- n. 2 - Febbraio 2001
- Fiere
Il primo progetto di casa funeraria esposto in un salone professionale
Vi è mai capitato di tornare da una vacanza favolosa, indimenticabile, così bella da pensare che qualsiasi altra vacanza in futuro non potrà reggere il confronto?
Ebbene, dopo il grande successo dell'edizione 2000, si potrebbe pensare che TANEXPO 2002 si avvicini alla data fatidica col timore di ripetere i fasti dell'edizione precedente e che il paragone con quest'ultima possa non risultare entusiasmante. Sarebbe un atteggiamento comprensibile, assolutamente lecito. E invece sta avvenendo esattamente il contrario: TANEXPO 2000 ha dimostrato che l'industria funeraria italiana è in grado di avere un salone nazionale ad altissimo livello, capace di competere con le migliori manifestazioni europee, e questo ha dato a tutti gli operatori del settore (organizzatori, impresari, e, soprattutto, produttori) grande energia e grandi stimoli. Basti dire che ad oggi, sulla base delle richieste pervenute, tre quarti dell'area espositiva è già stata assegnata. E forse non tutti i produttori hanno ancora ricevuto la pre-registrazione che, come di consueto, offre agli espositori la possibilità di usufruire di notevoli agevolazioni economiche.
Ma, alla manifestazione di Modena, il ruolo di protagonista sarà affidato ad un evento speciale straordinario: per la prima volta in Italia sarà presentata una simulazione di "Casa Funeraria", progettata dall'Istituto Quasar di Roma e realizzata da un pool di aziende espositrici di TANEXPO 2002.
Il progetto, assolutamente innovativo, sarà il frutto di uno studio approfondito dei dettagli che possono rendere una "casa funeraria" accogliente e funzionale, dotata di tutti i comfort ed in piena ottemperanza alle relative norme igieniche. I visitatori potranno vedere dal vivo gli ambienti di accoglienza per i parenti, le
camere ardenti per l'esposizione della salma, gli spazi tecnici, il laboratorio e la sala polivalente. Un occhio particolare sarà rivolto ai servizi, che dovranno essere impostati su un alto grado di personalizzazione.
Si proporrà, tra le altre cose, un'attività formativa del personale, delineando nuove figure professionali come lo "psicotanatologo", che accoglierà la famiglia del defunto studiando con essa le forme e le espressioni più idonee per realizzare la cerimonia di addio. La proposta si rivolge alle imprese di onoranze funebri e si prefigge di fornire stimoli e suggerimenti a coloro che intendano investire su strutture e tecnologie innovative. Si starà attenti a non avvicinarsi troppo al modello delle "funeral home" americane che, per l'esasperazione della standardizzazione dei servizi, sono assimilabili ai tanti prodotti "preconfezionati" che caratterizzano il mondo dei consumi. L'appuntamento è quindi a Modena, dal 22 al 24 marzo 2002, dove siamo certi che questo straordinario progetto sarà di grande richiamo e fornirà preziosissimi suggerimenti a tutte quelle imprese che, guardando al futuro, siano pronte a crescere, a confrontarsi e ad aggiornarsi sotto il profilo sia tecnico che stilistico.
Gabriella Ruffini