Rotastyle

binz H/4

CAPOLAVORO DI ALTA TECNOLOGIA

Gli impresari funebri amano le macchine tedesche. Per questo sanno apprezzare la sobrietà di autofunebri esteticamente semplici, ma ricche di contenuti tecnologici.

La presenza sul mercato italiano dell'autofunebre BINZ H/4 determina una tappa fondamentale nel settore dell'imprenditoria funeraria. Siamo andati a vederla in azione in un tipico scenario della provincia trevigiana per mettere in rilievo quel rigore, quella ricercatezza e quella funzionalità che la rendono un mezzo di altissimo livello e di notevole pregio. Nata dalla perfetta unione fra la tradizione automobilistica BINZ, fondata sull'alta tecnologia, e lo stile italiano, basato sulla cura e sulla raffinatezza dei particolari interni, la H/4 fissa un'estetica senza tempo e senza confini.

DA UN'IDEA SEMPLICE, UN PRODOTTO INNOVATIVO

La BINZ H/4 nasce nel 2003, presso gli stabilimenti della società tedesca a Lorch, intorno ad una formula innovativa: creare un modello "4 porte" dotato di una cabina passeggeri senza alcuna rinuncia in materia di confort, sulla base delle sollecitazioni che da anni provenivano da tutti gli allestitori europei, prima tra tutti la PILATO. BINZ la reinterpreta, però, alla luce delle proprie tradizioni legate al design nord-europeo, fondato sulla forte aderenza dell'aspetto estetico alla dimensione pratica, e con l'obiettivo di formare professionisti capaci di rispondere con successo alle molteplici esigenze del mercato funebre in tutti i Paesi europei. Un mezzo, dunque, che assicura, al di là del prestigio del marchio Binz, un preciso inquadramento a livello professionale per l'imprenditore funebre europeo, in grado di esaltarne il talento individuale preparandolo a lavorare in un ambiente tecnologico esaltante. La disponibilità delle più avanzate tecnologie di cui è dotato l'autotelaio BINZ e l'ampia scelta di personalizzazioni per gli interni messi a punto dalla PILATO incoraggiano l'esprimersi di quelle capacità e di quelle doti che rappresentano il tratto distintivo per qualunque tipo di professione. Non sottovalutiamo, inoltre, che in molti procedimenti della lavorazione presso BINZ sono stati impiegati sistemi di derivazione aeronautica che garantiscono un livello di elevata solidità e di robustezza per ogni singolo componente della carrozzeria. Infine, come la sorella italiana "Cinque Posti", anche la "BINZ H/4"è ricavata da un autotelaio allungato MERCEDES con un passo di 3900 mm ed è "omologata" ad autofunebre. L'autenticità e l'unicità di tutte le fasi di produzione sono documentate in una serie di test e di collaudi ai quali è stato sottoposto il mezzo per verificarne la conformità alle normative europee sulla sicurezza. Il superamento di questa lunga serie di prove ha portato al rilascio del COC (Certificate of Conformity) che serve per l'immatricolazione ad autofunebre in tutti i Paesi europei.

IL NUOVO VOLTO DELLA MODERNA IMPRESA FUNEBRE

Negli ultimi anni il mercato dell'autofunebre in Italia ha conosciuto una rivoluzione senza precedenti. Se prima la produzione di autofunebri era riservata ad un numero limitato di aziende specializzate e di prestigio, oggi assistiamo alla proliferazione di tanti piccoli allestitori che, operando ancora con sistemi artigianali, attuano una politica di marketing piuttosto aggressiva, volta a mettere in luce le agevolazioni fiscali e i benefici economici a breve termine piuttosto che a considerare, caso per caso, tutti gli aspetti legati alla piccola impresa funebre. Inoltre sono ancora molti in Italia, tra gli esperti del settore funebre, che, anziché apprezzare il valore dell'autofunebre costruita con un procedimento industriale fondato su ingegneria di processo e di prodotto, insistono nel valorizzare la lavorazione artigianale nel timore che essa possa venire "contaminata" dall'industria seriale. In realtà le cospicue risorse finanziarie di questo folto gruppo di piccoli allestitori non consentono loro investimenti adeguati nella ricerca e nello sviluppo, rendendoli così incapaci di competere con i sistemi di produzione utilizzati dalla grandi Case automobilistiche. Eppure non c'è Azienda che non possa fare i conti con la molla dell'innovazione, non c'è impresa che possa reggere la competizione in Italia e all'estero senza puntare sulla ricerca come filosofia operativa. Soprattutto con il "modello 211", non sono più gli aspetti pratici, funzionali, meccanici a fare la differenza al momento di scegliere un'autofunebre, ma, come in molti altri settori, giocano un ruolo decisivo il "trend" e le suggestioni del marketing. Tuttavia, per evitare che venga messa in atto una banalizzazione del mercato, occorre puntare sul prodotto di qualità. Sia BINZ con la sua "H/4" che PILATO con la "Cinque Posti" si trovano oggi ad affrontare la sfida decisiva della competizione in Europa. Per loro la scelta obbligata risulta essere quella di ritagliarsi uno spazio di eccellenza in questa qualificata nicchia di mercato attraverso la costruzione di un prodotto innovativo e di elevato livello qualitativo, ma con il gusto e con l'originalità propri dei diversi Stati d'Europa.

L'autofunebre è per l'imprenditore il primo testimone della propria azienda, il proprio rappresentante. È come il buon vino in tavola. Non è più legata soltanto alla meccanica, ma anche e soprattutto ad una questione di stile e, perché no?, di arte applicata al quotidiano. Lo sanno benissimo anche i clienti della PILATO. Ed ora anche quelli di BINZ.
 
Rossella Piovesan

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