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UNA FIERA DAL RESPIRO EUROPEO

FUNERALL 2003

Cuore politico dell'Europa, sede delle istituzioni europee e di tante altre organizzazioni internazionali: questa è l'immagine alla quale innanzitutto pensiamo sentendo parlare di Bruxelles e del Belgio. La sua realtà cosmopolita è innegabile, eppure questo paese è molto, molto di più. Innanzitutto è turbato da un profondo contrasto, come lo sono tutti i paesi dove convivono più culture e più lingue. In Belgio la regione delle Fiandre, a nord, e quella della Vallonea, a sud, diverse in tutto, persino nell'aspetto geografico, coesistono pacificamente, pur rimanendo ciascuna orgogliosamente ancorata alle proprie tradizioni e alla propria lingua: il fiammingo e il francese. Bruxelles, quasi a simbolo della serena unione di due culture tanto dissimili, costituisce da sola la terza regione del Belgio, armonizzando al suo interno le tante dissonanze di questo paese. Per cui non sembrerà strano, passeggiando per il centro, curiosare tra i chioschi degli antiquari del Sablon e poche centinaia di metri più in là ritrovarsi nel mercatino delle "pulci" della piazza del Jeu de Balle; oppure osservare per le strade gli abitanti di Bruxelles vecchio stampo mescolarsi ai giovani e ai turisti; o visitare gli splendori antichi della Grand-Place, una delle più belle piazze al mondo, e poi l'Atomium, la futuristica costruzione che rappresenta una molecola di ferro ingrandita 165 miliardi di volte.

Funerall, l'esposizione belga del settore funerario, si è svolta non distante dalla capitale, nella piccola struttura fieristica di Brabanthal a Leuven, un importante centro universitario, nei giorni 8 e 9 febbraio 2003.

Il consorzio Tanexport ha partecipato con una collettiva di 128 metri quadrati, all'interno della quale le aziende Ceabis, GFM Imbottiture, La Veneta e PAFC hanno presentato i loro articoli. Naturalmente anche Tanexpo, punto di riferimento del mercato funerario in Europa, era presente sullo stand per continuare la sua campagna promozionale internazionale.

Malgrado la manifestazione fieristica di Leuven fosse di piccolissime dimensioni e il numero degli espositori sia stato inferiore a quello dell'anno passato, l'affluenza dei visitatori è senz'altro cresciuta rispetto all'ultima edizione, sebbene la loro provenienza fosse limitata quasi esclusivamente al Belgio e all'Olanda.

Tra gli espositori stranieri, come spesso accade nelle fiere internazionali, la presenza italiana è stata la più massiccia: indubbio segno di un mercato che ha saputo imporsi per l'eccellente qualità dei prodotti e per l'unicità del design. Inoltre le aziende italiane, guidate da manager di grande capacità imprenditoriale e di forte determinazione, ormai da tempo approdano numerose al mercato belga, stimolate dal particolare interesse che le imprese hanno sempre riservano allo stile italiano.

Non intimiditi dal grigiore del cielo e dal clima umido, gli espositori italiani hanno approfittato delle pause di lavoro per visitare la vicina Bruxelles e ritemprarsi passeggiando lungo la lussuosa boulevard de Waterloo o gustando la celebre birra o i tipici piatti della cucina belga nei tanti ristoranti del centro: crocchette ai gamberetti grigi, il waterzooi (zuppa originariamente di pesce di acqua dolce, ma ora più spesso di pollo), il coniglio alla Gueuze e tante altre prelibatezze.

Concluso questo primo appuntamento internazionale dell'anno, ci si prepara per i prossimi importanti eventi di primavera in Inghilterra, Portogallo, Russia. Sarà un calendario intenso e molto impegnativo del quale Tanexpo sarà protagonista per continuare a portare la fiera di Modena in ogni angolo del mondo.
 
Gabriella Ruffini

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