopo un sogno forte "quasi reale".
Andava su e giù lungo quel muro cercando una soglia che le permettesse di andare al di là del muro stesso e di raggiungere l'edificio. Non che le interessasse quell'edificio specifico, le interessava il vuoto contenuto in esso, che di specifico, rispetto a un altro vuoto, non aveva probabilmente nulla. La scienza a tal proposito non offre ancora dati esatti.
Per quale motivo, dunque, affannarsi tanto per raggiungere quel vuoto quando, con ogni probabilità, ne avrebbe potuto trovare un altro uguale, meno faticoso da raggiungere, non distante da lì?
Lei stessa rispose alla domanda scrivendo sul muro queste parole: "Desidero, voglio, pretendo questo vuoto per ciò che conteneva prima, per un mio legame affettivo con ciò che conteneva prima: una vita che mi aveva dato un nome rivelandomi dal luogo precedente in cui ero, o forse non ero, prima. Insomma è per un mio problema esistenziale che anelo entrare in questo vuoto".
Chi fu testimone del fatto asserisce che percepì il significato della risposta interiormente e non attraverso la lettura delle parole che subito dopo essere state scritte sul muro si rivelarono segni privi di significato verbale, o perlomeno scritti in una lingua sconosciuta.
Mistero nel mistero, quella donna poco dopo aver scritto quella frase riuscì ad andare oltre il muro, entrò nell'edificio e svanì.
 
Gianni Maria Tessari
Gianni Maria Tessari nasce a Carmignano di Brenta (PD) il 4 settembre 1949.
Vive e lavora tra Torino e Bassano del Grappa.
Già musicista ed ora pittore ha esposto sia in Italia che all'estero.
Si interessa allo studio della psicologia della percezione.
Nel 1998 pubblica, con la Casa Editrice Com'Media di Torino, il suo libro d'artista Città Quadro.
Può essere contattato tramite internet (www.digilander.libero.it/gtessari) o per e-mail (gianni.tessari@libero.it).

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