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Burke & Hare

Un'associazione... a delinquere

Le mezze verità non sono delle bugie! William Hare (Andy Serkis)
Non sempre si può dire che il momento del trapasso garantisca di trovare l’eterno riposo. Se poi i cadaveri sono quelli dei protagonisti del rocambolesco film di John Landis, “Burke and Hare” (titolo italiano “Ladri di cadaveri”), questo è ancora più vero.
Una pellicola dal sapore tragicomico in cui si intrecciano aspirazioni artistiche, passioni e innamoramenti per dar vita ad una trama in cui la realtà supera la fantasia. Due giovanotti irlandesi, William Burke e William Hare, si incontrano nella pensione gestita da quest’ultimo in una cittadina scozzese dove il primo vive insieme alla compagna. È il caso a farli incontrare, ed altrettanto accidentalmente inizia la loro collaborazione, del tutto particolare e dapprima innocua, per poi trasformarsi in mostruosa. Alla morte dell’anziano Donald, che alloggia nella medesima pensione di Burke, Hare propone di venderne il cadavere alla facoltà di medicina dell’Università di Edimburgo per la dissezione, entrando in possesso del corpo sostituendolo nella cassa, prima che arrivi il carro funebre, con un tronco d’albero. Siamo all’inizio dell’Ottocento e la ricerca scientifica sostenuta dal fervore illuministico spingeva numerosi studenti a scegliere la facoltà di medicina. Questo faceva sì che aumentasse la richiesta di cadaveri, utili alle lezioni di anatomia, che però, secondo le leggi inglesi, avrebbero potuto essere esclusivamente quelli di persone senza nome o di criminali giustiziati; tuttavia il numero di esecuzioni era assolutamente inadeguato a soddisfare le crescenti richieste.
Burke e Hare cercavano il modo di fornire “materiale interessante” alla ricerca scientifica in maniera continuativa. L’idea di riesumare i cadaveri dalle tombe del cimitero cittadino non risulta una scelta azzeccata: i corpi sono in putrefazione e non possono essere usati per le dissezioni; inoltre, la milizia cittadina pattuglia di notte il camposanto proprio con l’intento di prevenire i furti complicando così l’attività illecita dei due soci. Non resta loro che trovare un metodo alternativo e più sbrigativo per continuare a guadagnare … diventare omicidi seriali.
La loro prima vittima è un altro avventore della pensione di Hare e la tecnica utilizzata per stordirlo, e poi per ammazzarlo, è quella che verrà impiegata anche negli omicidi successivi che avvengono tutti all’interno della locanda degli orrori. Il malcapitato viene prima fatto ubriacare e poi ucciso a sangue freddo, a mani nude. Le vittime, scelte tra i soggetti più indifesi della città e della cui sparizione ci si sarebbe accorti meno – vecchi, ubriaconi, mendicanti, prostitute - saranno almeno sedici. L’attività risulta essere così redditizia che anche le rispettive compagne dei due William vi prendono parte. Se tutto sembra procedere senza intoppi, è con l’omicidio della notte di Halloween del 1828 che viene posta fine all’attività dei quattro compari. Una donna irlandese di nome Mary Docherty incontra Burke in una locanda la mattina del 31 ottobre: entra in confidenza con William, molto probabilmente anche grazie al fatto che aveva lo stesso cognome della madre, e viene invitata a festeggiare la notte delle streghe nella pensione. Lì si trovava anche una coppia di amici di Burke e Hare che, estranea ai fatti, lascia la festa prima di Mary. Ma proprio la coppia torna il 1 novembre a casa Hare per salutare la signora conosciuta la sera prima e ne scopre casualmente il cadavere nascosto sotto un letto. Come si può ben immaginare, Hare, Burke e le compagne vengono denunciati e condotti dalla polizia in centrale; ma mentre William Hare e le due “gentili” consorti durante il processo del dicembre 1828 vengono subito assolti, William Burke viene condannato a morte ed impiccato il 28 gennaio del 1829.
Se nella finzione la moglie di Hare corona il proprio sogno, diventando un’imprenditrice a tutti gli effetti e avviando un’impresa di onoranze funebri, nella realtà, dopo la condanna a morte di Burke, gli altri tre prenderanno strade diverse, lasciando Edimburgo e l’Inghilterra. Il finale della storia assume un aspetto ironico: il corpo di Burke verrà donato alla facoltà di medicina per scopi scientifici, ossia per le lezioni di anatomia. Il suo scheletro è ancora oggi esposto all’Università di Edimburgo. È proprio il caso di dire: “Chi la fa, l’aspetti”!
 
Francesca De Munari
BURKE & HARE
Gran Bretagna, 2010
di John Landis
Durata: 91 minuti
Cast: Simon Pegg, Andy Serkis, Isla Fisher, Jessica Hynes, Tom Wilkinson


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