- n. 2 - Marzo/Aprile 2016
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Un codice per ricordare
Fevi, la giovane e dinamica azienda leader nella progettazione e nella distribuzione di
macchine per l’incisione di marmi e graniti, si va sempre più orientando verso prodotti e soluzioni adatti a tutti gli operatori del settore funerario. Grazie all’estrema maneggevolezza e alla facilità d’uso, le sabbiatrici Fevi possono essere utilizzate agevolmente anche da coloro che non sono professionisti del marmo, offrendo così agli impresari la possibilità di proporre alle famiglie un servizio completo.
Con questo spirito
Federico Viglioli, titolare dell’azienda parmense, ha messo a punto
una speciale macchina che presenterà in anteprima a Tanexpo.
Facciamo un passo indietro! Prima della macchina, come sempre, c’è l’idea. Diversamente dal solito, questa volta non si è trattato di ottimizzare un processo operativo o di mettere a punto una soluzione tecnica, ma sono partito da una riflessione più generale. Ho constatato che mantenere viva la memoria di un caro scomparso sia un’impresa alquanto difficile. Le lapidi, soprattutto per chi sceglie la cremazione, sono di dimensioni sempre più ridotte, e comunque anche nelle misure standard non consentono di ospitare “i ricordi di una vita”; inoltre vi è una generale disaffezione, specialmente per le giovani generazioni, nel frequentare i cimiteri per rendere omaggio a chi non c’è più. Mi sono allora chiesto se con le nostre tecnologie potevo fare qualcosa per aiutare a non disperdere il ricordo di chi è scomparso e, allo stesso tempo, se e come fosse possibile raccontare la vita di una persona senza dover necessariamente condensarla in poche righe o in dediche standardizzate come quelle che spesso si leggono sulle lapidi.
Avete quindi creato un
contenitore multimediale che possa ospitare tutte le informazioni del vissuto di una persona, siano esse foto, aneddoti, dediche, testimonianze di amici e parenti, video ed altro.
Esattamente! Ho attivato il sito www.librodeiricordi.it. La novità sta però nelle modalità di accesso a questo portale che possono avvenire tramite un QRcode (il codice leggibile con smartphone o tablet), inciso sulla lapide, che si collega direttamente alla sezione dedicata a quella particolare persona; oppure tramite un indirizzo web direttamente dal pc di casa. Per questo è stata brevettata una speciale microsabbiatrice denominata Tornado Fevi® che, come le sabbiatrici vere e proprie, riesce ad incidere il codice su marmi, graniti e pietre tramite una particolare pellicola Microblast HDF® applicata sulla lapide.
Può spiegare meglio come funziona?
Una volta che l’impresa ci ha fornito il materiale multimediale (foto, video, biografia, …) della persona scomparsa, provvediamo a caricarlo sul portale e a generare il codice che viene inviato all’impresario. Sarà cura di quest’ultimo inciderlo con la microsabbiatrice Tornado Fevi® utilizzando la nostra pellicola brevettata. L’utilizzo di questa macchina, dalle dimensioni ridotte, è estremamente semplice: non necessita di alcuna particolare competenza, non funziona ad aria compressa e non rilascia polveri nell’ambiente poiché è a circuito chiuso. L’operazione viene effettuata in tempi rapidissimi e, una volta conclusa, il codice è immediatamente attivo. A questo punto l’impresa invierà le credenziali alla famiglia che potrà intervenire in ogni momento aggiungendo o modificando i dati inseriti. Il QRcode può essere aggiunto anche ad una lapide già esistente e può essere racchiuso all’interno di decorazioni. Il fatto che sia inciso e non applicato dà una garanzia di durata pressoché illimitata nel tempo.
Non si tratta solo di una macchina, ma di un concetto molto più ampio:
la macchina è solo un mezzo, in questo caso altamente innovativo, per dar vita ad una idea, per esprimere un sentimento,
per suscitare emozioni.
Il fine che mi sono proposto con questo mio nuovo prodotto è proprio quello di valorizzare la vita delle persone che ci sono state accanto, mantenendone vivo il ricordo da trasmettere anche alle future generazioni. Per testare il tutto ho scelto di ricostruire la storia di uno zio scomparso già da qualche tempo. Mi sono trovato a condividere ricordi con parenti e amici, a scoprire episodi ed aspetti sconosciuti, alcuni simpatici, altri commoventi, della vita di questa persona. È stata una esperienza emotivamente forte e positiva che ha rinsaldato i legami familiari e affettivi e che ritengo potrà anche rappresentare un aiuto alle persone colpite da lutto grazie alla condivisione di sentimenti e di emozioni.
Raffaella Segantin