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Tanto nessuno controlla!

In barba a chi opera con serietà e professionalità

In occasione di una visita nelle Regioni Marche e Abruzzo abbiamo potuto verificare di persona che, nonostante le leggi Regionali siano chiare e definite, molti Impresari insistono nella assunzione e nell’utilizzo di personale con metodi sbagliati e addirittura sanzionabili.
È prassi ormai consolidata che per raggiungere il numero minimo di addetti necrofori in occasione di un servizio funebre nella maggior parte dei casi si ricorre ad un collega che prontamente invia uno o due propri addetti a completare l’organico necessario. È prassi altrettanto consolidata, in molti casi avallata o erroneamente consigliata addirittura dagli Ispettori della Direzione Territoriale del Lavoro, assumere uno o più operatori funebri con i famosi "voucher" o, peggio ancora, per raggiungere il numero necessario a procedere alla movimentazione e al trasferimento del feretro ci si rivolge ai così detti Centri Servizi che, nel caso specifico, sono solo Cooperative Sociali che inviano anch’esse uno o due “pseudo necrofori”.
Tutti i passaggi sopra elencati sono assolutamente vietati e dovrebbero essere impraticabili: abbiamo detto “dovrebbero” perché, a causa della totale assenza di controlli, molti si arrogano il diritto di utilizzarli come meglio aggrada.
Un collega che invia uno o più dipendenti a supporto di un altro commette commistione; una simile operazione non è possibile in quanto il personale arrivato in aiuto verrebbe catalogato come lavoratore in nero dell’impresa titolare del servizio, con una sanzione da 3.000 a 12.861 euro per addetto. Soltanto un impreparato consulente del lavoro consiglierebbe l’assunzione con i voucher visto che questi sono validi per prestazioni personali e non per rivendita a terzi come nel caso di un servizio funebre. Inoltre, ammesso che sia concesso l’utilizzo, esso comporta una gestione più complessa e costi certamente più alti di quanto si possa immaginare.Sorvoliamo poi sull’utilizzo di dipendenti delle Cooperative Sociali che regolarmente inviano uno o più “pseudo necrofori” per raggiungere il quorum necessario ad effettuare la giusta movimentazione del feretro. Anche in questo caso scatta la sanzione come commistione oltre ad incorrere in una intermediazione di mano d’opera sanzionabile in misura pesante.
Qualcuno ha avanzato come scusante il fatto che queste procedure vengano accettate dalle Regioni interessate tollerando tutte le infrazioni sopra descritte in tacito accordo con le Direzioni Territoriali del Lavoro che, per un quieto vivere, eviterebbero di effettuare i necessari controlli! Alla faccia della concorrenza sleale!
 
Jorio Ronca - Presidente Asnaf&AS


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