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Il Giardino degli Angeli

Sabato 16 settembre 2006, alle ore 18.30, presso il Tabularium del Loggiato San Bartolomeo, a Palermo, sarà inaugurata la mostra "il Giardino degli Angeli", costituita da circa quaranta immagini fotografiche scattate da Maria Pia Lo Verso tra il 2005 e il 2006. Lasciatasi guidare dall'aspetto poetico del tema, la fotografa siciliana è andata in giro per Palermo alla ricerca degli angeli e dei loro "archetipi" iconografici, ridando così "luce" a sculture che la gente, troppo impegnata dal vivere quotidiano, ormai non vede più. Presenze che da millenni popolano, con alcune varianti, quasi tutte le culture del mondo, gli angeli ("Malakh" in ebraico, "Malak" in arabo e "Ànghelos" in greco) sono i messaggeri, gli emissari divini inviati per istruire, per comunicare o per impartire ordini agli uomini. Attenta a ciò che questi esseri divini hanno da sempre rappresentato per il genere umano, Maria Pia Lo Verso ha voluto dedicare un omaggio al loro fascino e alla loro missione.
È entrata nelle chiese e negli oratori fotografando gli angeli barocchi di Giacomo Serpotta e Ignazio Marabitti, gli Arcangeli dei fratelli Vitaliano, di Nino Geraci, di Gian Battista Ragusa, di Giovanni Marino. Ha fotografato la Nike di Mario Rutelli e Antonio Ugo e ha riportato alla coscienza gli angeli del Palazzo delle Poste di Napoleone Martinuzzi e del Teatro Politeama di Giuseppe Nicolini, riecheggianti le vittorie reggenti i medaglioni in età paleocristiana. Ma è soprattutto nei quattro cimiteri palermitani (Sant'Orsola, Santa Maria di Gesù, Cappuccini e i Rotoli) che Maria Pia Lo Verso ha trovato i suoi angeli. Tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, infatti, è soprattutto nei cimiteri che la produzione angelica diviene più prolifica ed assume significati intimi e quotidiani. A Palermo gli interpreti più elevati sono scultori di spicco come Mario Rutelli, Benedetto De Lisi, Pasquale e Benedetto Civiletti, Luigi Filippo Labiso, Valerio Arcara, Francesco Garufi, Gaetano Geraci, Giuseppe e Salvatore Valenti, Domenico De Lisi, ingaggiati dalle famiglie più importanti per dare degna sepoltura ai propri congiunti. Tra statue di gusto liberty e piccoli bambini piangenti, i cimiteri sono il metro di un forte senso religioso e della potenza economica o culturale delle famiglie. Posti a guardia di un sonno secolare, gli angeli realizzati dai numerosi artisti depongono continuamente fiori sulle lapidi, vegliano alle porte delle cappelle, si ergono come giudici sui monumenti sepolcrali mostrando il rotolo di condanna o di assoluzione, piangono i loro defunti. La mostra, patrocinata dalla Provincia Regionale di Palermo e organizzata dalla Galleria Studio 71, vede in catalogo interventi di Tommaso Romano, Aldo Gerbino, Ferdinando Russo, Piero Longo e Vinny Scorsone e resterà aperta fino alla fine di settembre.

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