Per continuare nell’analisi di come il
pet stia entrando nel settore funerario italiano, e non solo, vogliamo questa volta riprendere un articolo pubblicato sull’accreditato sito americano
connectingdirectors.com in cui una
esperta in servizi funerari per animali, Coleen Ellis, risponde alla domanda di un Impresario che vorrebbe incrementare la propria attività tradizionale con un’area pet chiedendo come sviluppare questo nuovo business e quali possono essere i
vantaggi e gli
svantaggi di tale operazione. Appare saggia la decisione dell’operatore di non lanciarsi ad occhi chiusi in questa nuova avventura che sicuramente, come abbiamo già visto, può aprire nuove prospettive molto interessanti, ma che richiede anche, come tutte le attività specializzate,
competenza e preparazione. Vediamo come affronta la questione il nostro esperto.
Innanzitutto si domanda (e ci chiede di domandarci a nostra volta) quali sono le motivazioni che ci spingono a voler dare anche questo servizio attraverso la nostra attività e cita uno studio pubblicato dal Wall Street Journal, nell’ottobre del 2012, che mostra come anche i costruttori e i progettisti di abitazioni si siano resi conto che stava diventando imperativo costruire appartamenti maggiormente “pet friendly”: non si parla solo di ammettere la presenza di animali dei condomini, ma di creare strutture che ne favoriscano l’accoglienza; i costruttori si sono accorti che questo rendeva le abitazioni molto più attraenti per i giovani che, sempre più spesso, ritardano il momento della creazione di una famiglia tradizionale e considerano il loro piccolo amico come un vero e proprio bambino. La casa a misura di animale è diventata quindi non solo una scelta astuta, ma anche una vera e propria operazione di marketing, una strategia per differenziarsi, per risultare al passo con i tempi e competitivi. Non sono solo i costruttori ad interessarsi al mondo degli animali domestici per conquistare i propri clienti. Nei negozi Ralph Lauren sono stati introdotti dog sitter che portano a passeggio il cane mentre il padrone si dedica serenamente allo shopping. Gli hotel della catena Fairmont non solo accettano gli animali, ma hanno ideato una serie di servizi e di trattamenti per i piccoli ospiti, oltre ad avere loro stessi animali all’interno del proprio staff che possono essere “prenotati” per accompagnare i clienti a fare una passeggiata nel parco, un giro in città, ma anche solo una sessione di coccole davanti alla tv! Anche in Italia il trend delle strutture che accolgono con entusiasmo i piccoli e grandi amici a quattro zampe è in forte crescita e si moltiplicano i siti specializzati che propongono vacanze a misura di animale, selezionando i migliori hotel, agriturismi, campeggi, ristoranti, spiagge nonché itinerari completi da fare insieme ai propri beniamini.
Tutto ciò fa comprendere come il ramo dei servizi funebri per animali rientra in un contesto molto più ampio di apertura verso quella parte della popolazione che possiede un amico a quattro zampe. Numeri alla mano, un vantaggio è sicuramente costituito dalla larga fetta di clienti potenziali e dal crescente attaccamento che lega il padrone al proprio animale.