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Il presidente Zaffarano sollecita un intervento del Ministro Sirchia

Inflazione: anche il Settore Funebre deve fare la sua parte

L'Europa, ed in modo particolare l'Italia, assistono alla preoccupante ripresa delle spinte inflazionistiche. Nel nostro paese l'inflazione si attesta ormai al 2,6%, con il rischio di una ulteriore crescita. Giusta e doverosa è l'attenzione e la preoccupazione manifestata dal Governo e da tutte le forze politiche e sociali.
Tutti debbono fare la propria parte per rimettere in moto quel circuito virtuoso che, solo, può permettere il superamento delle difficoltà e la soluzione di tanti problemi. Anche il comparto funerario deve continuare a fare la propria parte, come ha fatto nel passato.
Ci possiamo presentare con le carte in regola: la dinamica dei prezzi dei nostri servizi, negli ultimi dieci anni, è stata di gran lunga inferiore all'inflazione. Continueremo su questa strada anche nel prossimo futuro.
Per questi motivi il Presidente Zaffarano ha chiesto, a nome della categoria, un intervento del Governo atto a congelare gli aumenti tariffari, previsti con il recente Decreto sulle Cremazioni (Determinazione delle tariffe sulla cremazione…) pubblicato il 13 agosto, fino alla fine dell'anno 2002. Riportiamo il testo della missiva al Ministro alla Salute, Professor Girolamo Sirchia.

Illustrissimo Signor Ministro,
uno degli argomenti più discussi in questi giorni è la ripresa dell'inflazione e degli effetti che questa avrà sulle famiglie italiane e su tutta l'economia.
Giustamente si avverte la preoccupazione, da parte delle massime autorità dello Stato, per la situazione generale del Paese alla vigilia di un periodo particolarmente delicato: il prossimo autunno.
Gli operatori privati del Comparto Funerario si presentano a questi appuntamenti con le carte in regola, potendo presentare servizi che, nel corso degli ultimi dieci anni, sono aumentati ben al di sotto dell'inflazione e, in alcuni casi, hanno mantenuto ferme le tariffe per numerosi anni. Ancora di più ci sentiamo impegnati oggi, garantendo, pur nella modestia di una piccola categoria, il nostro contributo a raffreddare le spinte inflazionistiche presenti anche nei nostri settori, stimolate dall'oggettivo lievitare dei costi dei prodotti, dei servizi e del personale.
Purtroppo, nel recente passato, il settore funerario è stato interessato da notevoli aumenti per effetto delle disposizioni legislative (la legge n. 26 del 28 febbraio 2001) con l'introduzione della onerosità di servizi, tradizionalmente gratuiti, come "la cremazione, inumazione e esumazione in campo comune", che grava sulla grande massa delle famiglie italiane.
In queste ultime settimane si è proceduto, poi, con il Decreto "Determinazione delle tariffe per la cremazione di cadaveri e per la conservazione o dispersione delle ceneri nelle apposite aree cimiteriali", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 13 agosto 2002, ad un ulteriore aumento delle tariffe.
Riteniamo sarebbe utile, ed indicativo, per tutta la categoria un provvedimento finalizzato al congelamento di questi aumenti per tutto l'anno 2002, convinti che anche questo piccolo atto possa, pur modestamente, contribuire a creare quel clima virtuoso utile e necessario a combattere il rischio inflazione.
Vogliamo approfittare della Sua cortese attenzione per formularLe la richiesta di un incontro, anche nelle Sue visite a Milano, se Le è più facile e comodo, per affrontare alcune questioni sulla funeraria.
In attesa di un Suo cortese riscontro, La saluto cordialmente.
 
Piero Maurizio Zaffarano
Presidente Federcofit

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