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Un approfondimento sull'attività del Registro Italiano Cremazioni

Una scelta nel segno della libertà

Ne abbiamo parlato nello scorso numero di Oltre Magazine con dati ISTAT alla mano: la cremazione in Italia, soprattutto nel settentrione del Paese, è un fenomeno in aumento esponenziale.
Il primo caso nazionale risale al 1876, con l’incenerimento del corpo imbalsamato dell’industriale Alberto Keller, deceduto due anni prima, a fronte di una precisa volontà testamentaria che comprendeva anche un cospicuo lascito al Cimitero Monumentale di Milano per l’erezione di un Tempio Crematorio.
È cosa nota che la Chiesa fino a non molto tempo fa non vedeva di buon occhio tale pratica, perché storicamente legata ad un’ideologia anticristiana che tendeva in questo modo negare il concetto di vita ultraterrena, sminuendo al contempo il rito prettamente cristiano della sepoltura. Tuttavia con il Concilio Vaticano II del 1963 si è assistito ad un determinante cambiamento di rotta. Ha avuto così inizio una certa diffusione della cremazione anche nel nostro Paese, che, come abbiamo visto, in questi ultimi anni è in decisa espansione.

Va da sé che mutamenti sociali che comportano l’adozione di nuovi stili di vita e di pratiche fino a poco prima pressoché inesistenti o del tutto sconosciuti, necessitino di un supporto normativo atto a strutturarli e a disciplinarli. Nel caso della cremazione la giurisprudenza appare in forte ritardo. Ed è anche a causa di questo vuoto legislativo che nel giugno del 2014 è nato il Registro Italiano Cremazioni, una associazione su basi volontarie e senza scopo di lucro, il cui obiettivo è quello di promuovere il rito della cremazione e i valori etici, sociali e culturali che lo ispirano. Legalmente riconosciuto su tutto il territorio nazionale, attesta e tutela le dichiarazioni di volontà in materia di cremazione, affido e dispersione delle ceneri.
La cremazione è un diritto civile, una scelta inalienabile - ci spiega il Segretario nazionale Massimo Rizzardini - ma l’iter da seguire affinché questa volontà venga attuata non è sempre facilmente accessibile sia per difficoltà burocratiche che per gli eventuali costi da sostenere nel caso di dover redigere un vero e proprio testamento alla presenza di un notaio. Noi intendiamo garantire a tutti il diritto alla cremazione snellendo qualsiasi procedura: basterà infatti compilare la domanda scaricabile dal nostro sito e consegnarla personalmente, con la documentazione richiesta, presso una delle imprese di Onoranze Funebri associate al Registro Italiano Cremazioni per essere certi di veder rispettate le proprie volontà. La dichiarazione rilasciata al momento dell’iscrizione è infatti un testamento a tutti gli effetti, non suscettibile di pubblicazione, senza costi aggiuntivi e messo in esecuzione non appena avvenuto il decesso”.
Un ruolo di primo piano in questo procedimento è riservato dunque alle imprese funebri deputate a raccogliere direttamente le domande di iscrizione dei cittadini.
La collaborazione con le agenzie di pompe funebri è per noi fondamentale. - continua Rizzardini - Allo stesso tempo per l’Impresa essere associata al Registro Italiano Cremazioni è una opportunità ulteriore per offrire un servizio alla collettività: diventando di fatto uno sportello sul territorio sarà in grado, con il supporto costante del nostro management, di proporsi quale operatore del settore esperto di diritto civile in materia di cremazione. Oltre ad acquisire nuove competenze e professionalità, avrà così modo anche di consolidare i rapporti con la clientela e di accrescere la sua visibilità e la sua reputazione sul territorio.
L’impresa associata può inoltre usufruire di un’area riservata nel portale del Registro, con accesso diretto ai database degli iscritti, dove ha la possibilità di caricare documenti, interagire con la pubblica amministrazione, ricevere aggiornamenti su norme e leggi vigenti, aggiornare le anagrafiche e stampare attestati”.
Il Registro Italiano Cremazioni si occupa anche delle fasi che seguono il rito della cremazione, ovvero l’affidamento delle ceneri o l’eventuale dispersione delle stesse, in accordo con le normative vigenti nelle varie regioni italiane, in mancanza di direttive a livello nazionale. Nel modulo di iscrizione una apposita sezione consente al nuovo socio di poter indicare come disporre delle proprie ceneri e, nel caso di affidamento a domicilio, designare la persona che se ne dovrà occupare, sollevando la famiglia da ogni qualsivoglia dubbio o controversia. E se qualcuno ci dovesse ripensare? Niente paura! Finché la persona è in vita avrà sempre modo di cambiare idea sia sulla destinazione dei propri resti che sulla scelta stessa della cremazione, salvaguardando così la libertà dell’individuo fino all’ultimo.

Il Registro Italiano Cremazioni si occupa di molte altre attività collaterali sostenendo in prima persona la ricerca nell’ambito delle tecniche più avanzate di incenerimento con particolare attenzione agli aspetti igienici ed ambientali. Inoltre si impegna attivamente con Istituzioni, centri di studio e ricerca, organismi di settore  per mantenere vivo un tavolo permanente di dibattito, una piattaforma dove approfondire i diversi aspetti e le varie problematiche connessi alla cremazione per trovare soluzioni condivise al fine di fornire riposte adeguate in tempi rapidi ed essere sempre e dovunque all’altezza di soddisfare le necessità della società contemporanea.
La scelta della cremazione è il bene più importante che il suo iscritto decide di affidarci” conclude Rizzardini “Per queste ragioni disponiamo di professionisti che possono aiutare a dirimere le perplessità, i dubbi e le eventuali difficoltà di quanti vogliano affrontare questa scelta in piena autonomia e consapevolezza. Nel segno della libertà”. 
 
Raffaella Segantin


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