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Coffin Club, la tendenza della Nuova Zelanda

Prepararsi all’ultimo viaggio realizzando il proprio cofano tra colori, ironia e voglia di vivere.

Come sconfiggere la paura della morte e quella sensazione di angoscia che ci assale ogni volta che pensiamo al momento in cui non ci saremo più? Con tanta ironia e con la voglia di non prendersi troppo sul serio!

Chi ha tanto da insegnare in questo senso è un cospicuo gruppo di anziani e pensionati neo zelandesi che, per allontanare la noia e impiegare il tempo in un’attività artistica che li accomuna, ha deciso di costruire cofani a basso costo e decorarli a mano. Il fenomeno è iniziato con il Kiwi Coffin Club (il Club dei Cofani Kiwi, nome ispirato all’animale simbolo della Nuova Zelanda), il primo gruppo nato con questo scopo e ispirazione per molti altri senior che hanno dato vita a numerosi coffin club in tutto il Paese.

Il Kiwi Coffin Club

Ma come nasce l’idea di creare un vero club (con soci e iscritti) dedicato alla costruzione di cofani? è stata l’ex infermiera Katie Williams, ora ottantenne, a cominciare il progetto. Stava partecipando a un meeting per l’incoraggiamento degli anziani all’apprendimento costante quando si è resa conto che quello che voleva era imparare a costruirsi il suo cofano.

La Williams, durante la sua carriera di infermiera, ha visto molte persone andarsene dopo lunghe malattie e ha sempre pensato che i loro funerali non rispecchiassero la realtà delle loro vite; i cofani utilizzati per le salme, in legno e ottone, rendevano tutto poco personale. Il distacco dai defunti diventava ancora più pesante a causa del tono impersonale che ogni cosa prendeva. Era come se ogni funerale fosse lo stesso e come se tutti quei morti, una volta divenuti corpi freddi e immobili, fossero la stessa persona: non era quello che voleva per sé.

A tutto questo c’è da aggiungere anche l’aspetto economico: organizzare un funerale è molto costoso e il prezzo di un cofano standard si aggira sui 2000 dollari in Nuova Zelanda, una cifra che non tutti possono permettersi, specialmente famiglie numerose come quelle della comunità Maori.

La Williams ha allora esposto la sua idea a un gruppo di amici invitandoli, per la prima riunione, nel suo garage. Il gruppo di pensionati ha ascoltato in silenzio mentre l’ex infermiera illustrava il suo progetto: costruire il proprio cofano, dipingerlo o ornarlo secondo il proprio gusto in modo da poter avere qualcosa di unico e personale con cui “lasciare” la vita terrena. E ovviamente risparmiando denaro. Dopo un primo momento di dubbio, dovuto al disagio legato all’argomento trattato e al fatto che nessuno in quel garage sapeva da che parte cominciare a costruire un cofano, l’idea della Williams, originale e interessante, è piaciuta: era un modo per rimanere attivi e stare in compagnia.

E’ così che è nato il primo club di costruzione di cofani, il Kiwi Coffin Club a Rotorua.

Come funziona il club

Il Kiwi Coffin Club è una associazione vera e propria: gli iscritti, che possono scegliere se fare l’iscrizione annuale di 7 dollari o quella per tutta la vita di 10, si ritrovano una volta a settimana nella loro sede dove costruiscono e decorano a mano cofani per sé e per altre persone. Il club realizza anche bare per i bimbi nati morti che devolve all’ospedale locale.

L’associazione però non è soltanto un luogo dove lavorare al proprio progetto, è anche un ritrovo dove prendere un tè in compagnia, parlare e confrontarsi. Uno dei problemi più grandi per gli anziani è la solitudine: la Williams, intervistata da numerose testate online, spiega infatti come molti di loro siano rimasti soli perché vedovi con figli lontani o perché hanno scelto di non sposarsi. Il club è un impegno settimanale che li porta a incontrarsi con altre persone, coetanee o anche più anziane, e che regala momenti di allegria e “coccole”.

La costruzione e personalizzazione

La realizzazione di ognuno di questi cofani parte da un minimo di 180 euro (dove il materiale fornito per le pareti è truciolato e la fodera per l’imbottitura è in materiale sintetico) mentre il costo medio per un cofano di buona fattura è di circa 250 dollari. è evidente che anche un cofano più “pregiato” risulta comunque un gran risparmio rispetto ai 2000 dollari di uno standard in legno e ottone. Il kit per costruire la cassa arriva completo di tutto il necessario: pannelli, maniglie e imbottitura. Una volta costruita la base inizia la parte artistica del lavoro: ogni membro del club si dedica alla realizzazione personale del proprio cofano iniziando dal carteggio, per rendere la superficie liscia e omogenea, e dipingendolo con immagini e disegni legati ai propri hobby.

Ci sono cofani dipinti con fiori e colori pastello, altri coperti di immagini di Elvis, altri ancora con piccole ruote che ricordano le macchine da corsa. Il lavoro di personalizzazione è la parte più artistica e importante della realizzazione: i soci si aiutano e si danno consigli su come creare il proprio cofano, su come abbellirlo e personalizzarlo.

E dove vengono conservati questi cofani una volta che sono finiti? Molti soci del club hanno deciso di tenerli in casa: sono allegri e colorati e spesso vengono esposti come parte dell’arredamento. C’è chi li usa come divani, coperti di cuscini abbinati, chi come tavolo da tè e chi semplicemente li espone come oggetti d’arte.

Oggi i coffin club neo zelandesi sono 12, tutti con lo stesso scopo: stare insieme, farsi compagnia e accettare l’idea della morte come qualcosa di inevitabile da affrontare con naturalezza e con un po’ di ironia. Se volete capire meglio lo spirito che muove questi club, andate a vedere il divertentissimo video in stile musical realizzato da Landin Docs e ospite di National Geographic sul canale Youtube della rivista.
 
Tanja Pinzauti

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