- n. 5 - Luglio/Agosto 2024
- Cimiteri d'Italia
La Certosa come non l'avete mai vista!
Un percorso virtuale immersivo per visitare in modo alternativo il complesso monumentale di Bologna.
Il Cimitero Monumentale del capoluogo emiliano è un punto di attrazione imperdibile per gli storici, gli appassionati d’arte e per i tanti turisti che ogni anno vengono in visita per completare la conoscenza e la fruizione delle bellezze della città.
La Certosa è il risultato di oltre duemila anni di storia: prima necropoli etrusca, poi monastero certosino dal 1334 al 1796, infine cimitero dal 1801 a oggi. Attraverso di essa si può scoprire Bologna: qui hanno, infatti, trovato dimora eterna figure importanti per la storia locale e nazionale, tra cui lo statista Marco Minghetti, il pittore Giorgio Morandi, il poeta Giosuè Carducci, lo scrittore Riccardo Bacchelli, il cantante d’opera Carlo Broschi detto Farinelli, il compositore Ottorino Respighi, i fondatori delle aziende Maserati, Ducati, Weber, Zanichelli e, tra i più famosi e recenti, il cantautore Lucio Dalla. Per tutto l'Ottocento la Certosa è stata meta privilegiata di illustri visitatori e sia Lord Byron che Jules Janin, Charles Dickens e Theodor Mommsen hanno lasciato tracce scritte della loro passeggiata nel cimitero felsineo.
Dal 2021 è Patrimonio dell'Umanità UNESCO nell'ambito del progetto "Portici di Bologna", perché la caratteristica architettonica peculiare della città non poteva non coinvolgere anche il suo camposanto.
Consapevole della sua importanza storico-culturale ed artistica,
l’amministrazione comunale in questi ultimi anni ha avuto una particolare sensibilità e uno speciale occhio di riguardo al mantenimento e alla promozione di questo museo a cielo aperto. Si sono così moltiplicate le proposte per avvicinare i cittadini al cimitero, farne apprezzare i suoi monumenti più significativi e svelare le storie - a volte tragiche, altre curiose, altre dal sapore un po’ misterioso - che si celano attorno ai personaggi che qui vi riposano. L’iniziativa più importante, che si ripete oramai da qualche anno, è L’estate in Certosa, un ricco cartellone di visite guidate, letture, performance ed altri eventi rivolti al grande pubblico che si svolgono tre le mura cimiteriali da maggio a novembre e che di edizione in edizione raccoglie consensi sempre più ampi.
Nell’incessante attività di valorizzazione e promozione di questo sito eccezionale,
il Settore Musei Civici Bologna, in collaborazione con Bologna Servizi Cimiteriali, ha recentemente presentato alla stampa una assoluta novità. Si tratta del
progetto denominato “VN 360°” che, grazie a un visore digitale, consente un innovativo tour virtuale nel Cimitero Monumentale della Certosa. Vediamo di che cosa si tratta.
Il progetto VN 360°, realizzato dallo studio di comunicazione
Veronesi Namioka, permette
una navigazione immersiva ed altamente sensoriale. Sono necessari solamente un qualsiasi dispositivo con accesso a internet (cellulare, tablet ecc.) e un visore di realtà virtuale, uno di quei device comunemente usati per molti videogiochi. Una volta che ci si è collegati all’app e che si è indossato il visore, il viaggio virtuale può iniziare!
Grazie all'alta definizione e alla cura dei dettagli,
il visitatore può esplorare ogni angolo del percorso a 360° e scoprire gli spazi da punti di vista normalmente non accessibili durante la “normale” visita fisica, come i particolari di decorazioni pittoriche o gli elementi architettonici dei soffitti o, ancora, gli ornamenti scultorei di arcate e colonne.
Il visitatore è libero di soffermarsi a suo piacimento su un determinato punto, osservandolo da diverse angolazioni, semplicemente muovendo il capo in una direzione piuttosto che in un’altra.
Il percorso
è completo di contenuti di approfondimento in lingua italiana e inglese ed è arricchito da due intermezzi narrativi a cura dell’attore e regista
Matteo Belli, focalizzati sulle
architetture, uno degli aspetti che più definisce e distingue la Certosa di Bologna da qualunque altro cimitero in Europa. Infatti, contrariamente ai cimiteri moderni nati con l'Editto napoleonico di Saint-Cloud dopo il 1804, di norma organizzati in grandi aree delimitate da muri o loggiati in cui predominano spazi verdi per tombe o cappelle, nella Certosa gli edifici prevalgono sulla natura, proprio come nella città dei vivi. E come nel centro storico della città, passeggiando si trovano porte, portici, elementi artistici, memorie e monumenti collettivi.
Il connubio peculiare determinato dal susseguirsi di sale coperte, gallerie e portici, spesso incastrati l'uno dentro l'altro, e le opere scultoree che vi sono alloggiate è
definito attraverso 14 punti di interesse, selezionati per la loro rilevanza nella rappresentazione dell’evoluzione delle principali tendenze artistiche tra Otto e Novecento nonché per la rievocazione di vicende cruciali che appartengono non solo alla storia locale, ma anche nazionale ed europea.
Il progetto VN 360° rappresenta un modo di divulgazione del patrimonio culturale innovativo ed originale che va ad ampliare e diversificare l’offerta promozionale adeguandola ai tempi e alle esigenze di un pubblico che non sempre può recarsi di persona sul sito o che si vuole preparare ad una futura visita “in presenza” documentandosi in anticipo e al meglio.
L’intento è infatti quello di far sì che l'esperienza virtuale non costituisca un fine in sé, ma venga percepita come l’anteprima di un viaggio affascinante che potrà definirsi completo solo con una fruizione “dal vivo”. La tecnologia può raccontare molto, ma percorrere il suolo secolare della Certosa, contemplarne le bellezze artistiche e respirarne l'aria immersi nella sua quiete è un'esperienza ineguagliabile!
VN 360° è un nuovo strumento digitale che, permettendo un'esperienza di coinvolgente realismo,
ha il merito di aprire diverse ed interessanti prospettive di comunicazione e di coinvolgimento.
Un lavoro encomiabile da parte delle istituzioni e dei soggetti coinvolti che si sono spesi con entusiasmo e dedizione affinché l'importante patrimonio storico-artistico ed architettonico di uno dei cimiteri monumentali tra i più rilevanti nel mondo venga conosciuto ed apprezzato da un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo.
Raffaella Segantin