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vivace ed affollata assemblea a Roma

Federcofit si organizza anche nel Lazio

nei prossimi mesi le prime iniziative della Federazione

Giovedì 3 luglio, a Roma, si è tenuta presso il Centro Congressi Cavour una assemblea molto partecipata, con la presenza di oltre 50 operatori funebri della capitale.

Spiccava la presenza di Antonio Agostini, Fulvio Urciuoli, Luciano Taffo, Claudio Bruni, Roselli, Fabozzi, Torrisi della Giardinetti, Audino, Pasquini, Giovannoni, Cesare Saraceni, Galioto, Porelli, Cantielli, Lorenzetti, Moretti, Bruni & Bruni, Duranti, Tomassini, Angelo della Quarto Miglio e di tanti altri: impossibile citarli tutti! Ospite molto gradito, infine, Vittorio Natangeli.

La Federazione era rappresentata dal Presidente Piero Maurizio Zaffarano e dal Segretario Generale Giovanni Caciolli; presente ai lavori dell'Assemblea anche Carmelo Pezzino, direttore di Oltre Magazine, la rivista che ospita ormai da molto tempo le notizie e la voce di FEDERCOFIT.

Il Presidente ha introdotto i temi dell'Assemblea: non solo i contenuti e le innovazioni del nuovo Disegno di Legge, nella sua ultima stesura del 19 giugno 2003, ma anche i problemi relativi ai rapporti con le Istituzioni, Regione e Comune di Roma soprattutto, ed i programmi della Federazione a Roma e nella Regione Lazio, a partire dal prossimo mese di luglio e fino al marzo 2004 quando, in occasione di Tanexpo, si avrà la conclusione di una serie di iniziative molto complesse ed importanti per la funeraria.
Molto interesse hanno sollevato le novità del Disegno di Legge, dalle Sale del Commiato all'introduzione, anche in Italia, della Tanatoprassi, argomenti che, ovviamente, hanno sollevato anche molto scetticismo, non solo per gli aspetti innovativi, ma soprattutto per le difficoltà insite nella loro introduzione e per gli ingenti investimenti necessari alla loro realizzazione ed applicazione.

Grande attenzione è stata dedicata agli aspetti operativi: la definizione di impresa funebre con la conseguente sottolineatura della natura di servizio più che di commercio della attività funebre; le questioni di incompatibilità con alcune attività istituzionali (cimiteri, obitori,...) e sanitarie (camere mortuarie); la definizione del trasporto funebre, finalmente chiara ed inequivocabile.

L'Assemblea ha, però, vissuto momenti di grande vivacità quando sono stati affrontati i problemi locali. Il Comune, la Regione, la a.m.a., la burocrazia, i conflitti o i contenziosi con la Pubblica Amministrazione, il rapporto difficile, ed in molti casi conflittuale, con a.m.a., i temi dell'Associazionismo, del rapporto con i Centri Servizio che nella Capitale sono forti e ben organizzati,… .

Su questi argomenti il confronto si è animato ed infervorato tanto che, se la Direzione del Centro Congressi non avesse sollecitato la chiusura, saremmo ancora a discutere. L'Assemblea romana ha manifestato la volontà di una categoria di dibattere i propri problemi e di cercare la soluzione migliore.

I problemi sono tanti e di grande spessore. Con la Regione, per citare solo i titoli più significativi, si tratta di affrontare:

  • la definizione dei requisiti per svolgere l'attività funebre al fine di bloccare una ulteriore polverizzazione del settore;
     
  • i criteri per l'accreditamento e le norme per il trasporto funebre;
     
  • il ruolo ed i requisiti dei centri servizi;
     
  • la obbligatorietà della formazione professionale;
     
  • le regole generali per le Sale del Commiato;
     
  • le norme per la tanatoprassi;
     
  • la gestione dei cimiteri e delle concessioni cimiteriali.
Il Presidente Zaffarano ha giustamente sottolineato che una Federazione Nazionale, anche se giovane, non può non porsi il problema della Capitale. Fino ad oggi non siamo intervenuti per non promettere senza la possibilità di mantenere le promesse; oggi, finalmente, possiamo garantire il massimo impegno.

Nei prossimi giorni informeremo la Presidenza della Regione Lazio e il Sindaco di Roma della costituzione della Federazione anche a Roma e nel Lazio per attivare immediatamente i rapporti con le più importanti Istituzioni.

Su questi temi, e non solo su questi, dovremo proporre anche alla Regione Lazio l'istituzione di uno strumento di lavoro e di elaborazione che raccolga il meglio della realtà funeraria della Regione e con l'Amministrazione di Roma dovremo avviare un confronto. Sarà necessario discutere tutti insieme per definire proposte credibili e realistiche tali da fare crescere, prima di tutto, l'immagine ed il peso politico della nostra categoria.

Il lavoro che ci attende è molto impegnativo, ma possiamo ottenere risultati lusinghieri se sapremo essere uniti e se vorremo guardare più agli interessi di tutti che a quelli individuali. Il primo impegno, delle prossime settimane, sarà quello di nominare i rappresentanti della Federazione nella Regione per iniziare questa lunga e, ci auguriamo, proficua strada.




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