- n. 4 - Aprile 2007
- Il pensiero di...
La concorrenza che non ti aspetti!
Egregio Direttore, dopo la pubblicazione della mia lettera, inerente l'annosa questione della pubblicità ingannevole sugli elenchi telefonici, alla quale Seat non potrà esimersi dal rispondere, vorrei portare a conoscenza dei colleghi, tramite la sua rivista, apprezzata e letta su scala nazionale, un ulteriore problema molto sentito nel modenese.
Si tratta dell'acquisizione “a tappeto” di agenzie funebri ad opera di una notissima azienda costruttrice di cofani.
La situazione che si è venuta a creare nella mia provincia è a dir poco imbarazzante perché i miei colleghi che acquistavano i cofani da questa azienda si sono ritrovati di punto in bianco la concorrenza del loro stesso fornitore!
Nulla da eccepire sulla regolarità e sulla strategia scelta dal costruttore: ognuno percorre la strada che ritiene più giusta. I motivi che lo hanno spinto a scendere direttamente in campo e a servire l'utente finale, scavalcando quello che fino a ieri era il suo referente di zona, l'impresario, sono certamente personali e credo non interessino ad alcuno: sul mercato nazionale la gamma dei prodotti funebri è ampia e ben assortita, quindi nessuna difficoltà, solo l'imbarazzo della scelta.
In un mio precedente intervento avevo polemizzato sulla nascita di Assocofani in quanto l'Associazione pareva imputare “la colpa” di non sapere vendere cofani funebri di qualità esclusivamente agli impresari e non anche alle aziende che hanno invaso il mercato con prodotti di misera qualità da loro stesse costruiti nell'est Europa.
Questo accostamento mi sembra doveroso perché, a mio parere, i due argomenti conducono allo stesso tema: accaparrarsi una fetta di mercato sempre più consistente, per diventare ancora più grandi, per schiacciare chi è piccolo e non può competere con i mezzi e con le strutture a disposizione dei grandi, costi quel che costi.
Chi ha resistito e si è attrezzato per proseguire l'attività, dopo l'entrata in vigore della Legge Regionale dell'Emilia Romagna, saprà certamente contrastare con ogni mezzo lecito l'avanzata di questa nuova e inaspettata concorrenza.
L'imprenditoria funebre deve sapere con chi si rapporta e la sua rivista mi sembra essere la più idonea ad ospitare dibattiti con commenti e con argomenti che i colleghi mi auguro vogliano manifestare. Non dobbiamo chiudere quella finestra di dialogo che ci permette di confrontarci lealmente su problemi che nascono come funghi a primavera, oggi più di ieri.
Rocco Paltrinieri