- n. 11 - Dicembre/Gennaio 2001
- Fiere
L'ottava edizione di FUNÉRAIRE a Parigi
IL SALONE FRANCESE: LE NOVITÀ E GLI INCONTRI
Dal 16 al 18 novembre si è svolta, presso il quartiere fieristico di Le Bourget nei pressi di Parigi, l'ottava edizione di Funéraire, il salone professionale dell'arte funeraria che ogni due anni propone le novità del mercato ad un pubblico internazionale.
L'affascinante capitale francese è ormai la consueta cornice della manifestazione che, ad ogni edizione, grazie anche all'indubbio magnetismo che questa città esercita su tutti, garantisce un buon numero di visitatori sia francesi che stranieri.
Chiunque, infatti, ha sognato almeno una volta di salire in cima alla Torre Eiffel per respirare dall'alto la magica atmosfera di Parigi, di passeggiare lungo la Senna o sugli Champs Elisée illuminati e dominati dall'Arco di Trionfo, di salire a Mont Martre tra gli artisti da strada, di scoprire i vicoletti del quartiere latino, di entrare nelle tante brasserie e boulangerie o di sedersi a uno dei tanti bar eleganti ed osservare i passanti. Il fascino di Parigi dipende forse dai suoi mille volti: è una città d'arte, questo è fuori di dubbio, e vanta importanti episodi di storia, ma è anche una città famosa per i suoi locali, per le sue luci e per la sua vita notturna. E' una metropoli moderna con quartieri costruiti con design contemporaneo (come La Défense) che nulla tolgono al fascino dei quartieri più antichi e dei palazzi d'epoca.
Quest'anno Funéraire ha ospitato molti espositori italiani fra i quali le aziende di Tanexport, il consorzio italiano di produttori di articoli funerari e cimiteriali, che ha partecipato al salone con una collettiva di 108 metri quadrati. All'interno dello stand, oltre all'area istituzionale in rappresentanza di tutti i quattordici consorziati, cinque aziende associate Tanexport hanno presentato i loro articoli più nuovi: Ceabis, Pafc, Pavoni Step Automazioni, Stiltecno e Zorsol.
Come in tutte le più importanti manifestazioni internazionali del settore era presente anche Tanexpo, l'esposizione modenese in programma dal 22 al 24 marzo 2002, che, sebbene ormai alle porte, continua la sua campagna promozionale.
Al salone tutti i settori merceologici sono stati ben rappresentati e gli articoli interessanti erano numerosi. Non potendo citarli tutti in queste pagine, ci limitiamo a segnalare alcune curiosità che hanno attirato la nostra attenzione: ad esempio le statue realizzate con le ceneri del defunto, grazie ad una speciale qualità di collante, e racchiuse in un corpo di cristallo sintetico prodotte dall'azienda francese Cristalia; un sidecar proposto come sostituto dell'autofunebre tradizionale; un cofano blu decorato con vecchie monete come una parodia provocatoria della morte ormai prossima delle valute europee all'avvento dell'Euro; fotoceramiche di foggia islamica realizzate dalla RGB Italia su richiesta specifica di un distributore francese.
Nell'ambito degli eventi collaterali ha suscitato interesse la lodevole iniziativa della CPFM (Confédération des Professionnels du Funéraire et de la Marbrerie) e della FNMF (Fédération Nationale des Métiers du Funéraire) di organizzare un "Forum dei mestieri del settore funerario": all'interno del salone è stato dedicato uno spazio a tutti i giovani in cerca di orientamento professionale.
Al suo interno i visitatori hanno avuto la possibilità di scoprire i principali mestieri del settore, presentati da giovani professionisti. Il forum si è inoltre proposto di comunicare l'importanza della formazione in una professione che sta diventando sempre più completa e nonostante il suo importante ruolo sociale, non è conosciuta al grande pubblico, anzi, soffre di una immagine quasi mai positiva se non addirittura di luoghi comuni penalizzanti. La manifestazione è stata animata da tavole rotonde e conferenze su argomenti tecnici e di attualità: tanatoprassi, servizi funerari, la sicurezza nei cimiteri e, ultimo ma non meno importante, come comprendere meglio le famiglie e le loro necessità, argomento affrontato col sostegno di una associazione di consumatori.
Anche quest'anno il bilancio del salone francese è stato sicuramente positivo grazie alla quantità e alla qualità dei prodotti esposti e degli incontri. Appagati da tanta ricchezza di proposte e curiosità (ma, lo confessiamo, anche appagati nel palato per l'intensa dedizione enologica e gastronomica), abbiamo lasciato Parigi con un po' di malinconia.
Gabriella RuffiniAbbiamo incontrato Patrik Renaud, direttore generale della COSP, la società organizzatrice di Funéraire, e con lui abbiamo voluto affrontare, seppur sommariamente, alcuni argomenti di comune interesse. Renaud ha con soddisfazione delineato un bilancio molto positivo della manifestazione parigina ed in particolare della buona risposta ricevuta dalle aziende italiane, che hanno partecipato numerose all'esposizione. Ritiene inoltre che una efficace collaborazione fra le organizzazioni dei diversi saloni europei e il coordinamento dei loro calendari sia la condizione fondamentale per la crescita delle manifestazioni e per poter offrire servizi migliori a espositori e visitatori.
Su un eventuale progetto di fiera europea, Renaud non è del tutto scettico che si possa arrivare un giorno, sebbene non in un futuro prossimo, ad un salone che veda coinvolte in una dinamica di sinergia le maggiori aziende organizzatrici delle singole esposizioni nazionali.
A proposito di una seconda manifestazione fieristica in Italia, Renaud ha espresso con decisione la sua totale sfiducia nella riuscita di questo ipotetico progetto, in quanto ritiene che ogni nazione debba avere una unica vera fiera di riferimento per tutto il settore. Renaud si è inoltre dimostrato ottimista in merito alle possibilità commerciali dei prodotti francesi sul mercato italiano dove pensa che conquisteranno, grazie ad una accentuata compe- titività dal punto di vista qualitativo, una collocazione di nicchia per una fascia di consumatori più sofisticati ed esigenti.
G.R.