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L'Assisstentkirkegarden di BERGEN

Bergen è famosa per le sue caratteristiche storiche, culturali e naturali: è la porta di accesso allo scenario spettacolare dei fiordi della Norvegia orientale. Anche se è la seconda città della Norvegia per numero di abitanti, lungo la riva del mare e nelle strade l'atmosfera è intima.
Unica tra le città della Norvegia, Bergen è stata Città Europea della Cultura nell'anno 2000 ed è stata così inclusa in una ristretta serie di prestigiose sedi culturali europee. Grazie all'architettura unica di Bryggen, con suoi con- torni che rimandano all'epoca medioevale, Bergen è considerata un simbolo importante del patrimonio culturale del mondo ed è stata quindi inserita nella lista dell'unesco. Le sue case di legno, collegate al mare, sono opera originale dei mercanti anseatici, che fecero di Bergen una della città più importanti del tredicesimo secolo. A quel tempo la città era anche capitale della Norvegia e sede della corte. Il castello e le chiese del centro furono infatti costruiti dai potenti re norvegesi del Medioevo.
Nel centro della città vi sono sei chiese ed altrettanti cimiteri. Quattro chiese sono medioevali, costruite nel dodicesimo secolo. Cinque dei cimiteri storici, costituiti contemporaneamente alle chiese, sono stati restaurati e resi più accessibili al pubblico. Chiese e cimiteri sono come ponti gettati sulla storia, che consentono all'uomo moderno di entrare in contatto con la gente del Medioevo. Vicino ai sobborghi centrali di Bergen si trova un cimitero piuttosto piccolo ma interessante, l'Assisstenkirkegerden. Se non si sa che esiste si rischia di passargli vicino senza accorgersene.
Ciò che non si può fare a meno di notare sono gli alberi, grandi e antichi, e l'oscurità. L'atmosfera tra gli alberi alti e incombenti contrasta profondamente con le strade affollate e la convulsa vita cittadina. Se si decide di entrare in questo piccolo mondo a parte, si vedranno vecchie tombe in disordine sparse sotto una volta di verdi rami intrecciati. La luce fa fatica ad aprirsi la strada, ma alla fine il sole trionfa e splende a chiazze sulle vecchie tombe e rende lo spazio ancora più misterioso. Questo cimitero non è né il più antico né il più grande di Bergen, e non contiene nemmeno le tombe più importanti. Non è nemmeno più in uso. Ma è proprio questo l'elemento che lo rende unico! Lì infatti il tempo sembra essersi fermato e si può dunque avere la percezione di come le cose erano una volta. Su scala europea questo cimitero è piccolo; è piccolo anche su scala norvegese, ma racconta tante storie su chi abitava la città secoli fa, sulla sua cultura e sulle tradizioni.
Ma perché è ancora lì, mentre la maggior parte dei cimiteri di questo periodo sono scomparsi? È stato grazie ad un ritardo. Vi si voleva infatti costruire un parco, eliminando le tombe, ma si perse tempo, la legge cambiò e rese impossibile eliminare le tombe prima di almeno venticinque anni dall'ultima sepoltura. Dopo alcuni anni ci si dimenticò del progetto, mentre ci si rendeva conto del valore di queste tombe storiche. È così che, fortunatamente, ora Bergen conserva una importante collezione di tombe del secolo scorso. L'Assisstenkirkegarden fu fondato nel 1837 su una proprietà situata appena fuori dai confini della città. Il terreno era di proprietà della città e dopo averlo preparato si decise di utilizzarlo lo stesso anno. La prima persona ad esservi seppellita fu proprio il fondatore del cimitero e sulla sua lapide è scritto: "Murmester Mogens Dahl, nato il 3 giugno 1789, morto il 26 ottobre 1837, lascia la moglie e quattro figli. Fondò questo cimitero e fu il primo a trovarvi la pace".
Inizialmente l'Assisstentkirkegarden era anche più piccolo di come lo vediamo oggi. Il primo ampliamento avvenne nel 1847 e il secondo solo un anno dopo, a causa della grande epidemia di colera. Nel 1857 il consiglio comunale decise di allargarlo ancora. Il cimitero fu allora diviso in tre parti distinte che appartenevano a tre diverse associazioni ecclesiali. Nel 1859 il consiglio comunale pagò perché venissero piantati alberi all'interno e attorno al cimitero.
