- n. 4 - Luglio/Agosto 2016
- Attualità
Gli ultimi dati ISTAT confermano il trend positivo
La cremazione in Italia
Gli ultimi dati ufficiali diffusi dall’Istat sulle cremazioni effettuate nel nostro Paese sono relativi al 2014 e indicano una percentuale
media nazionale di poco inferiore al 20% con un aumento del 6,5% (7.246 unità) rispetto all’anno precedente: i numeri dicono che nel 2014, su un totale di 598.364 decessi, sono state complessivamente effettuate 117.956 cremazioni contro le 110.710 del 2013.
Le regioni in cui tale pratica è più diffusa, in termini di rapporto percentuale rispetto al dato nazionale, sono la Lombardia (24,8%), il Piemonte (16,1%) e l’Emilia Romagna (13%). Fra i fattori che hanno favorito questo trend sono certamente la crisi economica, con la scelta di ricorrere alla cremazione perché ritenuta meno costosa rispetto ad altre forme di sepoltura, ed una maggiore diffusione di impianti sul territorio nazionale, oggi stimabili in circa una ottantina.
Le regioni che hanno registrato la maggiore crescita percentuale sono state la Puglia (+ 22,1%), la Sardegna (+ 20,9%) e il Piemonte (+ 16%); quelle che hanno visto invece una crescita numerica più evidente sono state il Piemonte (+2.618), la Lombardia (+ 2.119) e l’Emilia Romagna (+ 1.591).
La cremazione continua a prevalere soprattutto al nord, che conta su una maggiore presenza di impianti, e al centro. E, come negli anni precedenti, Roma (10.096), Milano (8.879) e Genova (5.580) si riconfermano le aree metropolitane con il maggior numero di incinerazioni effettuate. A seguire Livorno (4.255), Trecate (4.440) e Mantova (4.244). Le regioni italiane dove si crema di più in assoluto sono ovviamente quelle meglio dotate di impianti: la Lombardia (29.286 cremazioni distribuite su 12 impianti), il Piemonte (18.992 su 11 impianti) e l’Emilia Romagna (15.384 su 9 impianti).
E nel resto d’Europa?
Svizzera (87,45%), Danimarca (80,90%) e Svezia (80,11%) guidano la classifica dei Paesi con maggiore incidenza, mentre l’Inghilterra è regina incontrastata per quanto riguarda il numero di impianti (256), seguita da Francia (172), Germania (158) e Spagna (132), con l’Italia che insidia all’Olanda il quinto posto pur considerando il grande divario esistente fra i due Paesi in termini di popolazione.
Carmelo Pezzino
FORME DI SEPOLTURA IN ITALIA (stima ISTAT 2014) |
TUMULAZIONE (in loculo o in tomba) |
281.751 |
47,09% |
INUMAZIONE (in terra) |
198.657 |
33,20% |
CREMAZIONE |
117.956 |
19,71% |
TOTALE |
598.364 |
|
INCIDENZA DELLA CREMAZIONE IN ITALIA (dati ISTAT 2014) |
VALLE D'AOSTA |
541 |
0,5% |
TRENTINO ALTO ADIGE |
1.940 |
1,6% |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
4.363 |
3,7% |
PIEMONTE |
18.992 |
16,1% |
LOMBARDIA |
29.286 |
24,8% |
VENETO |
13.657 |
11,6% |
LIGURIA |
7.091 |
6,0% |
EMILIA ROMAGNA |
15.384 |
13,0% |
TOSCANA |
9.479 |
8,0% |
MARCHE |
1.005 |
0,9% |
UMBRIA |
772 |
0,7% |
LAZIO |
12.098 |
10,3% |
CAMPANIA |
472 |
0,4% |
PUGLIA |
1.217 |
1,0% |
SICILIA |
417 |
0,4% |
SARDEGNA |
1.242 |
1,1% |
TOTALE |
117.956 |
INCIDENZA DELLA CREMAZIONE IN EUROPA (dati ISTAT 2014) |
SVIZZERA |
87,45% |
DANIMARCA |
80,90% |
SVEZIA |
80,11% |
SLOVENIA |
74,93% |
INGHILTERRA |
73,41% |
GERMANIA |
55,00% |
PORTOGALLO |
50,61% |
FINLANDIA |
48,11% |
BELGIO |
47,08% |
FRANCIA |
34,54% |
ANDORRA |
34,18% |
SPAGNA |
20,50% |
ITALIA |
19,71% |