- n. 6 - Giugno 2011
- Fiere
A Valencia, dall'8 al 10 giugno
FUNERMOSTRA 2011
Un giugno ricco di eventi per Valencia, la terza città spagnola dopo Madrid e Barcellona, che ha recentemente ospitato la undicesima edizione di Funermostra, tradizionale appuntamento dedicato al mercato funerario e cimiteriale iberico.
Valencia, chiamata dagli spagnoli
“Valencia” e dai suoi stessi abitanti colloquialmente
“Cap i Casal”, la capitale, è un importante porto del Mediterraneo dal clima mite e umido. È rinomata per essere luogo d’origine della
paella, il piatto tipico della cucina spagnola, per la
horchata de chufa, una bevanda rinfrescante a base di latte ricavato dalle radici della
“chufa” (pianta endemica della zona), per il favoloso spazio urbano La
Città delle Arti e delle Scienze concepita dal famoso architetto Santiago Calatrava, valenciano doc, e per
Las Fallas, l’avvenimento primaverile di richiamo turistico internazionale da cui i valenciani si sono appena ripresi. Dopo aver festeggiato a suoni di fuochi d’artificio (sì, suoni, perché un’intera giornata de
las Fallas è dedicata alla
Mazcletà, in cui i fuochi d’artificio non si vedono, ma si sentono benissimo), e dopo aver dato fuoco alla miglior
falla, ovvero alla migliore opera rappresentativa tra le diverse figure realizzate con materiali legnosi, molte delle quali allegoriche, che ricordano i nostri carri di carnevale, la città si sta preparando ad uno dei più grandi avvenimenti sportivi dell’anno, la tappa cittadina del
Gran Premo d’Europa di Formula 1. Il circuito urbano è già allestito e si prepara ad accogliere più di 80.000 spettatori nelle giornate del 24, 25 e 26 giugno. Il rombo dei motori si avvicina a tutta velocità e una intera nazione è pronta a seguire il gran premio con gli occhi puntati su Fernando Alonso a bordo della sua Ferrari, con cui ha già dimostrato un ottimo feeling sul tracciato di Montreal insidiando Vettel durante le prove libere.
Un altro marchio Ferrari, quello del prestigioso costruttore di cofani funebri, ha ben rappresentato il nostro Paese alla Feria de Valencia dove l’eccellenza produttiva italiana ha trovato in Benedetti e in Tanexpo 2012 altri autorevoli ambasciatori. Funermostra è l’unica manifestazione spagnola di respiro internazionale dedicata ai professionisti del settore funerario.
Dall’8 al 10 giugno ha ospitato 153 espositori, incrementando di quasi il 30% lo spazio occupato nell’edizione passata.
“I fattori di successo si possono individuare”, secondo quanto dichiarato da Beatriz Colom, direttore generale della rassegna, “nella capacità innovativa dei produttori presenti, in una proposta commerciale completa e rappresentativa del comparto, nella qualità dei visitatori. Il 23% dell’offerta è stato rappresentato da aziende straniere provenienti da Italia, Olanda, Francia, Portogallo, Stati Uniti e Giappone. Questo, grazie ad una politica di promozione internazionale che ci ha visti presenti alle più importanti Fiere estere del settore, in particolare in Italia, Francia e Portogallo, i tre Paesi in cui è più significativo il volume della domanda di prodotti spagnoli, oltre che in America Latina dove abbiamo intrapreso interessanti azioni commerciali”.
“A Tanexpo 2010, rassegna leader in Europa, ci è stato possibile entrare in relazione con più di 400 potenziali clienti, attraendo così le principali imprese italiane del settore funerario e, allo stesso tempo, raggiungendo gli acquirenti più significativi del Paese. In maggio ci siamo recati anche a Düsseldorf, in Germania, e in ottobre saremo presenti a New Orleans, con l’obiettivo di attrarre clienti americani e stabilire così nuovi contatti”. Antonio Álvarez, vicepresidente di Funermostra, è un convinto assertore degli interscambi commerciali e culturali con altre realtà internazionali. “Punti di forza sono stati anche presentare il cento per cento dell’offerta spagnola di cofani e di autofunebri e contare sulla presenza delle maggiori imprese funerarie nazionali quali Interfunerarias e Gruppo Mémora che gestisce 95 case funerarie, 14 forni crematori e 25 cimiteri nel Paese”.
Funermostra ha registrato un alto indice di fidelizzazione (tra il 70 e l’80%) a testimonianza della fiducia riposta dalle aziende in una rassegna che dal 1992 è diventata la piattaforma leader in Spagna e il punto di riferimento per gli operatori iberici, ideale per commercializzare e per lanciare nuovi prodotti. La manifestazione, attenta alle esigenze del mercato, ha presentato molte novità in tema di materiali architettonici, ornamentali e di arredo, che ben rappresentano la recente tendenza a strutturare spazi funerari sempre più accoglienti ed intimi che invitino al raccoglimento nel momento del dolore. Molto innovativo il settore della aromaterapia in cui la Letra A de aroma, grazie anche a due “ragazze angioletti” che si aggiravano per il padiglione distribuendo campioni dimostrativi, ha puntato sul marketing olfattivo presentando agli impresari funebri le sue essenze profumate utili a far sì che l’esperienza delle persone possa trovare giovamento, in una situazione difficile, attraverso l’olfatto.

A conferire valore aggiunto a Funermostra è stato un ricco programma collaterale caratterizzato da convegni e da giornate di formazione finalizzate a migliorare la professionalizzazione degli operatori nella gestione dei servizi attraverso il binomio formazione – informazione: il biodegradabile, il sostegno psicologico alle famiglie nel periodo di lutto, i nuovi servizi funerari, l’adeguarsi alle moderne scelte religiose o di pensiero, il design delle camere mortuarie sono stati gli argomenti dibattuti. Molto apprezzati anche il seminario di approccio a tanatoestetica e tanatoprassi, organizzato da Hygeco e coordinato dal prestigioso tanatoprattore francese Jean Monceau, le sfilate di divise e di abiti da lavoro tradizionali forniti da Serveis Funeraris di Barcellona, la conferenza “L’assistenza psicologica nel processo del lutto. Responsabilità sociale e valore aggiunto nei servizi funerari” tenuta dalla psicologa Núria Soler, la presentazione del libro “Il viaggio di Tànatos” di Jordi Domingo e la lectio magistralis di Jaume Uriach, “Morte e Dixiland, una cronaca di New Orleans”, che ha preceduto la cena di gala allietata da un sottofondo musicale jazz nella suggestiva Città delle Arti e delle Scienze.
Martina Mandrioli