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A day in san Francisco National Cemetery

Percorrendo la Lombard  Street e dopo un breve tratto della Richardson Avenue, ci si immette nella Highway 101 per raggiungere la mia meta turistica odierna: il mitico Golden Gate Bridge, una volta chiamato “il ponte che non si poteva costruire”, oggi una delle sette meraviglie del mondo moderno. Questa imponente struttura, inaugurata nel 1937 dopo quattro anni di lotta contro un vento inarrestabile, la nebbia, un terreno difficile e insidiose maree, è oggi il simbolo di San Francisco.
La giornata straordinariamente serena, priva della “famosa” nebbia permette una splendida veduta del ponte; la mia attenzione è tuttavia attratta anche dal lato sinistro della strada dove colline verdeggianti e un bosco di pini, cipressi californiani ed eucalipti creano una straordinaria scenografia che aggiunge fascino ad uno dei ponti più famosi del mondo.
Ho scoperto queste colline proprio grazie alla mancanza di nebbia, cosa insolita per San Francisco: quel giorno non c’era una nuvola, ma sole e caldo (va detto che la nebbia di San Francisco assomiglia ben poco a quella a cui siamo abituati in Europa, essendo molto più spessa e rimanendo molto vicina al suolo impedisce di fatto completamente la vista del magnifico panorama che si può godere da quelle parti). Potete quindi immaginare quale regalo sia stato poter ammirare l’oceano e il Golden Gate Bridge a 360°, un’esperienza unica e davvero incredibile!

Conquistato dalla bellezza del luogo ho voluto, sulla strada del ritorno, fare una tappa per visitare il parco e avere un contatto con una natura straordinaria. Dopo essere entrato nel folto della vegetazione la sorpresa maggiore è stata quella di ritrovarmi di fronte ad un cimitero: il San Francisco National Cemetery, il cimitero militare della città. Quella che si respira qui non è un’atmosfera greve e permeata di tristezza, al contrario, ho avvertito una grande sensazione di pace e di quiete grazie anche all’incantevole vista dell’oceano che da qui è mozzafiato, sembra quasi di essere in un film!
La superficie su cui sorge il cimitero – denominata “Presidio” - era una postazione militare, come ancora oggi si può notare dall’architettura delle costruzioni che sorgono nell’area cimiteriale. L’intera zona, trasformata in presidio utilizzato dall’esercito degli Stati Uniti fino al 1994, costituisce la più longeva base militare nella storia del Paese. Il complesso cimiteriale fu  posto sotto il controllo del comando militare generale nel 1884 come primo cimitero nazionale sulla costa occidentale.
Gli Americani talvolta sono incredibili: quando il sito è stato smantellato (eccezion fatta per il cimitero), invece di dare tutta l’area in pasto ai costruttori, hanno deciso di farne un parco pubblico (e che parco!) grande come un bel pezzo di città. Come sempre tenuto benissimo, pulito e fruibile. All’interno ci transita anche un autobus, il n. 28, ed è attraversato da numerose piste ciclabili. È talmente vasto che per vederlo può davvero essere utile usare la bicicletta, ma camminarci a piedi è sicuramente altrettanto piacevole.
Situato all’estremità settentrionale del Presidio, il cimitero si estende su una superficie di circa 30 acri ed è delimitato da un muro di pietra che scende una collina e fa da cornice alle lapidi bianche allineate con meticolosa geometria. Cancellate in ferro battuto e ghisa sono le porte ornamentali d’ingresso ed alti alberi racchiudono ulteriormente il camposanto. Alcune costruzioni ricordano lo stile spagnolo-messicano che si ritrova in molte architetture californiane.
Nel San Francisco National Cemetery non sono sepolti soldati caduti in combattimento: la sua caratteristica è quella di ospitare esclusivamente le spoglie dei militari di carriera che hanno dedicato la loro vita al servizio della patria. Qui riposano più di 30.000 veterani americani con le loro famiglie. Nel 1973 il cimitero venne chiuso a nuove sepolture ad eccezione dei loculi già precedentemente riservati; di conseguenza, molte delle tombe risalgono al 1800. Tra queste vorrei ricordare quella del generale Irving McDowell, che ha comandato la Union Army all’epoca della guerra civile.
il San Francisco National Cemetery, con la sua impagabile vista sulla baia, è un’ulteriore testimonianza di come il popolo americano ami ricordare con grande rispetto coloro che hanno servito la patria con dedizione ed abnegazione.
 
Stefano Montaguti


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