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Basilea 2 e i suoi effetti

(parte terza)

Il ruolo del professionista è quello di creare nel cliente la consapevolezza che gli Istituti di Credito lo valuteranno sulla base di alcuni profili fondamentali:    

  1. andamentale (pesa per il 55%);     
  2. quantitativo: consuntivo (pesa per il 30%); previsionale (pesa per il 10%);     
  3. qualitativo (pesa per il 5%).

Una volta trasferito questo messaggio, diventa compito del professionista aiutare il cliente a rielaborare i propri dati al fine di individuare i principali indicatori utilizzati per la valutazione dei profili.    

INDICATORI DEL PROFILO ANDAMENTALE 

    1)   utilizzo medio fidi / fido accordato    

    2)   sconfinamento max / fido accordato    

    3)   ( giorni sconfinamento / anno ) / 365    

    4)   Σ movimenti / fido accordato    

    5)    n° riba insolute / n° riba    

    6)   valore riba insolute / valore totale riba    

    7)   valore riba su un nominativo / valore totale riba       (il cosiddetto "indice di concentrazione")    

    8)  n° ed importo rate di mutuo non pagate.    

Alla luce della composizione di questi indicatori, è consigliabile non emettere riba nel caso in cui abitualmente vengano rimandate insolute al mittente.         

Potrebbe inoltre essere opportuno inserire in bilancio, nella nota integrativa, una tabella riepilogativa dei rapporti con le singole banche e che indichi in particolare i seguenti dati:    

    - fido accordato cassa;    

    - fido accordato portafoglio;    

    - utilizzo medio cassa;    

    - utilizzo medio portafoglio;    

    - scadenze dei mutui;    

    - scadenze dei leasing;    

    - elenco garanzie.    

 

 INDICATORI DEL PROFILO QUANTITATIVO CONSUNTIVO         

 PATRIMONIALE

 1) attivo circolante / passivo a breve > 1,5                 

     attivo circolante - magazzino / passivo a breve  ≥ 1         

 2) patrimonio netto[1] / totale attivo ≥ 25%        

     posizione finanziaria netta [2] / patrimonio netto ≤ 3        

Quando la Posizione Finanziaria Netta è superiore a 3 volte il Patrimonio Netto la situazione è pessima. Sarà utile in ogni caso monitorare costantemente l'andamento della PFN negli anni: un andamento crescente è sintomatico di un incremento di investimenti o di una incapacità strutturale dell'azienda a generare cassa; in questo caso è necessario intervenire con opportuni provvedimenti.    

3) vendite / magazzino       e          crediti  / vendite       (da esaminare negli anni per vederne l'evoluzione)    

4) PN  >    Immobilizzazioni  e  (PN + passibilità a ML Termine )  >     Immobilizzazioni       

 

ECONOMICO

5) marginalità "alta"      

primo margine           =            Ricavi delle Vendite[3]    - Costo del Venduto[4]        

                                                                        Ricavi delle Vendite    

6) margini intermedi         

EBITDA[5]  = V - CdV - B7 - B8 - B14 + A4 - B9    

EBI = EBITDA - B10 - B12 - B13  = (A - B) - A5   

La banca solitamente guarda come indicatori:    

EBITDA / Vendite                e                  EBIT /  Vendite        

7) oneri finanziari        

Gli indicatori più esaminati a riguardo sono i seguenti:    

oneri finanziari / vendite          

con l'obiettivo di un andamento decrescente negli anni e che siano di importo ridotto in valore assoluto    

MOL / oneri finanziari           >      2,5   /      3        

PFN / MOL              ≤   3    

 

FORMULA OBIETTIVO DEGLI EQUILIBRI AUSPICABILI: 1 - 3 - 9        

(per ogni euro di oneri finanziari almeno tre euro di Ebitda e non più di 9 euro di PFN)      

  

FINANZIARIO

L'indicatore principale del profilo finanziario delle aziende è per le banche:        

PFN / Cash Flow[6]  ≤    10      indica il n° di anni necessari per restituire il prestito ottenuto nell'ipotesi di assenza di investimenti e di dividendi    

 

INDICATORI DEL PROFILO QUANTITATIVO PREVISIONALE    

L'unico vero indicatore previsionale cui gli Istituti di Credito sono interessati è costituito dai piani triennali previsionali di generazione del cash flow. Non interessano i budget in quanto considerati fortemente aleatori.        

 

INDICATORI DEL PROFILO QUALITATIVO    

Si tratta di elementi soggettivi quali, ad esempio, l'ingresso in azienda di nuove generazioni più o meno meritevoli o di valenti manager e amministratori delegati che possono indurre la banca ad alzare o abbassare il raiting di un paio di punti, in considerazione dei riflessi operativi di scelte soggettive così importanti.    

 


[1] I dati del patrimonio netto, del totale attivo e delle immobilizzazioni vengono depurati delle immobilizzazioni immateriali: se la società ha brevetti veri conviene dichiararlo alla banca ché altrimenti non vengono considerati

[2] Posizione Finanziaria Netta = saldo di Conto Corrente + debiti a medio lungo (mutui/finanziamenti) - disponibilità liquide

[3] Ricavi delle Vendite = voci A1 + A2 + A3 del Conto Economico ex articolo 2425 del Codice Civile

[4] Costo del Venduto = voci B6 + B11 del Conto Economico ex articolo 2425 del Codice Civile

[5] Earning Before Interest Taxes Depretiation and Ammortization, detto anche MOL, Margine Operativo Lordo

[6] Cash Flow = Utile Netto + Ammortamenti + Altri Accantonamenti    

 
Alessandra Pederzoli

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