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Carmelo Pezzino
Poco più di un mese ci separa dal momento in cui a Bologna verrà dato il via a Tanexpo 2008 che, lo ripetiamo da sempre al punto da essere diventato quasi il sottotitolo della rassegna, è ormai unanimemente considerata la manifestazione specializzata in materia funeraria e cimiteriale più importante e più prestigiosa a livello internazionale.
Di Tanexpo 2008 già molto sapete ed altro ancora scoprirete sulle pagine di questo e del prossimo numero di Oltre Magazine: ma vi possiamo garantire che mai come quest'anno la rassegna sarà capace di offrirvi una vetrina commerciale completa e di altissimo livello qualitativo grazie all'impegno delle Aziende espositrici che, tutte, stanno preparando con estrema cura questo appuntamento.
Ancora una volta avranno torto gli assenti, incapaci di cogliere l'opportunità di potersi collocare in maniera adeguata su un mercato sempre più orientato alla globalizzazione e ad una evoluzione che richiede maggiore professionalità, ma che, di conseguenza, garantisce un reale sviluppo imprenditoriale ed economico.
Come sempre è accaduto in passato Tanexpo non si limita a perseguire esclusivamente obiettivi di tipo commerciale, ma propone spunti di riflessione su argomenti di strettissima attualità o che, addirittura, precorrono i tempi.
Vogliamo richiamare la vostra attenzione su uno dei momenti di incontro previsti dal vasto programma di eventi collaterali. Venerdì 28 marzo avrà luogo un convegno sulla cremazione, ampiamente trattata in tutti i suoi aspetti (legislativi, tecnici e tecnologici, psicologici, etico comportamentali, liturgici, cerimoniali, ...). La pratica della cremazione è in Italia un fenomeno in forte crescita per la difficoltà a trovare spazi nei cimiteri e per la maggiore attenzione dedicatavi da una opinione pubblica interessata anche alle nuove opportunità offerte dalla dispersione e dall'affido familiare delle ceneri: i dati ufficiali del 2006 attestano un numero di cremazioni eseguite di circa 56.000, corrispondente ad un indice di poco superiore al 10% del numero complessivo dei decessi. Ed è un valore destinato a crescere pur nelle differenze fra nord, centro e sud del Paese e fra aree metropolitane e piccoli comuni.
È sembrato quindi opportuno affrontare questo argomento per dare una informazione esauriente e corretta sulla materia, spesso trattata in maniera distorta da chi, basandosi anche su motivazioni ideologiche, intende gestire in maniera quasi monopolistica la questione e non risponde alle reali esigenze dei cittadini. Un esempio su tutti. Sentiamo spesso affermare che il funerale di un defunto che abbia scelto la cremazione debba essere di "basso profilo" sugli aspetti formali e cerimoniali: un rito religioso o laico frettoloso e un cofano funebre che, essendo destinato alla incinerazione, deve essere il più economico possibile ovviamente a discapito della qualità. Ebbene, ci spieghino questi signori la differenza fra un cofano funebre per l'inumazione o la tumulazione e quello per la cremazione: in entrambi i casi deve rappresentare la testimonianza di un omaggio reale e simbolico alla persona scomparsa; poi, qualunque sia la scelta finale, non lo si vedrà mai più!
Altra informazione distorta è quella secondo cui la Chiesa Cattolica avrebbe una posizione ostile alla cremazione. La presenza al convegno di Monsignor Felice di Molfetta, Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia, fugherà probabilmente ogni dubbio. Anzi, come vi abbiamo anticipato lo scorso mese, in un sussidio pastorale per accompagnare il Rito delle Esequie recentemente pubblicato vi è un apposito capitolo dedicato al funerale in caso di cremazione e ad una cerimonia religiosa da celebrare in presenza dell'urna cineraria.
Buona lettura a tutti!
 
Carmelo Pezzino

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