Nel 1913 il cimitero rinunciò a parte della sua proprietà a vantaggio di una via pedonale e poi della ferrovia. Quando Mollendalkirkewgard cominciò a funzionare come cimitero principale del centro di Bergen, la città ottenne dalla Chiesa norvegese di poterlo chiudere. Il cimitero venne chiuso nel 1920, ma continuarono ad essere in uso le tombe di famiglia (e alcuni cittadini chiesero e ottennero di servirsene anche dopo la chiusura). L'intenzione di chiudere Assisstentkirkegarden era dovuta all'idea di costruire un parco. A quell'epoca gli alberi erano già grandi e la proprietà era vicina al centro della città e dal momento che la città stava espandendosi, il terreno diventava sempre più prezioso per altri scopi.
Oggi questa area è circondata da strade e ferrovie. Il lato positivo è che le strade sono poste su un piano elevato e un muro separa la ferrovia dal cimitero in modo che non ci si senta disturbati anche se si è circondati dal traffico. Il lato negativo è che questa area è un po' isolata da ciò che le sta intorno.
Nel 1962 il consiglio comunale di Bergen decise di organizzare un comitato per stabilire il valore storico dei cimiteri del centro città. Il comitato raccolse le registrazioni di tutte le tombe dei sei diversi cimiteri, e nel 1985 la conclusione fu che tutte le tombe dovevano essere conservate a scopo culturale e spettava alla città la loro conservazione.
Questa decisione è uno dei motivi principali della conservazione dei cimiteri nel centro di Bergen, compreso Assistentkirkegarden. Ovviamente hanno subito danni dovuti al tempo, alle persone e all'inquinamento. Ma era difficile trovare fondi per la conservazione, così nel 1999 il Consiglio ecclesiastico di Bergen presentò alla città una richiesta per finanziare un progetto di restauro di cinque dei cimiteri del centro storico (il sesto godeva di un proprio finanziamento). Attraverso un fondo che sosteneva la cultura i cimiteri ottennero abbastanza denaro da poter iniziare il progetto di restauro. Lo scopo principale era quello di enfatizzare e conservare questa eredità culturale e di rendere le risorse storiche più accessibili al pubblico. Fu affidata ad uno studio privato una ricognizione dello stato delle tombe esistenti e delle altre componenti del cimitero: palizzate, strade, muri, alberi,….
Infine, prima di iniziare i lavori di restauro si contattò il Dipartimento dei Beni Culturali. In questa operazione furono coinvolti anche storici locali, biologi ed esperti nel restauro del ferro.
In seguito alla ricerca apparve evidente che lo scopo del progetto doveva essere quello di mantenere l'unità del cimitero intervenendo uniformemente su tutte le tombe, piuttosto che concen- trarsi sul restauro totale di alcune. A causa dell'attività di consunzione operata dal tempo era necessario ricomporre alcune tombe di famiglia e così si impiegò un fabbro che vi lavorasse a tempo pieno. Per salvare alcune tombe e molti dei magnifici alberi antichi era importante toglierne alcuni (per lo più malati o infestati da parassiti), ma era anche importante dare al cimitero un contributo contemporaneo. Si elaborò così un nuovo progetto per il verde e si collocarono nuove panchine, lampioni e cestini per l'immondizia. Oggi, oltre a terminare il restauro delle tombe e ad aggiornare l'insieme, si sta lavorando al piano informativo. Lo scopo principale è quello di attirare pubblico in città e di facilitare al turista il reperimento di informazioni sulla storia delle tombe, sul loro valore culturale, sui personaggi illustri che vi sono sepolti. Si sta ora discutendo se riaprire di nuovo Assisstentkirkegarden alle sepolture, per renderlo più vivo. Se ciò avverrà sarà con regole ben precise, in modo che non sia in contrasto con l'ambiente circostante.
a cura di
 
Gabriella Ruffini

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