- n. 11 - Dicembre 2002
- Fiere
A San Antonio, in Texas
LA CONVENTION
E L'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE
DELLA NFDA
Dal 20 al 23 ottobre a San Antonio in Texas ha avuto luogo la 121a edizione della convention della NFDA (National Funeral Directors Association) e l'esposizione internazionale che, come sempre, affianca il grande evento della maggiore associazione americana del settore.
Il clima estivo e la splendida ospitalità texana hanno contribuito ad attrarre al Henry B. Gonzalez Convention Center un gran numero di partecipanti alla convention, nonché visitatori all'esposizione. I dati ufficiali parlano di circa 8.000 ingressi.
Il programma degli eventi collaterali è stato ricchissimo ed estremamente interessante: gli intervenuti hanno infatti potuto scegliere tra 39 diversi workshop studiati specificatamente per i professionisti del settore funerario e che hanno coperto tutti gli argomenti più importanti della loro attività: tanatoprassi, informazione tecnologica, argomenti legali, direzione funeraria, ma anche marketing e merchandising, business, il "preneed", letteralmente "prima della necessità", e cioè la programmazione anticipata delle proprie esequie anche in forma di assicurazione, e il cosiddetto "aftercare", la "cura del dopo", e quindi la cura del cliente nella elaborazione del lutto. Per gli americani la preparazione professionale è sempre stata un valore fondamentale e la loro tenacia nel perseguirlo li ha sempre portati a livelli qualitativi molto elevati.
All'ingresso del centro espositivo i partecipanti erano accolti dalla mascotte dell'evento, che quest'anno consisteva in un gigantesco peperoncino, re delle preparazioni culinarie di questa zona meridionale degli Stati Uniti e soprattutto del confinante Messico, e dalle note festose del mariachi, suonate da un gruppo di musicisti in costume messicano.
L'esposizione anche quest'anno ha offerto, su un'area di 8.700 metri quadrati, più di 300 stand con ogni sorta di articoli, dai più tradizionali ai più stravaganti. Tanexpo c'era, come promesso l'anno passato, per promuovere l'edizione 2004. L'unico imprenditore italiano presente all'esposizione con prodotti specifici per il Nord America e il Messico è stato Enrico Bianco della ditta guatemalteca Texwood di Piero Paoletti. Moltissime erano le urne di ogni foggia e materiale. Numerose anche le aziende produttrici di cofani funebri. Fra queste una delle più grandi, l'Aurora, è stata anche molto spiritosa, allestendo lo stand secondo lo stile far-west, per fare omaggio allo stato del Texas, ospite di questa edizione dell'evento. Come sempre erano presenti diverse aziende che si occupano del trasporto aereo delle salme, visto le grandi distanze tra le città americane. Vari gli organismi e le scuole che proponevano corsi di formazione o di perfezionamento della professione nel funerario.
Tra le curiosità esposte ci hanno colpito alcuni oggetti semisferici in creta o terracotta multicolore, cavi all'interno e con delle aperture sulla superficie: questi oggetti vanno posizionati sul fondo marino in prossimità della barriera corallina, in memoria del caro estinto; dovrebbero fondersi con la barriera, aiutandola ad aumentare le sue dimensioni e a prolungare la sua vita, ormai tragicamente a rischio. Le aperture servono per facilitare l'insediarsi degli esseri marini.
Il defunto può essere ricordato da una targhetta posta alla base dell'oggetto o, meglio ancora, le sue ceneri possono essere incorporate nel materiale di cui è composto questo strano articolo. L'idea è indubbiamente bizzarra, ma si sa che gli americani sono estremamente prolifici nell'ideazione di prodotti sempre nuovi per accontentare anche i clienti più esigenti. Come coloro che vorrebbero avere i propri cari trapassati sempre accanto, magari nel salotto appesi al muro sottoforma di cornice. Ebbene sì, in esposizione vi era anche questa proposta: le ceneri amalgamate al materiale di cui è costituita la cornice. Si parlava anche di incorporare le ceneri direttamente nei colori con cui il pittore realizza il quadro.
Un'altra stranezza di questo salone fieristico, che per certi versi è comunque molto interessante, è lo spazio che dedica ad articoli completamente estranei al settore funebre: quest'anno, oltre ai consueti gioielli in oro, erano esposti frullatori e aspirapolvere. In fondo gli impresari sono anche consumatori!
Gabriella Ruffini