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scacf: la tradizione italiana dei cofani funebri

Quarant'anni all'insegna della qualità

"Nel 2006 festeggiamo il quarantesimo anno di attività: un bel traguardo e il segno di una marcata tradizione. La Scacf è a carattere familiare. Dieci persone ai vertici, ciascuno con il proprio ruolo, dagli acquisti al commerciale, dalla direzione marketing alla produzione. All'insegna della dinamicità e della concretezza, e con il contributo anche di noi giovani".

Michela Sgoluppi rappresenta la nuova generazione che si va radicando all'interno dell'attività di famiglia.

"A Tanexpo abbiamo presentato due interessanti novità, i cofani funebri con lavorazione ad angolo tondo e quelli con incastri a coda di rondine. Sono due lavorazioni artigianali che riprendono antiche tecniche in uso all'epoca in cui Scacf iniziò la propria attività. Da una ricerca di mercato effettuata appositamente in questi ultimi mesi è emersa con evidenza la tendenza a richiedere prodotti caratterizzati dal recupero delle tradizioni, per ovviare ad una offerta generalizzata che pare appiattirsi sempre di più su standard di livello medio".

 

Puntate molto sulla tecnologia.

"Da tre anni abbiamo un nuovo impianto di verniciatura completamente automatizzato. Investiamo molto su macchinari all'avanguardia senza trascurare, però, per i dettagli e per le finiture delle linee di maggior pregio, l'intervento manuale. La terza generazione di Scacf crede nella modernità e vuole offrire agli Impresari Funebri prodotti innovativi e strumenti utili ad agevolarne il lavoro. Importantissime sono la qualità e la comunicazione. Da sei anni siamo certificati con il sistema Iso 9001 che viene costantemente sottoposto a verifiche. In più abbiamo un sito internet aggiornato in tempo reale ed un catalogo multimediale su cd in cui ogni modello è corredato da una esauriente scheda tecnica. La linea grafica viene rivista ogni anno. Un catalogo grande, uno più piccolo ad anelli, depliant e modulistica hanno sempre, pur nelle diverse vesti, un comune denominatore: l'intaglio, il simbolo principe della nostra tradizione".

Centotrentacinque dipendenti, più di 75.000 cofani prodotti ogni anno per servire, in Italia, oltre 2.000 imprese funebri. Numeri importanti per una grande azienda.

"Avvertiamo la responsabilità di migliorare costantemente le tecniche di lavorazione e la qualità dei prodotti. Ma abbiamo in atto un vasto programma organizzativo di vendita per il mercato interno e per quello europeo ed extra europeo. La produzione per l'estero è particolare: ogni cliente straniero richiede linee di produzione che ricalcano le esigenze di ciascun Paese. Abbiamo di base settanta modelli standard in dodici essenze diverse e di varie misure. Lavoriamo con molte nazioni, in particolare con Francia, Belgio, Svizzera, Irlanda, Grecia, Malta, Tunisia, Australia... . Serviamo le comunità di cristiani cattolici che lì esistono. Ancora non ci siamo rapportati con altre religioni. Vanno per la maggiore i Santi. In Australia la figura più richiesta è quella di Padre Pio. Ovunque, invece, ci chiedono il modello in radica che abbiamo voluto dedicare a Papa Giovanni Paolo II. Il credo e i riti diventano rappresentazioni fondamentali nel culto del ricordo che vanno ben oltre il mercato. Noi produttori dobbiamo saperle cogliere e soddisfare con tempestività per venire incontro alle esigenze dei cittadini, italiani e non, e di conseguenza a quelle di tutte le imprese funebri".

 
Daniela Argiropulos


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