- n. 10 - Ottobre 2009
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Il progetto Argeo di Benedetti
Piccoli capolavori di arte contemporanea
I cimiteri, con le tombe monumentali e con le cappelle di famiglia, rappresentano una eccezionale testimonianza artistica ed architettonica dei diversi periodi storici. Oggi, superando una tendenza alla standardizzazione dei modelli che ha caratterizzato gli ultimi anni, si avverte nuovamente l’esigenza di dare corpo a progetti che, in futuro, costituiranno una traccia indelebile delle idee e della creatività che hanno contraddistinto la nostra epoca. Non si sottraggono a tale compito i colombari, sempre più numerosi per via del crescente ricorso alla cremazione e destinati ad essere ospitati, oltre che nei cimiteri, in luoghi consacrati più facilmente accessibili alla maggior parte dei cittadini.
Proprio all’aspetto artistico Benedetti ha dedicato particolare attenzione nel mettere a punto il Progetto Argeo, impreziosito da autentici piccoli capolavori in cui la fantasia creativa dell’artista trae ispirazione, per ciascuna rappresentazione raffigurata, anche da una attenta lettura delle Sacre Scritture.
Oscar Rossi è entusiasta dei primi riscontri ottenuti a livello ecclesiastico e presso alcuni importanti Operatori Funerari italiani, riscontri che hanno già trovato concretezza in alcuni progetti di installazione.
“Argeo è una struttura destinata al deposito delle ceneri dei fedeli defunti. La dimora cineraria è progettata e realizzata per rispettare il valore etico, culturale, artistico e religioso del luogo ospitante. Rappresenta una soluzione innovativa per la custodia delle urne. Posto all’interno delle chiese o di altri luoghi consacrati e impreziosito da immagini sacre con marmi e vetrate, offre uno spazio decoroso in cui far visita ai propri cari. Può essere collocato in cripte, in edicole annesse al corpo principale della chiesa o comunque in spazi non adibiti alla celebrazione dell’Eucarestia (ad esempio la navata centrale), meglio se dotati di accessi indipendenti. Trae origine dalla tradizione del colombario (dal latino “colombarium”, nicchia ricavata nella muratura con una apertura anteriore simile alle costruzioni per il ricovero e per l’allevamento dei colombi) e deve la propria denominazione a un personaggio legato ad Eracle, eroe della mitologia greca, che cremò il corpo dell’amico Argeo perito al suo fianco in battaglia riportandone poi, come promesso, le ceneri al caro padre.
Il progetto è nato dalla volontà di soddisfare il desiderio di un credente di fare riposare le proprie ceneri all’interno di un luogo consacrato facilitando così le visite dei familiari e consentendo loro di vivere intimamente un momento di raccoglimento e di preghiera. Ritenendo indispensabile testimoniare il massimo rispetto per il valore delle ceneri custodite e per la sacralità del luogo di conservazione, abbiamo voluto che Argeo fosse di altissimo livello artistico ed artigianale, con finiture marmoree nei rivestimenti esterni e con opere d’arte uniche per le facciate, realizzate con vetrate classiche o artistiche, con mosaici o con bassorilievi. Ogni singolo tassello della vetrata classica è ricavato da lastre di vetro soffiato artigianalmente. Le piccole imperfezioni presenti nel vetro ne elevano ancora di più il livello.
Ogni opera viene attentamente studiata: dai primi bozzetti alla definizione cromatica, dalla scelta dei materiali all’esecuzione attenta del disegno, tutto deve essere in totale armonia con la particolarità del luogo in cui sarà posta ed in assoluta sintonia con il messaggio teologico che si vuole sottolineare. Tutti i dettagli, anche quelli più minuti, vengono realizzati con antiche tecniche artigianali e con l’importante valore aggiunto delle più moderne tecnologie. I vetri sono soffiati a bocca e decorati con ossidi naturali secondo un processo millenario che regala trasparenze e colorazioni uniche. Nella versione mosaico vengono utilizzati marmi pregiati; la lavorazione per ottenere tessere musive è quella del taglio tradizionale a spacco a mano sul tagliolo con la martellina affiancato a quello moderno del taglio ad acqua. La posa viene eseguita con la tecnica indiretta, assemblando le tessere a rovescio su materiale cartaceo e colle, o con tecniche più moderne, dirette, su rete con l’uso di malte.
Lo scheletro della struttura, interamente in acciaio inox, è stato studiato per durare a lungo e per garantire la massima robustezza, anche in considerazione del fatto che ogni singolo modulo avrà un peso superiore alla tonnellata. Può essere composto da 24, 48 o 72 celle ciascuna delle quali sarà in grado di ricoverare più urne diventando quindi una sorta di “tomba di famiglia”.
Benedetti gestirà, per ciascuna chiesa che ne farà richiesta, l’intero iter progettuale e burocratico presso la Commissione Diocesana di Arte Sacra proponendo anche una simulazione di struttura contestualizzata all’ambiente di destinazione. Non è previsto alcun impegno economico per le istituzioni ecclesiastiche. La dimora cineraria verrà fornita in uso alla Chiesa che provvederà ad attribuire le singole celle alle famiglie che ne faranno richiesta, acquisendo la proprietà dell’intera struttura una volta ultimato il processo di locazione per il quale forniamo al parroco affidatario anche un programma gestionale di facilissimo utilizzo”.
Progetto Argeo e l’intera gamma delle proposte Benedetti saranno grandi protagonisti a Tanexpo 2010 nel segno di quella eccellenza produttiva italiana di cui la rassegna bolognese è autorevolissima testimonial a livello internazionale.
Carmelo Pezzino