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Il cimitero Polloe

Polloe è il cimitero principale di San Sebastian, essendovene altri due in città non altrettanto importanti e situati in periferia. Il Polloe fu aperto 127 anni fa e la prima sepoltura vi ebbe luogo il 12 agosto 1878. Polloe nasce quindi nello stesso periodo in cui sorsero molti dei grandi cimiteri europei, a seguito dell'espansione urbana e delle restrizioni imposte per motivi igienici e sanitari.

Fino ai primi dell'Ottocento le sepolture avevano luogo nei camposanti annessi alle chiese. Per stabilire la posizione del nuovo cimitero, il Comune dovette allora rispettare le leggi in tema di sanità pubblica e scegliere un luogo molto lontano dall'abitato e ad una certa altitudine, per consentire la ventilazione e profittare del basso costo del terreno.

Dopo aver preso in considerazione diverse zone sulle colline attorno alla città, l'attuale posizione fu scelta nel 1875, al termine di un procedimento di valutazione da parte della commissione municipale che aveva iniziato i propri lavori nel 1865. Il nome della collinetta deriva dal latino podium che, curiosamente, appare anche in un'altra zona alternativa per il nuovo cimitero civico.

San Sebastian e il Comune, dopo la demolizione delle mura di cinta, furono impegnati ad ampliare l'abitato con nuovi quartieri borghesi e a sviluppare le strutture per il turismo, affrontando così grandi spese. È in questo contesto che, una volta scelta la posizione del cimitero, si passò alla progettazione e alla costruzione. Per meglio comprendere l'importanza di tale compito, occorre considerare quanto grande sia stato il cambiamento da camposanto parrocchiale (la chiesa era inizialmente il luogo deputato alle sepolture) a cimitero (nel caso dei primi cimiteri fuori città) e da questo a necropoli (i nuovi cimiteri costruiti a fine secolo nelle città, come a Madrid, Bilbao, ...).

Tenendo a mente questi aspetti, a differenza di quelle che costruirono cimiteri-giardino o cimiteri inseriti nel paesaggio naturale, le città spagnole di fine Ottocento scelsero di trasferire ai cimiteri il concetto borghese di espansione urbana adottando un disegno a pianta ortogonale con ampi viali intersecati da camminamenti più ridotti, così da formare piccoli lotti cintati dove le tombe furono sistemate seguendo un ordine gerarchico, dalle tombe di famiglia e dai sepolcri delle persone più insigni, vicino all'ingresso, alle tombe comuni in fondo al cimitero. Per l'ingresso lo schema prevedeva un accesso dalla strada che sfociava in una piazzetta dove si trovava l'entrata principale.

Nel quadro di questa disposizione interna vi sono poi alcuni spazi specifici, come il cimitero per "dissidenti" o per la sepoltura dei non-cattolici, con un ingresso diverso da quello di Polloe e senza accesso diretto, uno spazio "tangenziale" poi chiuso con l'avvento della democrazia. Nel cimitero si trovavano anche la zona per la servitù, le sale per le autopsie e una cappella.

Questo schema è rimasto tale fino ai giorni nostri, con l'ampliamento di due diversi siti nel 1919 e nel 1944, fino a raggiungere l'attuale superficie di 62.000 metri quadrati, dove lo spazio è stato riorganizzato, la gestione rinnovata e le sepolture superano ormai il numero di 100.000.


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