- n. 6 - Giugno 2008
- Eventi
Le architetture di Edvard Ravnikar e Bogdan Bogdanovich
Il paesaggio della memoria
Dallo studio alla divulgazione. La
quarta edizione del
Festival dell'Architettura presenta il suo programma per il 2008: tra ottobre e novembre di quest'anno
12 esposizioni, disposte su tre città
lungo l'asse della via Emilia, racconteranno i
progetti, le
architetture, le
storie e i
percorsi portati avanti in questi ultimi mesi.
"
La ricerca non deve rimanere nei recinti del mondo accademico, ma essere condivisa e divulgata attraverso momenti espositivi", ha spiegato il
direttore del
Festival,
Carlo Quintelli, durante la conferenza stampa che si è svolta a Parma,
en plein air, sul tracciato storico della via Emilia.
Di fatto lo svolgimento
biennale, introdotto nel 2007, ha già visto a novembre e a dicembre 2007 l'organizzazione di
giornate di studio in cui, sotto il tema generale del
Pubblico Paesaggio, le ricerche del Festival hanno presentato lo stato di avanzamento dei lavori e hanno promosso momenti di studio e di confronto con esponenti di particolare rilevanza nel mondo dell'architettura e dell'arte attraverso incontri, conferenze, lezioni e workshop, e con il supporto di un forum attivato sul sito
www.festivalarchitettura.it.
Le mostre presenti all'interno del
Festival dell'Architettura Quattro presenteranno, in linea con il costante lavoro di studio e di sperimentazione che ha sempre contraddistinto la manifestazione, una organizzazione per tipologie di ricerche.
Nel programma, tra le esposizioni frutto dell'attività laboratoriale del Festival, spicca quella curata da
Filippo Bricolo,
Maria Angela Gelati ed
Elena Re Dionigi, "
Il paesaggio della memoria. Edvard Ravnikar e Bogdan Bogdanovich".
È un evento che proporrà gli esiti di una indagine interdisciplinare compiuta dai tre studiosi in questi due anni sui memoriali della seconda guerra mondiale realizzati, a partire dal 1950, nei territori della ex Jugoslavia. La mostra sarà allestita a
Parma,
dal 18 ottobre al 9 novembre, presso la
chiesa di San Ludovico.
Roberto Valli