- n. 2 - Febbraio 2007
- Recensioni
La morte di Sid Vicious
Cime tempestose
"Ogni momento
Ogni strada
Cesserà di esistere.
Una a una le onde
Si infrangeranno sulla roccia
E la roccia cadrà...
La roccia cadrà".
Londra, 1977. Una intera generazione rompeva il muro dell'indifferenza attraverso il suono grezzo della musica. A quell'epoca venne improvvisamente a mancare il senso dell'orientamento; e allora perdersi poteva voler dire ... scoprire nuovi orizzonti. Nasceva il
Punk. Un fenomeno generazionale.
Sid Vicious nei
Sex Pistols suonava il basso e pur essendo privo di talento era comunque un personaggio fuori dagli schemi, tanto che le sue performance violente e senza limiti, oltre a caratterizzarlo fortemente, lo resero celebre in tutto il
Regno Unito.
Vicious era la dimostrazione che chiunque avesse avuto qualche cosa da dire poteva a quei tempi diventare "qualcuno" anche a scapito della musica stessa.
Il giovane Punk incarnava perfettamente l'estetica del periodo, era nichilista e autodistruttivo; un manifesto perfetto per una generazione votata all'autolesionismo. Non era un eroe, rifiutava quello status, semmai divenne con la sua morte il primo martire della musica punk.
Occorre fare un passo indietro, e ricordare come la sua compagna di allora,
Nancy Spungen, ebbe un ruolo fondamentale nella vita e nella morte del rocker. Nell'autunno 1977
Nancy arrivò a Londra alla ricerca di un amico musicista. In quegli stessi giorni
Sid Vicious diventava parte integrante dei "
Pistols" poiché
Glen Matlock venne cacciato dal gruppo. Un amico racconta: "
Si incontrarono ad un party e verosimilmente, si innamorano l'una dell'altro". Nel giro di qualche settimana divennero inseparabili. A quei tempi
Sid Vicious era già tossicodipendente e il legame con
Nancy (anch'ella tossicodipendente) non fece altro che peggiorare le cose.
Il gruppo nel frattempo, sul finire del 1977, pubblicò "
Never Mind The Bollock, Here The Sex Pistols" e, all'apice del successo, la loro storia stava già terminando. Furono l'attenzione mediatica e le incomprensioni con
Malcom Mc Laren a decretare la fine dell'avventura.
Nel 1978
Vicious si trasferì con la compagna a New York. Le cronache narrano che il cantante, nonostante i ripetuti tentativi di disintossicazione, stesse sempre peggio, e che dopo una overdose, poco prima di partire per New York, venne ricoverato in fin di vita. Di lì a poco, invece, si sarebbe compiuto il destino di Nancy. Il 12 ottobre 1978, al Chelsea Hotel, la
Spungen venne trovata morta.
Sid Vicious, incolpato dell'assassinio, venne arrestato e successivamente rilasciato su cauzione in attesa di processo. Sebbene il cantante abbia dichiarato "
l'ho uccisa perché sono un cane bastardo", confessando di essere l'assassino della sua ragazza, 28 anni dopo la sua morte un libro avanzerà l'ipotesi che fosse innocente.
Alan Parker, autore londinese, ha cercato di ricostruire con cura gli eventi di quella notte di ottobre in cui
Nancy fu accoltellata e li ha raccolti nel libro "
Vicious: too fast to live". Secondo
Parker il vero assassino della fidanzata di
Sid sarebbe uno spacciatore e aspirante attore newyorkese,
Rockets Redglare, anch'egli morto qualche anno fa.
Il 2 febbraio 1979, a soli ventuno anni,
Sid Vicious venne trovato morto. Accanto al corpo fu trovato un biglietto con scritto che le sue ceneri fossero sparse sulla tomba di
Nancy Spungen. Non si conosce il luogo di sepoltura di
Sid, e i funerali furono celebrati in forma strettamente privata per evitare problemi di ordine pubblico.
Marco Pipitone"
Vivere impetuosamente, scombussolare i sensi e infine brillare... prima dell'autoimmolazione".
John Simon Ritchie (Sid Vicious)
Londra, 10 maggio 1957 - New York, 2 febbraio 1979