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La Casa del Commiato del Gruppo Bondoni

Una nuova sala dedicata alla storia del territorio

Inaugurata nel 2009, la prima nelle Marche, ha rappresentato una rivoluzione di civiltà: parliamo della Casa del Commiato del Gruppo Bondoni, a Castelplanio, che ha portato sul territorio un servizio innovativo che oggi, sondato il forte riscontro sociale e la necessità di un supporto maggiore alle aree di riferimento, ha visto realizzato un importante ampliamento per aumentare accoglienza, riservatezza, raccoglimento, condivisione, comfort. La struttura serve le diverse esigenze della Vallesina, fino a Jesi e a Fabriano, abbracciando un ampio bacino di famiglie che negli anni hanno potuto apprezzare questo fondamentale passaggio sociale. I recenti lavori di miglioramento hanno permesso la nascita di una quarta Sala del Commiato, di una nuova sala autoptica per servizi di vestizione e di tanatoestetica, di un’area ristoro, di ulteriori ambienti di comfort e salottini all’aperto, di una pensilina esterna, pensata anche per i fumatori, e di una sala refrigerata per le salme in attesa di cremazione, innovazione non da poco, quest’ultima, considerato che i tempi di attesa per la cremazione si sono allungati.

Dietro questo ampliamento, uno studio accurato di spazi e di necessità spirituali, psicologiche, pratiche, di funzionalità.
La nuova Sala del Crocifisso – spiega Marco Bondoni – è un luogo destinato alla preghiera e al raccoglimento religioso, di connotazione cattolica, ed è dedicata al ricordo affettuoso della piccola Chiesa del Crocifisso di Castelplanio, oggi scomparsa. Il Crocifisso, protagonista della Sala, racchiude simbolicamente questo pezzo di memoria storica: quella chiesa, costruita nel 1792, era un chiaro segno di fede che per secoli aveva distinto il nostro territorio e quanti lo hanno abitato. A ricordarla sono rimaste due piante di pino domestico: con il suo crollo, nel 1997, sono scomparsi segni e forse anche radici antiche. Per secoli questa piccola chiesa e il Crocifisso hanno ‘vegliato’ su quanti transitavano sulla strada sottostante ‘raccontando’ di generazione in generazione una cultura radicata da oltre un millennio e mezzo.
La Sala si aggiunge alle tre già presenti: Sala VirgilioSala Sibilla e Sala Erasmo, personaggi che hanno rappresentato un punto di contatto tra il mondo dei vivi e quello dei defunti: progettate dall’architetto Riccardo Bucci, le Sale sono individuali, eleganti, climatizzate, lineari ed essenziali, a disposizione 24 ore al giorno, arricchite dalle opere pittoriche dell’artista marchigiana Simona Bramati. Il raccoglimento è totale, indisturbato a qualsiasi ora del giorno e della notte; il personale addetto sempre a disposizione. Un servizio gratuito e completo. L’Area Ristoro, dotata di tv, servizio Wi-Fi e comfort, offre la possibilità di consumare pasti e bevande ed uno spazio rigenerante e sereno. Un servizio che non solo risponde ad esigenze pratiche e funzionali, ma che ha risvolti psicologici legati alla condivisione e alla vicinanza con parenti e amici in un momento di dolore.
Essere vicini a chi ha appena subito una perdita è molto difficile. Occorre essere grandi professionisti senza mai perdere di vista gli aspetti umani e psicologici, per un servizio che rispetti la sensibilità dei dolenti. Occorrono passione e l’investimento di importanti risorse umane ed economiche per migliorare i servizi alle famiglie. Ci ispiriamo, in particolare, al pensiero di Luigi Einaudi secondo il quale il gusto, l’orgoglio di vedere la propria azienda prosperare, acquistare credito, ispirare fiducia a clientele sempre più vaste, ampliare gli impianti, costituiscono una molla di progresso altrettanto potente che il guadagno. Se così non fosse, non si spiegherebbe come ci siano imprenditori che nella propria azienda prodigano tutte le loro energie ed investono tutti i loro capitali per ritirare spesso utili di gran lunga più modesti di quelli che potrebbero sicuramente e comodamente ottenere con altri impieghi. È indispensabile affermare un modello italiano di Casa Funeraria in sintonia con i valori culturali, sociali e professionali della nostra imprenditoria - conclude Marco Bondoni, che è anche Consigliere Nazionale di EFI, Eccellenza Funeraria Italiana - Sono strutture che rivestono un ruolo importante e delicato avendo portato anche in Italia la veglia funebre fuori dalle mura domestiche per entrare in uno spazio comune e appositamente adibito. 


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