- n. 11 - Novembre 2006
- Fiere
Nfda Expo Philadelphia
Quest'anno, in attesa di
Las Vegas 2007, la
125ma Convention ed
Expo NFDA si è tenuta nella storica città di
Philadelphia, cara a tutti gli americani poiché è lì che per la prima volta risuonarono i rintocchi della campana dell'Indipendenza, sita nella omonima hall. La città di
Benjamin Franklin è inoltre ben nota ai cinefili per aver dato i natali ad una tra le più belle donne del secolo scorso,
Grace Kelly, e per essere stata palcoscenico delle gesta di
Rocky Balboa al quale è dedicata la statua in bronzo ai piedi della scalinata del
Philadelphia Art Museum.
Un grande "bravo" va a
Deborah Andres, per la prima volta a capo dell'intera esposizione dopo aver coordinato per anni le relazioni internazionali, per aver saputo recuperare una situazione fortemente compromessa dopo la catastrofe che ha duramente colpito
New Orleans. La città della
Lousiana, infatti, da programmazione avrebbe dovuto ospitare quest'anno l'evento
NFDA (negli Stati Uniti la scelta della location avviene con grande anticipo e sono già note tutte le città ospitanti fino al 2010) e proprio la fitta programmazione di tutti i centri espositivi americani rende in giusta misura l'entità della prodezza compiuta da
Deborah e dal suo staff nell'emergenza più assoluta. Tutto è bene ciò che finisce bene. Anche il tempo ha voluto essere clemente e le tempeste di neve che avrebbero dovuto dominare i cieli del Nord Est hanno avuto il buon gusto di arretrare alle porte dello Stato che reca, fieramente, il nome di
William Penn.
Philadelphia ha così accolto con piacere lo staff di
Tanexpo, Alessandra, Cristina e Sara, non solo per il sorriso aperto e naturale e per la loro bellezza, ma anche per la meritata fama, a livello internazionale, della manifestazione.
Tanexpo, infatti, trae beneficio da una immagine ben consolidata e a
Philadelphia ha puntato i riflettori sulla nuova location che ospiterà l'edizione 2008:
Bologna. È ben evidente che questa scelta permetterà all'organizzazione di fare fronte a tutte le richieste che perverranno (gli spazi disponibili, e siamo ancora nel 2006, sono già affollati), disponendo di una piattaforma all'altezza di un evento che potrà quindi superare tutti i record di partecipazione.
Nell'atmosfera leggera e, allo stesso tempo, estremamente professionale della grande kermesse funeraria americana abbiamo osservato ancora una volta la massiccia partecipazione dei leader del mercato statunitense. Da
Batesville, numero uno dei cofani, a
Matthews, attore di primo piano grazie ad una gamma di prodotti ampiamente diversificata (la presenza del gruppo di Pittsburgh sul mercato dei cofani si fa sempre più consistente dopo l'acquisto, nel 2005, di
Milso, azienda di Brooklyn appartenuta alla famiglia italo-americana Pontone, tuttora ai vertici della nuova struttura societaria), dai grandi costruttori di autofunebri ai produttori di prodotti chimici per la tantoprassi, tutti presenti per rivedere antichi clienti e per accoglierne di nuovi.
Tra gli europei da segnalare la presenza del gruppo olandese
Facultatieve e le magnifiche urne di sale della spagnola
Marc Urnas Bach. Non ultima, per importanza e per il grande successo riportato, la partecipazione italiana che mai prima d'ora aveva visto esporre un così nutrito gruppo di aziende.
Sotto l'egida del
Consorzio Tanexport hanno presentato i propri prodotti
Valbrenta New Design, le cui urne hanno riscosso l'apprezzamento del mercato americano conquistando la copertina della rivista
the Director;
Lorandi, che insieme al proprio distributore americano
Heritage Coffins ha ricevuto grande apprezzamento per quello stile, tutto italiano, che unisce sapientemente linee perfette a superfici lucide e opache;
Ferrari, rappresentata dal grande viaggiatore
Daniele Mazzolini, che ha voluto stupire la clientela d'oltreoceano con pezzi unici in legno massello e intarsiati a mano.
Lorandi e
Ferrari si sono avvalse della collaborazione di
GFM Imbottiture che ha arricchito le linee dei cofani
made in Italy con preziosi capolavori in lino e seta dal design inconfondibile. Presente insieme al proprio distributore di Kansas City anche l'italiana
E.M., affermata produttrice di accessori e di complementi di arredo, che da qualche anno ha ampliato la propria esperienza alle urne cinerarie, rilevando lo storico marchio "
Piero Curati". Ed infine, "last but not least",
Art Funeral Italy con
Paolo Imeri, "newcomer" nella produzione di cofani e di urne di alta classe, pezzi unici, interamente realizzati a mano con i materiali più nobili: essenze lignee, madreperla, oro e argento.
Sull'onda della partecipazione italiana è senz'altro da segnalare un generale incremento del tasso di internazionalizzazione della manifestazione per la gioia dei visitatori che hanno così avuto la possibilità di contattare nuovi potenziali fornitori.
Arrivederci ad ottobre 2007 nella capitale mondiale del gioco!
Il Viaggiatore