Piero Maurizio Zaffarano
Orgogliosi di avere lavorato bene
Il presidente di FEDERCOFIT traccia un breve bilancio della attività svolta dalla Federazione e ci anticipa i programmi per il nuovo anno. Con una proposta davvero innovativa: contribuire alla costituzione di una Confederazione capace di fare finalmente "sistema".
Questo 2004 che ci apprestiamo a lasciare alle nostre spalle ha visto la scorsa primavera, in occasione del Congresso Nazionale svoltosi nell'ambito di TANEXPO, Piero Maurizio Zaffarano ottenere la riconferma per un altro mandato alla Presidenza di FEDERCOFIT. È il giusto riconoscimento per l'attività svolta in questi anni da una Federazione che ha raggiunto su più fronti risultati brillanti e che ha visto crescere intorno a sé un sempre maggiore consenso.
"Fa davvero piacere vedere come, in questi cinque anni, si sia sviluppata l'attività di FEDERCOFIT. Merito certamente di un impegno profuso con grande intensità da tutti i componenti il Comitato Direttivo, ma merito, soprattutto, di posizioni espresse sempre con onestà, chiarezza e coerenza, per una reale crescita della nostra categoria. Per primi - ricordo il Convegno di Milano del 1999 - abbiamo riconosciuto il ruolo determinante delle Regioni, e con esse abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione che ci ha visti, e ci vedrà ancora, partecipi - con proposte ragionevoli ed aderenti alla realtà, sempre accolte con attenzione dalle Istituzioni - di tutti i gruppi di lavoro da cui hanno origine i nuovi ordinamenti legislativi. Anche nel corso della audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati abbiamo manifestato con chiarezza proposte poi accolte dal legislatore. Spesso ci siamo trovati da soli a difendere le posizioni della categoria; oggi, sono lieto di constatare che, almeno a livello di molte realtà locali, la FENIOF sta sposando le nostre idee e sta contribuendo a creare un fronte compatto che non potrà non portare del bene a tutti. Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Veneto, Toscana, Liguria hanno già legiferato sulla materia o si accingono a farlo. Le altre Regioni dovranno, superato l'appuntamento elettorale del prossimo anno, fare altrettanto. E in breve tempo. Diventa quindi importantissimo impegnarsi a fondo per rappresentare a tutti i livelli le istanze della categoria e per scongiurare il pericolo che nel nostro Paese possano esserci norme sostanzialmente diverse fra una regione e l'altra. Questo è un traguardo fondamentale da raggiungere nel 2005".
Quali possono essere gli altri obiettivi?
"Porteremo avanti tutti i progetti sui quali da tempo ci stiamo impegnando. In primis quelli sulla formazione professionale, da sempre una delle peculiarità di FEDERCOFIT. Dopo l'esperienza pilota del PROGETTO CARONTE, in molte parti d'Italia siamo stati chiamati per dare vita a dei format educazionali capaci di offrire a tutti gli Operatori strumenti e capacità consoni alle richieste di un mercato che, per le mutate esigenze socio culturali e per le nuove opportunità previste dalle normative, è destinato ad evolversi premiando chi sarà capace di rispondere adeguatamente. In primavera, a Firenze, prenderà il via il Progetto Hermes che, nei prossimi due anni, erogherà formazione professionale estremamente specializzata a più di un centinaio di soggetti. Svilupperemo anche, in collaborazione con il CENTRO STUDI OLTRE, nuovi progetti editoriali che si andranno ad aggiungere a quelli editati nel 2004. Un altro obiettivo è quello di contribuire a dare al comparto quella serenità e quella unità di intenti di cui ha davvero bisogno e che spesso sembra essere minata da atteggiamenti ingiustificati ed incomprensibili. Lo abbiamo sempre detto e lo ribadiamo ancora una volta: FEDERCOFIT è aperta al dialogo ed al confronto con tutti, senza preclusioni o pregiudizi, ma sempre senza venir meno ai propri principi ed alle proprie idee. Noi lavoriamo nell'interesse degli Operatori Funerari di tutta Italia, grandi imprese e Piccole realtà, che, sempre di più, si riconoscono nelle nostre posizioni: basti pensare alle incisive azioni che, soprattutto in Toscana, ci vedono combattere una battaglia a favore della imprenditoria privata contro i privilegi di cui godono le cosiddette organizzazioni no profit. Non entriamo e non entreremo mai in ambiti che non ci appartengono. Così come non ci appartengono atteggiamenti che possano in qualche maniera apparire una richiesta di schieramento, soprattutto nei confronti del mondo produttivo. Altri, purtroppo, ci sembrano non pensarla così! FEDERCOFIT è l'acronimo di Federazione del Comparto Funerario Italiano. Spesso, nei tavoli di lavoro regionali, abbiamo rappresentato, ove necessario ed in loro assenza, anche le istanze del comparto produttivo italiano. Con i produttori vogliamo sviluppare un rapporto ancora più ampio e più efficace, riconoscendo il loro ruolo fondamentale e la loro più totale autonomia. Potremo così dare, insieme, un ulteriore impulso allo sviluppo della funeraria italiana ed alla affermazione di un modello innovativo e adeguato ai migliori standard internazionali".
Il primo passo per arrivare ad una sorta di Confederazione che, nel rispetto delle reciproche competenze e dei singoli ruoli di ciascun soggetto, faccia davvero "sistema". Si preannuncia quindi un 2005 particolarmente intenso.
"Così tanti impegni non ci spaventano certo, e li affronteremo con l'entusiasmo di sempre e con una grande voglia di continuare a far bene. Mi fa piacere, dalle pagine di OLTRE MAGAZINE, rivolgere a tutti gli Operatori del settore funerario e cimiteriale italiano, ed alle loro famiglie, il più caloroso augurio, mio personale e di FEDERCOFIT, per un felice Natale e per un nuovo anno ricco di pace, salute, prosperità".