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Anche questa è fatta! 2/2

Tornando a Bologna 2014 tutto è stato detto nei pochi cenni di apertura. Chi era presente può testimoniare l’assoluta fondatezza di quanto affermato. I fatti, del resto, valgono più di mille parole e si commentano da sé. Numero di visitatori, presenza estera, indice di soddisfazione dei diversi espositori, tutto sta a confermare un successo di straordinaria evidenza anche se, lo sappiamo già, i “sì, ma ...” si sprecheranno in Italia e all’estero. Gli invidiosi sono dappertutto. Ci stupiremmo del contrario. Dopotutto, siamo tolleranti: molti attendono ormai che Tanexpo si faccia unicamente per poter sfogare le proprie frustrazioni e le proprie invidie con i mezzi limitati di cui dispongono, le fandonie e la maldicenza. Auguri e figli maschi!
Noi preferiamo ricordare con piacere la soddisfazione espressa esplicitamente e quasi all’unanimità, a fine manifestazione, dagli espositori per il numero importante di clienti contattati, moltissimi dei quali giunti da tutto il mondo. Ci si consenta di attribuirci una piccola parte del merito, anche se tutto ciò è stato possibile grazie alla volontà del padre di Tanexpo, Nino Leanza, ai cospicui mezzi che egli ha messo a disposizione per lo sviluppo internazionale ed all’operato di una équipe diretta con abnegazione - come potremmo esprimere altrimenti il fatto che molte persone hanno lavorato indefessamente tanti sabati e domeniche nei mesi precedenti l’evento? - da Alessandra Natalini, ben spalleggiata dai diversi collaboratori e soprattutto, visto che le pari opportunità vanno di moda, dalle diverse collaboratrici. Nino è stato un vero e proprio precursore, ben prima dei nostri politicanti, visto che da quando Conference Service esiste il gentil sesso ha sempre avuto un ruolo preponderante nel management.
Come non essere orgogliosi di sentirsi dire da giganti del panorama funerario mondiale quali Batesville e Dodge che fra due anni saranno di nuovo con noi con forze ancor più consistenti? Come non apprezzare ed inchinarsi di fronte a Cinzia Rota che, con l’intelligenza che dà la misura della persona, ha creduto nel valore prodotto da Tanexpo e ci ha manifestato  la certezza che ci rivedremo nel 2016 essendo noi fieri di poter proporre i suoi prodotti di un contenuto estetico e di una qualità intrinseca superiori. Lo stesso dicasi per un altro ritorno, quello della 3Bi-RB delle signore Bianchin, madre e figlia, che per ciò che è delle imbottiture, tutte “uniche” ed artigianali, fanno parte dell’alta società del prodotto. Oppure quello del multiforme Gruppo Matthews, con Nazzareno Sorrentino, egualmente ai vertici della qualità. Ed ancora i valori, imprescindibili, di sempre: i produttori di auto funebri, con un numero impressionante di vetture esposte che hanno attirato moltissimi imprenditori italiani ed esteri, il Gruppo Vezzani, dalla gamma di prodotti vastissima e con Alfredo sempre vigile ed attento, o la Valnico, con Paolo Recanatini in prima linea per fornire ai visitatori tutti i dettagli sulle casse ecologiche, vera rivoluzione, proposte dalla sua azienda. E poi tutti gli altri che per ragioni di spazio non possiamo, e ce ne scusiamo, menzionare nella totalità e ai quali, nelle pagine a seguire, verrà dedicato un doveroso ringraziamento.
Faremo una eccezione per gli amici del gigante olandese Facultatieve Technologies (Catherine Cantin ci stupisce sempre coi i suoi stand!), per l’isola austro-germanica organizzata da Rudolf Kleewein, caratterizzata come sempre dalla fassbier (birra alla spina, l’eccellente Zipfer in questo caso) servita da una ormai ben nota copia di Tirolesi in “lederhösen” (pantaloni di cuoio) e, terminando in gloria, per l’EFI - Eccellenza Funeraria Italiana nel cui elegantissimo stand, ingentilito e, come dicono i nostri amici spagnoli, “amenizado” (reso ameno) da un pianista, da una arpista e da un cantante, il Presidente Gianni Gibellini e Alcide Cerato (che ha presentato la sua seconda casa funeraria a Milano) hanno fatto, in rappresentanza di tutti gli Associati, gli onori di casa con l’abituale amabilità e non dimentichi del biblico precetto “dar da mangiare agli affamati e dar da bere agli assetati”. Non bene, ma benissimo, come i numerosissimi ospiti, puntuali all’ora del tortellino, hanno potuto constatare di persona. Anzi di palato. Come avrebbe potuto, del resto, essere diversamente con un modenese di mezzo? Semplicemente inimmaginabile!
Tanexpo 2014 si è chiusa trionfalmente. Viva Tanexpo!
 
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