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La Morte di Michael Hutchence, leader degli INXS

Need you tonight

"Non salvatemi da me stesso"
Michael Hutchence
Michael Kelland Hutchence nasce a Sydney il 22 gennaio 1960. Visse i primi anni della sua infanzia a Hong Kong e successivamente ritornò in Australia, all'inizio degli anni settanta. Sin dalla giovane età si era messo in evidenza come cantante in concorsi per bambini, rivelando doti vocali non comuni.
Il 1977 si rivela per il giovane Michael un anno fondamentale. Insieme ai fratelli Farriss, e successivamente anche con Kirk Pengilly, forma la sua prima band, i Farriss Brothers. In piena epoca punk la band proponeva un sound piuttosto grezzo; erano i tempi in cui non era necessario saper suonare. Era sufficiente avere qualcosa da dire; la voglia di emergere era un buon viatico per guadagnare la possibilità di suonare nei pub della capitale.
Nel 1982, dopo aver cambiato nome ed essere diventati ufficialmente gli INXS, la band si procura un contratto grazie al quale incide il primo album, Shabooh Shoobah.
Impossibile discostare la figura di Michael Hutchence dal gruppo: lui era il leader, aveva una personalità molto forte, catalizzava l'attenzione della massa riscuotendo un indiscusso successo; il pubblico lo riteneva un ineguagliabile sex-symbol e questo lo rendeva sul palco un autentico trascinatore.
A quel disco ne seguirono altri due; la band stava conquistando in terra d'origine una discreta notorietà, ma è solo nel 1987 che Michael e soci riuscirono ad acquisire fama internazionale. Nel settembre di quell'anno uscì Kick, il disco della consacrazione. Need You Tonight, la canzone trainante dell'album, si rivelò un successo planetario.
La fama e la notorietà erano state fino a quel momento una chimera lungamente inseguita, ma rischiarono di finire altrettanto velocemente. Gli album successivi della formazione australiana non riuscirono a bissare la popolarità ottenuta con Kick. Nell'olimpo del rock la band venne lentamente relegata ad un ruolo marginale.
Michael aveva intuito che la parabola discendente del gruppo era arrivata ad un punto di non ritorno. Essere leader degli INXS alla lunga si rivelò un ostacolo per la carriera. L'indiscusso talento del frontman rischiava di rimanere per sempre soffocato dentro la memoria di una band giunta presumibilmente al capolinea.
Hutchence progettò il grande rilancio: voleva dare un seguito al disco solista pubblicato nel 1989, ma per fare questo avrebbe dovuto abbandonare gli INXS e reinventare se stesso. Sentiva che la musica stava cambiando, voleva destrutturare la propria immagine presso il pubblico, la figura del rocker maledetto cominciava a stargli stretta. Costruirsi una grande carriera solista era in quel momento l'obiettivo preminente. Il cantante australiano si fece produrre da Andy Gill, chitarrista dei Gang of Four, storica formazione post-punk di Leeds. L'intesa profonda che nacque tra i due generò un disco vitale, e al contempo colmo di oscuri presagi, che di fatto proponeva una figura molto lontana da quella che aveva calcato le scene con gli INXS. Uscito postumo, il disco, invece che rappresentare il  primo passo in una nuova direzione, risultò tristemente il testamento compiuto dell'artista australiano.
Il 22 novembre 1997 Michael Hutchence fu trovato morto in una stanza d'albergo.
Il fratello dell'artista, Rhett Hutchence, in un libro scritto recentemente sulla vita di Michael, fornisce ulteriori particolari sul periodo che il cantante stava vivendo. Abitualmente aperto, simpatico ed estroverso, cambiò radicalmente dopo una caduta. Nel corso di un diverbio con un conducente di taxi, Michael scivolò e si ruppe il cranio sul marciapiede. "Da quel momento vidi un Michael diverso", afferma Rhett, "aveva perso l'80% dell'odorato e sentiva poco anche i sapori. Era diventato irascibile".
Circa un mese prima della sua scomparsa, il cantante iniziò ad interessarsi a pratiche di autoerotismo anche grazie a due prostitute che aveva conosciuto. Lo trovarono col collo stretto in una cintura che pendeva dalla maniglia della porta della camera 524 dell'albergo Ritz Carlton di Sydney. Il verdetto del medico legale fu suicidio, ma le dinamiche effettive non furono mai completamente chiarite. Nel corpo dell'artista vennero trovate ingenti dosi di alcol e psicofarmaci. "Il giorno prima del funerale - continua Rhett - andammo a rendergli l'estremo omaggio. Nella bara, Michael aveva un vestito di Vivienne Westwood. Gli misi una Marlboro Light in tasca perché mi chiedeva sempre sigarette. Più tardi Paula Yates, ultima compagna di Michael, mi disse d'avergli messo nell'altra tasca un grammo di eroina". Paula Yates morì tre anni dopo per overdose.
 
Marco Pipitone

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