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FSE 2003

Organizzare una collettiva di aziende italiane in Inghilterra si è rivelato un compito piuttosto arduo. Non tanto per i problemi tecnici fieristici da risolvere (quelli ci sono sempre, in tutte le fiere, in qualsiasi paese), quanto per l'inevitabile continuo scontrarsi con l'originalità degli inglesi, così conservatori nei costumi e paradossalmente così diversi da tutti: fanno parte della Comunità Europea, ma non hanno accettato l'Euro, così che per ogni minima spesa ci si avventura in complicate conversioni dalla sterlina; sono al centro dell'Europa eppure, a differenza di tutte le altre nazioni della comunità, continuano a guidare a sinistra, creando stati di ansia e attacchi di panico a tutti i visitatori che si arrischiano ad affittare una auto per girare il loro paese. Anche le prese di corrente hanno una forma bizzarra e un voltaggio diverso dal nostro. Per fortuna che qualche decennio fa hanno accettato di adeguarsi al sistema decimale! Eppure sono convinta che tutti gli stranieri spendano più del dovuto, non fosse altro che per il massiccio ricorso ai taxi, per evitare il più possibile di trovarsi alla guida di una auto in contromano.

Comunque, alla fine ce l'abbiamo fatta! Alcune aziende del consorzio Tanexport (GFM Imbottiture, RGB International, Stiltecno, Vezzani, Zorsol) hanno esposto le novità della loro produzione a FSE 2003, l'esposizione inglese dei servizi funerari e cimiteriali, all'interno di una collettiva di 96 metri quadrati. La fiera ha avuto luogo a "The Stoneleigh Park Exhibition Centre" di Coventry, una cittadina nel cuore dell'Inghilterra, poco distante da Birmingham. L'evento ha goduto del sostegno di dieci tra le più importanti federazioni e associazioni di settore. Dall'ultima edizione di tre anni fa, FSE ha visto un incremento sia nel numero degli espositori (130 contro i 120 nel 2000), che in quello dei visitatori (4.300 contro i 3.600 nel 2000). La collettiva italiana ha accolto molti visitatori inglesi, ma non solo, e realizzato numerosi contatti commerciali, decretando ancora una volta il successo delle iniziative del consorzio Tanexport, che da qualche anno sta partecipando alle maggiori fiere internazionali del settore, promuovendo l'immagine dello stile italiano anche nel funerario e raccogliendo grande consenso di pubblico.

Poco distante dalla collettiva Tanexport, nello stand IAFE, l'associazione internazionale degli organizzatori di fiere funerarie, insieme agli altri esponeva Tanexpo 2004, che è ormai nel pieno della promozione della prossima manifestazione di Modena e che sta già raccogliendo numerose domande di partecipazione.

Altri articoli di produzione italiana erano presenti in fiera presso gli stand dei loro distributori: Biondan, Fracaro, Lombarda Produzioni.

All'esterno dei padiglioni, l'ampio parco del centro fieristico ha permesso dimostrazioni di famose case automobilistiche (Jaguar, Limousine e Rolls Royce), siglando Coventry come la capitale dell'industria automobilistica inglese. Le origini di questa tradizione risalgono al 1896, quando la società Daimler cominciò a produrre automobili all'interno di un edificio che precedentemente era stato un mulino, fondando l'industria automobilistica del paese e facendo guadagnare alla città la nomea tanto in voga negli anni '50 di "Detroit della Gran Bretagna". E fu a Coventry nel 1900 che una coppia di sposini creò una nuova moda utilizzando l'automobile per le loro nozze. Una curiosità è che gli artefici del design della Mercedes classe A e della Ford KA sono stati studenti laureatisi al corso di design automobilistico dell'Università di Coventry.

La città deve la sua notorietà anche alla fama di Lady Godiva, eroina di una antica leggenda inglese, moglie di Leofric, conte di Mercia e signore di Coventry. La storia narra che Godiva, dopo aver insistentemente supplicato il marito di alleggerire le intollerabili tasse ai suoi sudditi, ottenne soddisfazione avendo attraversato a cavallo la città secondo la condizione imposta dal marito, ricoperta solo della lunga capigliatura, salvando Coventry dalla miseria.

Nel tempo libero gli espositori, non potendosi consolare con le delizie della cucina del luogo in quanto è universalmente noto che gli inglesi non eccellono certo nelle preparazioni culinarie, hanno potuto visitare la cittadina e i suoi dintorni. Coventry, che possedeva un bel centro storico medioevale, fu distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora è una moderna città in evoluzione, multiculturale e innovativa. Da un punto di vista architettonico ciò che offre ai visitatori è una bella cattedrale, che però è di recente costruzione. La cattedrale originale, St Michaels, fu distrutta durante una incursione aerea nel 1940. Il giorno dopo l'incursione, si dovette fermare la folla che tentava di demolire la torre che pendeva: la torre infatti pendeva da più di 100 anni! Per realizzare la ricostruzione della cattedrale, nel 1947 fu indetto un concorso internazionale dove più di 200 architetti presentarono i loro progetti. Ricostruita con la stessa pietra rosata del luogo come il vecchio edificio, la nuova cattedrale fu consacrata il 25 maggio 1962 da Sua Maestà la Regina. Secondo un recente sondaggio la cattedrale di Coventry è stata riconosciuta come l'edificio inglese del XX secolo più popolare.

Nella regione si trovano anche la celebre Stratford on Avon, la cittadina di Shakespeare, e tante altre curiosità, capaci di rendere piacevole un viaggio di lavoro.
 
Gabriella Ruffini

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