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PER ORA NIENTE DI FATTO NEL CONFRONTO STATO/REGIONI SUL DDL CHE DISCIPLINA LE ATTIVITÀ IN MATERIA FUNERARIA

Non si può rischiare di perdere un'altra occasione

INCONTRO TRA FEDERCOFIT E L'ASSESSORE BORSANI DELLA REGIONE LOMBARDIA

Si è aperto il confronto Stato/Regioni, propedeutico ad ogni ulteriore passo avanti del Disegno di Legge presso le Commissioni Parlamentari. I primi due incontri si sono chiusi con un niente di fatto: le Regioni sostengono che il DDL sia "invasivo" dell'autonomia delle stesse Regioni, il Governo si è irrigidito sulle sue posizioni. I primi due mesi dal varo del Disegno di Legge sono passati invano. Questo significa che difficilmente prima dell'estate potrà iniziare l'esame del Disegno di Legge nelle Commissioni Parlamentari per la sua approvazione e per l'avvio della legislazione regionale.

La nuova normativa sul funerario, di cui il settore ha urgente bisogno, si allontana ulteriormente. Ormai sono passati due anni dall'insediamento del nuovo Governo senza che si possa parlare di una previsione certa e ragionevole in merito al varo di un testo di riferimento. La categoria non può stare ferma ad aspettare. Federcofit, nei tradizionali e periodici incontri che intrattiene con gli Assessori Regionali, sta sollecitando le autorità regionali a prendere iniziative concrete per sbloccare questa incredibile situazione: infatti i dissensi non sono tanto sui contenuti, quanto sulle competenze. In un recente incontro con l'Assessore della Regione Lombardia Carlo Borsani, la Federazione ha chiesto di promuovere passi concreti, compresa la presentazione di una Proposta di Legge Regionale (che si sa essere pronta), se questo serve a sbloccare la situazione e ad accelerare l'emanazione delle nuove norme sulla funeraria.

Federcofit ha presentato un documento di cui riproduciamo per titoli i punti più importanti.

Crediamo utile che la Regione Lombardia promuova l'iter della presentazione di una propria proposta di legge per evidenti ragioni riassumibili in:


  1. dare un segnale forte per accelerare l'emanazione di norme su una materia divenuta assolutamente ingovernabile con l'attuale Regolamento di Polizia Mortuaria (DPR 285/90);
     
  2. guadagnare tempi preziosi perché, anche se tutto procedesse in tempi normali, l'iter per la definizione delle nuove norme sulla funeraria è molto lungo per sua natura. Sarebbe utile per il settore evitare di aspettare fino al 2005 per avere nuove ed adeguate normative, che stiamo attendendo almeno dal 1998.


La nuova normativa regionale dovrebbe contenere, oltre alle competenze di natura sanitaria, anche norme specifiche per le attività imprenditoriali.

Sottolineiamo alcuni elementi:



  • definizione delle condizioni di operatività per le imprese;
  • criteri per l'accreditamento delle attività funebri, tali da orientare l'imprenditoria ed evitare una polverizzazione esasperata delle imprese dannosa per il settore ma anche per i cittadini, con una definizione dei requisiti articolata per dimensioni e caratteristiche delle città e del territorio;
  • definizione dei controlli;
  • obbligatorietà della formazione professionale prima di intraprendere l'attività funebre;
  • ruolo della Federazione e organismi di consultazione regionale.


Agli altri soggetti sociali interessati a queste vicende, (Feniof, FIC e Sefit) Federcofit propone di riprendere i rapporti avviati nel febbraio scorso per verificare la concreta possibilità di convergere su proposte ed iniziative comuni.

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