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Visite guidate alla Certosa di Bologna

Premiata lo scorso anno da un grande successo di pubblico, con una presenza media di oltre 70 persone per ogni incontro, sabato 27 settembre ha preso il via la programmazione 2008/2009 delle visite guidate alla Certosa di Bologna, promossa dal Settore Cultura e Rapporti con l'Università del Comune di Bologna in collaborazione con Hera.
Ogni ultimo sabato del mese, fino al prossimo luglio, avrà luogo un appuntamento incentrato, di volta in volta, su un tema diverso. Gli undici incontri intendono mostrare la ricchezza monumentale del cimitero e, attraverso questa, approfondire la storia della città.
Alcuni incontri coinvolgeranno anche importanti istituzioni museali cittadine quali il Museo Davia Bargellini, il Museo Civico del Risorgimento e il Museo della Resistenza.
Tutte le visite guidate sono gratuite e a prenotazione obbligatoria.
Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 051 2194689 o inviare una mail all'indirizzo nuovimusei@comune.bologna.it.
Questi gli appuntamenti in programma.


27 settembre, ore 10.30.
Come nasce un'opera. Pensieri, studi e bozzetti per i monumenti della Certosa.
Con Roberto Martorelli.
Il percorso coprirà un ampio arco di tempo compreso fra il XVII e il XX secolo. Attraverso il confronto tra documenti e opere si potrà comprendere il complesso iter intellettuale e manuale, nonché burocratico, necessario per realizzare un dipinto, una scultura, un monumento, una architettura.


25 ottobre, ore 10.30.
Dolori di pietra. Storie di caduti della Grande Guerra.
Con Maria Chiara Liguori.
L'ecatombe di giovani vite sui fronti di combattimento fu una delle conseguenze più tragiche della Prima Guerra Mondiale. In loro memoria venne costruito in Certosa il grande Ossario, ma molte famiglie preferirono ricordare il proprio caro con opere e con epigrafi poste al di fuori del monumento collettivo. Il percorso si snoderà attraverso la lettura dei testi incisi sui sepolcri, segno tangibile del dolore per la perdita e della sofferta fierezza di una generazione perduta.


29 novembre, ore 10.30, presso il Museo Davia Bargellini.
Quadri, sculture ed ornamenti. Gli artisti della Certosa al Museo.
Con Silvia Battistini.
Tra i tesori d'arte conservati nelle sale del Museo vi sono molti e significativi lavori eseguiti da artisti attivi nel convento certosino, poi trasformato in cimitero cittadino. Si potranno così ammirare disegni, bozzetti, sculture e dipinti che coprono un arco di tempo che va dalla metà del XVII secolo fino al volgere del Romanticismo ottocentesco.


27 dicembre, ore 10.30, presso il Museo Civico del Risorgimento.
Non omnis moriar. Gli opuscoli in memoria dei caduti della Grande Guerra.
Con Otello Sangiorgi.
Il sacrificio di una intera generazione, provocato dalla prima Guerra mondiale, ebbe come esito anche la produzione di migliaia di opuscoli di necrologio per i caduti. Medici, ingegneri, avvocati, ma anche operai, infermieri e tantissimi studenti. Attraverso quelle pagine i loro volti e le loro voci continuano in parte a vivere, o a non morire del tutto, nella memoria collettiva e in quella familiare.


31 gennaio, ore 10.30.
La Regina di quante nella Cristiana Repubblica s'ammirano. La Chiesa di San Girolamo della Certosa.
Con Carla Bernardini.
La Chiesa di San Girolamo rimane unica testimone dello splendore del convento certosino fondato nel 1334, soppresso nel 1796 e riutilizzato come cimitero a partire dal 1801. Tappa obbligata per chi visitava la città, viene spesso ricordata in resoconti e in memorie di viaggio. La visita consentirà di apprezzare un lungo elenco di capolavori realizzati in un arco temporale che spazia fra il XVI e il XIX secolo.


28 febbraio, ore 10.30.
L'arte tra i sepolcri. Silverio Montaguti, un artista ritrovato.
Con Federica Fabbro.
Sotto le arcate dei portici, nelle logge e nei chiostri del cimitero si svela la storia della scultura tra Otto e Novecento. Uno dei protagonisti è Silverio Montaguti (1870-1947). Originario di Castelfranco Emilia, trasferì il proprio studio nel capoluogo emiliano dove realizzò alcune sculture molto note ai bolognesi, ma a cui spesso non si lega il suo nome. La passeggiata mostrerà alcuni dei capolavori che percorrono tutto l'arco della sua vita artistica.


28 marzo, ore 10.30.
Splende il sol dell'avvenir. Dalle guerre per l'indipendenza alla lotta sociale.
Con Mirtide Gavelli.
Le lotte per l'Indipendenza italiana hanno forgiato una generazione di uomini profondamente interessati non solo alla vita politica del nuovo Regno, ma anche ai nascenti movimenti che, a fine Ottocento, andarono sorgendo per rivendicare i diritti civili e sociali dei popoli. In queste nuove lotte furono ancora una volta protagonisti, in numero sempre crescente, coinvolgendo strati di popolazione che fino ad allora erano stati del tutto esclusi dalla scena pubblica.


25 aprile, ore 10.30. A seguire visita guidata al Museo della Resistenza.
Arte e Libertà. La rappresentazione collettiva della Resistenza.
Con Patrizia Cuzzani e Luca Pastore.
Nel giorno in cui si commemora la Liberazione si vuole rendere omaggio agli uomini e alle donne che hanno combattuto per gli ideali di libertà e di democrazia. La visita al Monumento Ossario dei Caduti Partigiani consentirà di apprezzare uno dei capolavori del Razionalismo italiano, mentre la visita al Museo della Resistenza permetterà ulteriori approfondimenti sul tema.
 

30 maggio, ore 10.30.
Felsina princeps Etruriae. La nascita dell'archeologia bolognese.
Con Michela Cavina.
Uno dei capitoli fondamentali della storia dell'archeologia moderna si scrisse a Bologna, e in Certosa in particolare. In corrispondenza dell'attuale Chiostro Terzo venne rinvenuta la più grande necropoli etrusca cittadina che diede impulso alle grandi campagne di scavo in città. Attraverso i monumenti che commemorano le persone che hanno contribuito allo sviluppo di questa scienza sarà possibile raccontare la storia dell'archeologia bolognese degli ultimi due secoli.


27 giugno, ore 10.30.
Una passeggiata tra le memorie della musica.
Con Luigi Verdi.
Bologna vanta grande prestigio internazionale nell'ambito della cultura musicale che si snoda attraverso i secoli. Attraverso le sculture, i dipinti e le epigrafi del cimitero è possibile raccontare la storia della cultura musicale bolognese ed europea degli ultimi due secoli. Lungo la passeggiata verranno svelate le storie, grandi e piccole, delle persone che ne hanno fatto parte.


25 luglio, ore 10.30.
Forme plastiche: l'architettura del Novecento.
Con Immacolata Concetta Caravetta.
Fin dal 1801 la Certosa fu uno dei luoghi privilegiati nell'esercizio dell'architettura al fine di realizzare una vera e propria città dei morti. La tradizione prosegue anche durante il Novecento con la costruzione di sale, di chiostri, di cappelle e di monumenti collettivi che spesso rappresentano al meglio la storia dell'architettura bolognese ed italiana.

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